Erano i primi di agosto e, come accadeva ogni anno ai primi di agosto, si era svolto quel pomeriggio il Gran Premio d'Ungheria, ultimo appuntamento prima della pausa estiva.
Era stata una giornata favorevole ai giovani, con il mondo che si divideva a proposito di chi fosse il "miglior pilota della Formula 1 contemporanea" tra Max Verstappen e Charles Leclerc.
Sebastian considerava entrambi due ragazzini a cui doveva ancora spuntare la barba e avrebbe preferito di gran lunga che fossero piloti più datati i preferiti del grande pubblico. Non aveva la presunzione di essere il più amato e rispettato da tutti, ma pensava che quantomeno piloti come Daniel Ricciardo o Valtteri Bottas dovessero avere una reputazione migliore, se proprio non volevano mettere su un piedistallo l'inarrivabile Lulù Hamilton, vincitrice di sei titoli mondiali.
Proprio mentre era immerso in quelle riflessioni, Sebastian la vide comparire quasi dal nulla. Per l'ennesima volta gli parve bellissima, con le sue eleganti treccine raccolte in una coda, e con indumenti così graziosi e di buon gusto. Lulù indossava un top glitterato e shorts rosa shocking, un abbinamento meraviglioso. Se fossero stati soli, Sebastian non avrebbe esitato a saltarle addosso. Purtroppo c'era la possibilità che una telecamera li inquadrasse e che mostrasse al mondo ciò che miracolosamente non era ancora finito sui profili social della pluricampionessa del mondo.
Lulù gli afferrò il cappellino che Sebastian portava in testa.
"Perché non lo butti nel cesso? Lo sponsor di Mission Losenow porta male."
"Nel caso tu non te ne sia accorta, non c'è lo sponsor di Mission Losenow. E ora, per cortesia, restituiscimelo immediatamente, se non vuoi che ti tiri le treccine."
Lulù gli fece una pernacchia.
"Perché non provi a prendertelo?"
"Perché afferrare tra le mani la tua coda potrebbe essere più bello."
"Non c'è bisogno che tu mi prenda per la coda" puntualizzò Lulù. "Puoi prendermi anche per le tette, se vuoi. Lo troverei più minaccioso, ma molto più eccitante."
"Attenta che potrei farlo davvero. Ora, però, spiegami cosa vuoi. Hai un'aria strana, non sei venuta qui solo per il cappellino, vero?"
"No."
"Vuoi che ti consoli perché non hai vinto nemmeno stavolta, immagino."
"Non dirlo con quel tono."
"Se no cosa fai?"
"Ti prendo per le palle e strizzo."
"Oh."
"No, parlando sul serio, c'è una faccenda importantissima di cui ti devo parlare. Devo farlo subito, per liberarmi di un peso."
"Vuoi ritirarti a fine stagione?"
Lulù fece un passo indietro.
"Perché me lo chiedi?"
"Perché ormai hai una certa età e..."
Lulù lo mise a tacere: "Non osare parlare della mia età. Ti ricordo che anche tu non sei più un ragazzino. Dovresti essere tu, casomai, a ritirarti."
"Ehi, non c'è bisogno che ti scaldi così tanto. Ti scaldi meglio in situazioni più intime."
Lulù annuì.
"A volte, forse, mi sono scaldata troppo... e presto si vedranno le conseguenze."
"Cosa vuoi dire?"
"Che sono incinta."
Sebastian spalancò gli occhi.
"Wow! Che bella notizia! Sono certa che sarà un bambino meraviglioso. Chi è il padre?"
Lulù rimase in silenzio.
Sembrava spiazzata.
"Daniel?" azzardò Sebastian.
"Non dire idiozie, io e Dan siamo solo amici."
"Valtteri?"
"Ma no! Davvero mi immagini mentre faccio sesso con Valtteri?"
"Sembra un tipo scatenato."
"Non è il mio tipo. Io preferisco quelli come te."
"In effetti durante le nostre sessioni di 'prove libere' ti davi da fare."
"Non ho disputato prove libere con altri potenziali padri. Sei l'unico con cui sono stata fin da quando io e Nico abbiamo divorziato. Il bambino è figlio tuo."
Sebastian ebbe un attimo in cui rabbrividì, nonostante il calore di quel pomeriggio dell'estate ungherese.
