chapter 9

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Roger amava la notte.
Amava il buio, con tutte le sue incertezze, gli oggetti che non riusciva ad identificare per via dell'oscurità, il mistero.
Amava la notte sin da bambino, infatti, quando i suoi compagni raccontavano la loro paura del buio, lui ascoltava incredulo.
Quella notte, però, fu l'opposto.
Roger non aveva mai pensato di rivolere il giorno così tanto come quella volta.

Urla.
Pianti.
Dolore.
Ferite.
Sangue.

Dopo il pomeriggio passato ad oziare, i ragazzi cenarono in fretta e andarono a dormire.
Brian e Roger però, si addormentarono sul divano.

02:00
Brian si alzò per andare in bagno, ma per fortuna questa volta Roger non si svegliò come al solito.
Tirato lo sciacquone, si lavò la faccia.
Fissò lo specchio per qualche secondo, poi uscì dal bagno.
Il bagno si trovava vicino alla camera di John e Freddie, che dormivano abbracciati.
Cominciò a scendere le scale lentamente, ma venne bloccato.
Si girò.
E poi, buio.

02:40
Aprì gli occhi lentamente.
Brian vedeva tutto sfocato.
Era legato ad una sedia.
Gli scendeva il sangue dal naso.
Sentiva i suoni ovattati, ma l'urlo di Roger ed il pianto di Freddie li riconobbe subito.
La luce si accese.
Quello che Brian vide colpì talmente forte il suo cuore, che poteva sentirlo spezzarsi dall'interno.

Roger, accasciato per terra, in mutande.
John, piangente, anche lui legato ad una sedia.
Freddie.
Freddie, con lividi, sangue addosso, ed una pistola puntata alla tempia.

Erano tutti e tre con la schiena che dava al caminetto, rivolti verso il riccio.

Brian fece per liberarsi, ma Roger lo guardò con uno sguardo che significava: "stai attento".
Brian si fermò.
Rimase lì, a guardare il suo amore ed i suoi unici amici, soffrire.

"Bene bene bene".
Una voce profonda si avvicinava da dietro.
Il ragazzo dalle lunghe gambe di congelò.
"F-fammi quello che vuoi, ma lasciali andare".
"Vedi, tu non capisci.
Sei tu l'obiettivo.
Io so che tu soffri solo se loro soffrono.
Soprattutto la puttana."
Brian trattenne la sua rabbia.
Prenter lasciò la pistola dalla testa del moro ma si avvicinava a Roger sempre di più.
Freddie piangeva guardandolo terrorizzato, mentre cercava un contatto con John.
Prenter prese Roger per i capelli e lo fece alzare, dopodiché estrasse un coltello dalla tasca.
Sfiorava la gola di Roger con il coltello, e nel frattempo lo accarezzava in posti innominabili.
Il biondo tremava come una foglia.
"B-bri ti amo" disse il ragazzo dagli occhi blu, sussurrando.
Piangevano.
Tutti e quattro.
Mentre Prenter rideva.
Ad un certo punto, l'uomo portò Roger in camera.
E da lì, Roger ci uscì una lunghissima ora dopo.
Era pieno di tagli e lividi, e i suoi capelli biondi erano sporchi di sangue.
E di quella sostanza bianca che Brian non volle nominare neanche nella sua mente.
Prenter lo spinse per terra, poi spense la luce e scappò.

Perché alle stelle, lui ci era arrivato.
Era consapevole di non poter ferire Brian fisicamente, quindi, lo fece psicologicamente.

Freddie si staccò da John, si alzò in piedi e accese la luce, prese un coltello dalla cucina e tagliò le corde che stringevano i polsi del suo ragazzo.
Poi fece alzare Roger, lo mise sul divano e lo coprì con una coperta di cashmere.
Poi si rivolse a Brian.
"Mi odierai per questo, ma vedo la rabbia repressa nei tuoi occhi, e so che se ti lascio andare adesso, tu esci dalla porta e lo ammazzi. Non avresti tutti i torti, ma sai che non si può, aspetteremo mezz'oretta".
Brian annuì controvoglia, ma sapeva che il suo amico aveva ragione.
Girò la testa, e vide Roger seduto sul divano, tremante come una foglia d'inverno, con gli occhi rossi e le ginocchia al petto.
Voleva morire.
"Roggie" disse Brian sussurrando, con le lacrime agli occhi.
Roger alzò il volto lentamente.
"Scusa" disse il riccio piangendo.
John intanto abbracciava il suo ragazzo talmente forte che credeva di fermargli la circolazione.
"Scusate, è solo colpa mia" disse Brian con la voce rotta.
"Non dirlo neanche per scherzo, non è colpa tua se quel pazzo isterico è venuto in casa nostra" rispose Freddie con tono compassionevole.
Freddie decise di slegare il povero ragazzo, in modo che andasse da Roger, che aveva bisogno di lui.
Brian si alzò e con moltissima cautela si sedette vicino al suo ragazzo, e lo abbracciò, ma praticamente neanche sfiorandolo.
Roger crollò nel pianto, elencando senza volere tutte le cose che Prenter gli aveva fatto in quella stanza, cose che fecero rimanere gli altri tre paralizzati.
"Sono un errore, sono qua da solamente quattro giorni e l'unica cosa che ho fatto è stato portarvi in casa uno stupratore seriale, complimenti Roger, sei uno schifo umano" disse singhiozzando il biondo.
"Roger respira, non devi agitarti, potresti risentirne conseguenze gravi" disse il riccio accarezzandogli la schiena.

04:50
Roger si era addormentato sul petto di Brian, che era rimasto sveglio.
Freddie era abbracciato a John.
Dopo quella notte, niente sarebbe stato come prima, e Brian lo sapeva.



spazio autrice
io guardo troppo criminal minds.
HAHA
spero che questo capitolo sia comprensibile e decente.
i love youuuuu
baci,
vic🖤

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