Prenter.
Charles Prenter.
Freddie aveva un amico di nome Paul,che a sua volta aveva un fratello di nome Charles.
Li avevano incontrati mentre Freddie accompagnava Roger a casa, avevano parlato giusto 2 minuti, ma Charles aveva cominciato ad importunare il biondo che era alquanto impaurito ed infastidito.
"Ciao" disse Charles con tono sensuale.
"c-ciao, tu sei il gemello di Paul vero"?
disse Roger facendo finta di nulla.
"si, sono io, e tu sei il bellissimo amico di Freddie".
Roger voleva vomitargli addosso.
"cosa vuoi"? chiese il più piccolo.
"sono venuto a trovarti, ho visto che lo spilungone è uscito e ne ho approfittato" rispose il più grande.
"ora che mi hai visto puoi andare via" disse Roger ringhiandogli contro.
Fece per chiudere la porta, ma Prenter mise il piede in mezzo e riuscì ad aprirla, data la scarsa forza di Roger.
"Non mi sembra di averti detto che puoi entrare". Roger aveva paura ma non lo voleva dare a vedere.
"lascia solo che ti conosca meglio" rispose il più grande sedendosi sul divano.
Roger avrebbe sicuramente disinfettato quella parte di seduta, appena Charles se ne fosse andato.
"Quindi, cosa fai qua con questi stupidi"?
"non sono stupidi, solo Brian ha un cervello 10 volte più grande del tuo, figurati tutti e tre insieme" rispose Roger con aria di sfida.
"Brian...ti piace vero"? chiese Charles con un ghigno sulla faccia.
"non sono certo affari tuoi"
"io dico di sì"
"io dico che se non esci da quella porta ti uccido qui e ora" disse Roger, alquanto arrabbiato.
"non mi tentare puttanella, se voglio ti svergino".
Roger stava cadendo a pezzi.puttanella
ti svergino
Quelle due parole gli erano rimaste impresse nella testa.
"Non ti azzardare a chiamarmi così bastardo" Roger sapeva di aver commesso un errore, e che lo stava istigando, ma non poteva farsi vedere fragile.
Charles si avvicinò al biondo.
"non osare rivolgerti a me in questo modo, puttana" gli sussurrò all'orecchio.
"esci" disse il ragazzo che era sull'orlo del pianto.
"no, fino a che non chiedi scusa".
"scusa".
"togliti la maglia".
"non mi toglierò la maglia per assecondare le tue fantasie malate" rispose Roger a tono.Charles coprì la bocca del ragazzo con una mano, con l'altra riuscì a farlo sedere per terra e tirò fuori un coltello dalla giacca.
"Non urlare o ti uccido puttana".
Roger piangeva.
La maglia sparì.
Di conseguenza la cintura dei pantaloni.
Poi i pantaloni.
E infine le mutande.Roger era pieno di lividi, sul pavimento, con alcuni succhiotti viola sulla schiena e sul collo.
Charles gli sputò addosso e se ne andò.
Era debole, credeva che quelli fossero gli ultimi attimi della sua vita, piangeva, pensava a tutto quello che non era riuscito a dire a Brian, agli abbracci che non aveva dato a Freddie, ai sorrisi che non aveva ricambiato a John.Con le sue ultime forze riuscì ad infilarsi le mutande che erano vicino a lui, poi svenne.
spazio autrice
sorratemi per il capitolo corto e schifoso.
hope you're enjoying the story.
kisses
vic🖤
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Save Me.
ФанфикRoger, un ragazzo appena diciannovenne si imbatte in tre ragazzi, che lo aiuteranno a superare il suo trauma da violenza domestica. Ma cosa succede, quando Roger capisce di essere perdutamente innamorato di uno di loro? E soprattutto, quante ne dovr...