chapter 2

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"ciao" disse Roger timidamente,provando a nascondersi sotto la coperta.
Brian sorrise e si allontanò,andando verso la cucina.
wow, Roger non credeva di aver mai visto una creatura più bella.
Diventò color porpora solo al ricordo di quel sorriso,che sembrava una specie di luce in fondo al tunnel.
Freddie però se ne accorse,e con nonchalance si avvicinò al biondo.
"se mi avvicino ancora un po' a te prendo fuoco da quanto sei caldo",disse il più grande.
"eh? no ma che dici,sono solo stanco"
rispose il minore,seppellendosi tra i cuscini del divano.
"mh,ok",Freddie scrollò le spalle e fece per allontanarsi,ma qualcosa lo bloccò.
"Fred,posso farti una domanda"?
"certo,dimmi tutto darling"
"Quale dei due è il tuo ragazzo"?
Roger non sapeva dove guardare,era una domanda imbarazzante,ma DOVEVA saperlo.
Freddie rise e rispose: "Quello che mi ha dato della testa di cazzo appena siamo entrati".
Il più piccolo annuì,lasciando un piccolissimo sospiro di sollievo.

Brian e John erano in cucina,il riccio stava preparando del tè, e l'altro i suoi amati "cheese on toast".
"ho visto come lo guardi" disse John tutto d'un fiato,con un sorrisetto sulla faccia.
"di cosa stai parlando"? Brian si girò verso l'amico,quest'ultimo intento a ficcare i panini nel tosta pane.
"sto parlando del fatto che ti piace Roger imbecille",rispose il più piccolo.
"da quando sei così "aggressivo"?"
Brian rise,ma poi tornò serio.
"non mi piace Roger,l'ho appena conosciuto e so a malapena il suo nome".
"e neghi anche il fatto che sia un bel ragazzo"? John sapeva benissimo come fregare Brian,conosceva tutti i suoi punti deboli.
"no,quello non si può negare,con quegli occhi azzurri oceano e quei capelli biondi,sembra un angelo sceso dal paradiso".
Brian si coprì la bocca con la mano e sgranò gli occhi.
"si,si vede che non ti piace". John sorrise e se ne andò nell'altra stanza.
Brian era sconcertato.
Si era fatto fregare da John.
Versò il tè in quattro tazzine e le mise su un vassoio,poi si avviò verso il salotto.
Posò il vassoio sul tavolino,e si accorse che l'unica persona presente nella stanza era un esemplare di Roger addormentato sul divano.
Brian si chinò, e lo guardò bene.
Era proprio un angelo.
Non riusciva a togliergli gli occhi di dosso,tanto che gli venne naturale accarezzargli la guancia.
"sei proprio stupido".
Il riccio si girò di scatto e vide Freddie e John che sghignazzavano.
"n-non è come sembra" disse il poveretto,rosso come il fuoco.
"a me sembrava che tu gli stessi accarezzando la guancia,ma non so,magari sono cieco e non ci vedo bene". Disse il più grande con fare teatrale.
Brian non sapeva cosa rispondere,quindi utilizzò la scusa del "devo studiare" per andare in camera sua,dove rimase per quasi 3 ore.

Roger si era svegliato da un po',e stava parlando con John e Freddie del più e del meno,ridevano e scherzavano,si stavano conoscendo meglio.
"Darlings è ora di cena,Roger caro,non è che andresti su a chiamare quel barboncino isterico"?
Roger rise per il soprannome,si alzò e si avviò verso la camera.
Bussò e la porta si aprì.
silenzio.
imbarazzo.
ancora silenzio.
"ehm,Fred e Deaky vorrebbero che tu scendessi,è ora di cena",disse Roger sorridendo.
"Oh si,arrivo" Brian sorrise a sua volta.
Scesero insieme le scale,e andarono in cucina,dove però trovarono un piccolo inconveniente,ovvero John e Freddie che si facevano la laringoscopia a vicenda.
"meglio se torniamo dopo"... disse Brian sussurrando all'orecchio di Roger.
Il piccolo sorrise,e tornarono su,precisamente in camera del riccio.
"WOW,SUONI LA CHITARRA"?! Roger aveva gli occhi che brillavano.
"si,ma non sono un granché" disse Brian,un po' in imbarazzo.
"fammi sentire qualcosa,ti preeeeego" disse il biondo,con gli occhi "da gattino".
Brian acconsentì,prese la chitarra e fece un riff spettacolare,da rimanere incantati.
"wow...sono scioccato,tu hai un dono"
disse Roger con gli occhi puntati sulle dita del più grande,ancora appoggiate sulle corde.
"suono anche la batteria" disse il riccio,che venne interrotto dal biondo che chiedeva se ne avesse una in casa.
"si,è di sotto,se vuoi te la faccio vedere"
Brian non fece in tempo a finire la frase,che Roger era già volato di sotto a prendere le bacchette che aveva nello zaino.

Quella stanza era un sogno.
Un pianoforte,un basso, e due chitarre, e poi eccola, su una specie di palco,la batteria.
Roger sembrava un bambino in un luna park.
Si sedette e chiese gentilmente al proprietario se potesse suonarla.
L'amico disse di sì, e Roger cominciò a suonare.
Era magico,bellissimo,con i capelli biondi tutti spettinati,e quelle bacchette che si muovevano energicamente sullo strumento.
Quando il ragazzo finì di suonare,fu subito seguito da un applauso del più grande,che nel frattempo si era avvicinato.
Erano loro due da soli.
Quella stanza era qualcosa di magico.

spazio autrice
hello my darlings!
vi è piaciuto questo capitolo?
baci,
vic🖤

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