Twenty.

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Ellie's P. O. V.

Quando vidi Luke dopo quei cinque anni mi dissi che era giusto essere stravolta dai ricordi e dall'agitazione che si fece sentire nel mio corpo facendomi sudare freddo le mani, ma allo stesso tempo che era giusto affrontare la situazione come due persone adulte che si sono capite e che non avevano intenzione di commettere nuovamente gli stessi errori. Col tempo, però, mi resi solo conto che in quei cinque anni non fui altro se non un puzzle finalmente messo insieme dopo aver preso la polvere in una scatola, ma al quale mancava un pezzo, caduto forse sotto qualche mobile e lasciato lì indifferentemente fino a quando non fu ritrovato casualmente, del quale una volta essertene fatto una ragione ti rassegni e lasci il tuo quadro incompleto.

Avere Luke nuovamente con me per la maggior parte della giornata mi fece rivivere molti momenti, da un lato dolorosi e dall'altro quelli che mi resero la ragazza più felice della faccia da Terra ma che a versi ci sfidarono e ci resero quelli che eravamo. Quando ci trovavamo a bisticciare per qualche dettaglio, mi ricordai di quando discutevamo su dove appendere un quadro di una riproduzione di Monet nel nostro appartamento. Quando giravamo per i negozi a scegliere i mobili del suo ufficio, mi sembrò di avere perennemente davanti agli occhi il momento in cui lo facevamo per la nostra casa. Quando lo guardai per un attimo e notai il suo sguardo già addosso a me, mi sentii nuovamente in prima liceo quando eravamo ancora alle prime armi con l'amore inconsapevoli di quello che sarebbe mai accaduto tra di noi. Quando a fine giornata contavo i minuti fino a quello dopo per rivederlo anche per un solo attimo ripensai ai primi mesi della nostra relazione. E quando le sue labbra si unirono alle mie in quel bacio che andò ad approfondirsi sempre di più, capii che mi era sempre mancato qualcosa. Luke era il mio pezzo mancante. Luke era quel pezzo che persi, ma che lasciai andare volontariamente per il suo bene. Per il bene di entrambi. Ma in realtà mi resi conto della sua mancanza sin dal momento in cui lo ebbi di fronte a me, faccia a faccia, senza riuscire ad ammetterlo a me stessa.

In quei tre mesi pensai molto anche a Calum e all'amore che mi aveva dato dal momento in cui entrò nella mia vita. Calum riuscì a riempire il vuoto che si era creato in quel quadro inconsapevole del fatto che era uno di quei pezzi appartenenti ad un'altra immagine quasi con la stessa forma di quello mancante, ma mai in grado di sostituirlo del tutto. E io, lo amavo e senza rendermene conto gli avevo permesso di farlo per non vederlo andare via dalla mia vita.

-Si amore, oggi comincio ufficialmente uno dei miei primi progetti. -dissi entrando in ascensore.

-Sono così fiero di te. -sorrisi sentendo la sua voce dall'altra parte del telefono.

-Non mi far commuovere. -ridacchiai.

-È la verità, ti meriti tutto questo. - disse e in quel momento riuscii ad immaginarmi il sorriso che aveva sulle labbra mettergli in risalto le guance.

-Ora devo andare, ti amo. -dissi dopo attimi di silenzio da parte di entrambi aprendo la porta del mio ufficio.

-Ti amo anche io. -disse alzandosi dalla mia scrivania venendomi incontro dopo aver posato il cellulare. In quel momento riuscii a pronunciare solo delle parole incomprensibili per poi correre ad abbracciarlo con tutte le emozioni possibili che facevano a gara tra di loro nel mio corpo. Le sue braccia si allacciarono immediatamente attorno ai miei fianchi stringendomi sempre di più a se e la sua testa si posò nell'incavo del mio collo lasciando di tanto in tanto dei piccoli baci su di esso o sulla mia spalla.

-Mi sei mancata così tanto. -mi sollevò leggermente da terra baciandomi ripetutamente la testa.

-Mi sei mancato tanto anche tu, Calum. -avvolsi le braccia attorno al suo collo per poi dargli un bacio a stampo.

***

-Quindi per quanto ti fermi qua? -gli chiesi mettendo il mazzo di fiori che mi trovai sulla scrivania in un vaso mentre Calum sistemava le sue valigie.

-Che domanda è? -ridacchiò venendo verso di me. -Mi fermo qua fino a quando tu ti fermi qua. -mi abbracciò dolcemente da dietro posando delicatamente labbra sulla mia guancia destra.

Chiusi gli occhi a quel gesto stringendomi leggermente nelle sue braccia con le mani poggiate ancora al bancone della cucina. Calum era lì per restare, per ricoprire quel vuoto anche se non era il pezzo giusto per il mio quadro, ma io lo ero per il suo. E volevo renderlo felice, tanto quanto lui rendeva felice me fino al punto di avere male alle guance dal ridere o dal sorridere. E volevo lottare per lui, per noi tanto quanto lui stava lottanto per me, per noi. In un attimo ebbi davanti agli occhi il momento in cui Luke mi baciò e qualche brivido mi percorse la schiena ma che mascherai con il fatto che Calum strofinava il naso sulla mia guancia stringendomi nelle sue braccia. Pensai a Luke, a quei mesi, al pezzo mancante che apparentemente mi sembrava quello giusto per riempire la mia vita, ma che non aveva mai lottato disperatamente per riavermi con lui, ma scappò da tutto nei momenti più complicati e ne approfittò solamente quando la vita decideva di rimetterci l'uno nel cammino dell'altro.

-Resti qui? -chiesi in un sussurro stringendolo dalle braccia.

-Quando mi hai detto che ti hanno assunto, non sono riuscito ad immaginarmi come sarebbe stato passare altri mesi lontano da te così ho chiesto un trasferimento al lavoro e ho deciso di raggiungerti. -mi strinse di più a se. -Ma non è stata difficile come decisione, ti amo e credo sia giusto stare vicini dopo tutto quello che abbiamo passato in questi anni.

-Lo credo anche io e poi abbiamo tutto un matrimonio da organizzare. -mi girai verso di lui poggiando le mani sul suo petto.

-Ellie Hood. -mi sorrise scostandomi i capelli dalla fronte.

-Calum Hood. -gli sorrisi per poi poggiare le labbra sulle sue unendole in un dolce bacio.

Calum era lì per restare. Io ero lì per restare.

***

HOLA

Eccomi qui con un nuovo capitolo dopo questi quattro mesi di vuoto ed incostanza. Life's a mess ma sto cercando di tornare e fare del mio meglio. Mi sto davvero impegnando e se siete ancora qua, vi ringrazio per avermi aspettato. Spero che questo capitolo vi piaccia e come al solito se è così stellinate e commentate, non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate. 🌟

Vi voglio bene e buona festa delle donne a tutte quante. Siete più speciali di quanto credete. 💖

🌈Treat people with kindness🌈

SEE YOU SOON,

A.🌹

9 Primavere || lrhDove le storie prendono vita. Scoprilo ora