Un piccolo Vettelton?
Quella era una notizia sicuramente inattesa... ma non poteva certo prenderla male, un baby Vettelton sarebbe stato stupendo e lui e Lulù sarebbero stati una coppia perfetta.
Incurante delle potenziali riprese televisive, le schioccò un bacio sulle labbra, poi esclamò: "Aaaaawwwww, che bella cosa!"
"Davvero sei contento?"
"Sì, lo sai che ho sempre desiderato avere un sacco di figli... poi questo sarà sicuramente bello come la mamma."
"Speriamo che prenda i tuoi occhi azzurri, però."
"Se somigliasse a te ma avesse gli occhi azzurri, sarebbe il bambino più bello di tutti i tempi."
"Non sai quanto mi rendi sollevata. Pensavo che la prendessi male. In fondo non avevamo mai parlato di queste cose e..."
"I bambini non nascono limitandosi a parlarne."
"Anche questo è vero."
"Possiamo chiamarlo Lewis o Lulù in tuo onore. Lewis Junior, Lulù Jr, L.J., che cosa ne pensi?"
"Penso che è una figata unica."
"Poi gli regaleremo un sacco di macchinine, tutte rosse."
"No, in equa quantità, sia rosse sia argentate."
"Non voglio che mio figlio giochi con delle piccole Mercedes."
"Solo perché Toto non ti ha mai preso in considerazione..."
"Passeranno ancora un sacco di mesi, prima che nasca. Perché stai già facendo polemica a proposito delle macchinine con cui giocherà? Magari non gli piaceranno nemmeno, le macchinine."
"Ti ricordo che sei stato tu a iniziare questa polemica. Comunque c'è un modo semplice per risolverla: gli regaleremo solo modellini della Williams, per educarlo a non diventare classista. Ti pare una buona idea?"
"Non mi convince. Preferisco accettare l'idea che giochi anche con delle Mercedes, oltre che con delle Ferrari."
"Bravo, Sebby, così inizi a piacermi."
"Non sei credibile. Sono certo di esserti piaciuto fin dal primo momento che mi hai visto."
"Hai ragione."
"Anzi, quando ti sei fidanzata con Sutil, a suo tempo, mi sono sorpreso. Non lo vedevo per niente alla tua altezza ed ero certo che non lo amassi davvero."
"Beh, almeno questo era vero..."
"Poi, quando ti sei sposata con Rosberg, mi sono messo il cuore in pace e mi sono rassegnato..."
"No, in realtà non ti sei mai rassegnato" obiettò Lulù. "Non ci siamo mai rassegnati, sapevamo che il nostro futuro sarebbe stato insieme... e l'arrivo di L.J. ce lo confermerà."
"A proposito, questo significa che non finirai la stagione..."
"Già."
"Quindi non inseguirai il tuo settimo titolo."
"Fidati, sono certa che prima o poi riuscirò a vincerlo. Toto mi ha promesso che, quando vorrò tornare, caccerà a calci nel culo il mio sostituto e mi rimetterà al volante."
"Chi sarà il tuo sostituto?"
"Fernando."
"Oh, no!"
"Non essere irrispettoso. Alonso è un tipo simpatico. È stato lui a suggerirmi i migliori filtri di Snapchat. Sono certa che andrete tutti molto d'accordo con lui."
"Facciamo finta di crederci."
"Va beh, ma non parliamo di Alonso in un momento come queste. Ho un'altra cosa da dirti, molto importante."
Sebastian si preparò moralmente.
"Dimmi tutto."
"Penso che io e te dovremmo sposarci. Che cosa ne dici, Sebby? Ho già qualche idea per l'abito da sposa... con tante paillette, abbinato a una collana da rapper..."
Sebastian non era sicuro di volere sentire il seguito, quindi la baciò di nuovo. Sicuramente quella scena sarebbe stata condivisa su tutti i più detestabili social, ma ne valeva la pena. Avrebbe avuto una moglie social, doveva farci l'abitudine.
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Le Cronache dei Vettelton
FanfictionUna serie di racconti brevi e indipendenti l'uno dall'altro, seppure uniti da una linea di fondo essendo ambientati uno in ogni gran premio dell'attuale calendario (alcuni nei tempi attuali, altri nel passato, altri nel futuro), con protagonisti Lew...