"FREDDIE NON LO TROVIAMO DA DUE FOTTUTI GIORNI, COME PRETENDI CHE IO RIESCA A STARE CALMO"?!
Erano le undici di sera e Brian stava sbraitando contro il suo amico, che gli aveva solamente chiesto di calmarsi, dato l'orario.
Non trovavano Roger da due giorni.
Avevano denunciato la scomparsa, ma era servito a poco, poiché era maggiorenne.
Era come sparito nel nulla.
Brian si scusò con Freddie, poi andò in camera sua.
Pianse.
Piangeva di rado, non era un tipo molto sensibile, ma quando qualcuno a cui teneva stava male, gli si spezzava il cuore.。。。。。。。。
"E dai Roggie, so che sei più veloce di così"
Brian rideva mentre il più piccolo cercava di raggiungerlo.
"UFFA BRI, IO NON SONO VELOCE COME TE, TU HAI LE GAMBE LUNGHISSIME, IO SONO BASSO!!!", sbraitava l'altro contro il più grande, il quale alla fine si fermò, vedendolo quasi collassare per terra.
"Rog, sei lento" ridacchiò Brian mentre lo guardava sedersi su una panchina.
"GRAZIE AL CAZZO" diceva ancora con il fiatone, "NON SONO IO CHE SONO LENTO, SEI TU CHE HAI LE GAMBE LUNGHE TRE METRI!!"
"Shhhh, Roggie siamo in un parco" rise l'altro sotto voce.
Quando Roger si arrabbiava, il cuore di Brian si scioglieva come un gelato a 40 gradi. Per lui era come vedere un nano da giardino, tutto rosso in faccia, che sbraitava parolacce con un fare minaccioso.
"Bri, la prossima volta che ti azzardi a farmi correre, ti giuro che ti spacco la Red Special sulla testa" disse il biondo cercando di sembrare più serio possibile.
"Ah si"?
Brian si alzò dalla panchina di scatto e corse fino alla parte più isolata del parco, quella con gli alberi talmente robusti che sembrava di stare in un vero e proprio bosco.
Sentì in lontananza un "BRIAAAAAAAAAAN" ma ci fece poco caso. Il suo obiettivo era un altro.
Quando dopo 5 minuti riuscì ad arrivare, Roger rimase a bocca aperta.
"Ma-
"EVVIVAAAA BENVENUTO ROGERRRR!!!!!"
Freddie, John e Brian avevano allestito una vera e propria festa.
"Cosa- Perché"? Chiese Roger confuso.
"Beh, sei arrivato da due settimane e non ti abbiamo accolto come si deve, quindi abbiamo pensato di farti una festa di benvenuto!" Rispose Freddie sorridendo.
"Wow... ragazzi non dovevate..."Tutto era appannato, non vedeva nulla, sentiva a malapena e gli fischiavano le orecchie.
Si sentiva bloccato, non riusciva a muoversi.
Poi, Roger mise a fuoco.
Era legato ad una sedia, con le mani legate dietro allo schienale e i piedi legati alle gambe di legno anteriori.
Non aveva la minima idea di dove si trovasse."a-aiuto" sussurrò.
"B-brian"
"Brian non ti salverà oggi, oggi dovrai salvarti da solo".
Una voce cupa e profonda invase la stanza.
"Brian ci ha rubato troppo tempo, mh? Ora possiamo dedicarci solo a noi, Rogerina"
"T-tu sei m-malato" sussurrò il più piccolo con le poche forze che si ritrovava in corpo.
"Io non sono malato" disse l'altro, tirandogli uno schiaffo in pieno volto.
"L'unico problema qui è solo uno: Brian" ghignò Charles.
"Lascialo in pace, lui non è un problema" rispose il minore "prenditela con me".
"Vedi Roger, lascia che ti racconti:
Tu, sei scappato di casa esattamente 3 mesi fa.
Tuo padre ti picchiava e tua madre non poteva fare nulla per aiutarti.
Sei scappato perché sapevi di essere gay, e l'avevi pure confidato a tua sorella, l'unico componente della famiglia che ti accettava, non è così"? disse Charles con uno sguardo freddo.
Roger rimase spiazzato, poi abbassò la testa e strinse i denti, lasciando che un'unica lacrima gli rigasse il volto.
"Io non sono la mente di questo, io sono solo il braccio".
Detto questo, Charles lasciò la stanza.
Roger aveva tantissime domande che gli frullavano in testa, ma una spiccava tra le altre: "Se lui è solo il braccio, allora chi cazzo è la mente"?
Passò un'ora, e il povero ragazzo stava lì, in quella stanza fredda, temendo il peggio.Poi, ad un certo punto, la porta si aprì.
Quando, grazie alla fioca luce di una lampadina appesa al soffitto, fu in grado di distinguere la figura, Roger perse due battiti.
"Ciao Roger"
Il ragazzo rimase in silenzio.
"Vedo che non siamo molto loquaci oggi uh"?"C-come hai solo p-potuto pensare d-di farmi una c-cosa del g-genere".
"Balbettiamo come le signorine adesso? Cos'è, a lavoro ci andrai in minigonna"?
"C-come hai solo potuto pensare a queste cose, a tutto quello che mi hai fatto, e che ci hai fatto passare,
papà."
。。。。。。。。
"Forse so dove si trova" disse John.
Indicò dei punti su una cartina, e poi tracciò dei cerchi.
"Ok, proviamo qui, qui, e poi qui" rispose Freddie indicando la mappa.
Presero la macchina, e tutti e tre partirono verso un bosco, un magazzino e un container.Roger, tuttavia, non si trovava.
spazio autrice
SCUSATE
MI DISPIACEEEE
SONO DJDJDJCJ IN RITARDO
E FA PURE SCHIFO STO CAPITOLO
2 SETTIMANE PER UNA DOPPIA SUSPENCE, IO BASITA.
vabbè dai, potevo fare di peggio.
baciii,
—vic🖤
STAI LEGGENDO
Save Me.
FanfictionRoger, un ragazzo appena diciannovenne si imbatte in tre ragazzi, che lo aiuteranno a superare il suo trauma da violenza domestica. Ma cosa succede, quando Roger capisce di essere perdutamente innamorato di uno di loro? E soprattutto, quante ne dovr...