CAPITOLO 9

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Base di Miraval

Miraval passò lo sguardo su tutti i suoi Cavalieri. "Siete notevolmente migliorati dalla prima volta che vi vidi. Coloro che sono qui da più tempo di altri" guardò Bianca e Zoe. "avranno visto i miglioramenti nei loro compagni. Dovrete prestare giuramento a Lord Caos oggi. Non temete per quello che vi attende. Pensatela come la vostra nuova vita, cominciata nell'esatto istante in cui siete entrati in questa casa e stabilita dal giorno della vostra nascita. Niente" Miraval si voltò verso Nico, Talia e Perseus, sorridendo leggermente. "avviene mai per caso. Andate e rendetemi orgoglioso di questa generazione di Cavalieri."

Mentre i ragazzi si allontanavano, Miraval richiamò i tre cugini. "Spero che sappiate che ho preso a cuore la vostra situazione." Perseus annuì. "E di questo, vi saremo sempre grati." Miraval annuì. "Ho preso la decisione, quindi, di proseguire ad aiutarvi. Penso che però siate pronti. Nel caso non riusciste a bloccare le emozioni, tornate qui. Vi aiuterò a non sentirle per non soffrire ulteriormente."
I tre cugini annuirono, sorridendo forzatamente.

Nico sbuffò. "Io pensavo che ce ne saremmo finalmente liberati. Perce!" Percy annuì. "Anche io. Ma, per evitare di andare da lui, basterà solo non dirgli di eventuali problemi con... il bloccare le emozioni." Talia annuì. "Ci siamo noi per noi stessi. Non ci occorre altro."

palazzo di Caos
Talia si stava sistemando nervosamente l'armatura, d'oro e di bronzo, mentre si controllava sullo specchio enorme montato nella sua stanza. L'immagine riflessa non mostrava più una quindicenne confusa e spaventata, timorosa di compiere sedici anni, ma una donna, quasi adulta, consapevole dei suoi poteri e capace di decidere razionalmente.
"Toc toc?" La ragazza si voltò, vedendo il cugino appoggiato con la spalla alla porta. "Percy. Stai molto bene."
Osservando meglio il cugino, Talia notò che non era lo stesso Percy del campo. Era più maturo, forte, sicuro di sé. Anche più riflessivo. La lontananza dal Campo aveva fatto bene a entrambi.
"Anche tu. Sono certo che l'elfo che ti sbava dietro avrà un infarto." Talia rise, leggera. "Nessun elfo mi sbava dietro." "Okay, allora Luke."
Scuotendo il capo, la ragazza indicò la porta. "Andiamo?" "Ma certo, mademoiselle." Le porse il braccio. "Che gentleman!" Percy rispose con un occhiolino.

Raggiunta la sala e gli altri sette Cavalieri, i due si lasciarono il braccio. "Cosa stiamo aspettando?" Chiese Percy, guardandosi intorno. "L'ammiratore di Talia?" Talia scosse il capo. "Ancora?" Luke interruppe la conversazione. "Lord Caos ha detto che avremmo prima incontrato i nostri... futuri alleati?" "In che senso?" "Penso che abbia detto, futuri destrieri e amici" Percy si guardò intorno, nervoso, posando la mano sull'elsa della spada. "Chi è?" "Non temete, Cavaliere. Siamo i vostri destrieri." Dall'ombra spuntarono nove maestosi draghi, tutti di un colore diverso. "Siamo i vostri confidenti, coloro che rimarranno per sempre al vostro fianco. Siamo stati creati apposta per voi, da ciò che vi rende potenti. Dalla schiuma del mare, dalle profondità della terra, dalla potenza del cielo. Siamo qui per voi, adesso, e sempre."
Percy si avvicinò, estasiato, a un drago verde-blu. Questo cominciò a parlare. "Sono Yarell. Creato dalla schiuma del mare e dalla potenza del cielo. Sarò il tuo destriero, Perseus Jackson, Cavaliere di Caos ". Percy sorrise, accarezzando il gigantesco drago. "È bellissimo." Sussurrò Talia. Ogni Cavaliere si avvicinò istintivamente a un drago diverso, scegliendo o forse essendo stati scelti dal proprio destino.
"Vedo che avete fatto conoscenza." I Nove si voltarono: davanti a loro vi era Caos in persona. Egli, sorridendo, indicò l'interno della sala. "Venite. È giunto il momento."
I nove, dopo essersi scambiati uno sguardo, entrarono nella stanza, enorme e circolare, disponendosi al centro, in fila davanti al trono di Caos, vicino al quale sostava, in piedi, Lord Miraval.
"Cavalieri, sapete perchè siete qui?" Cominciò proprio quest'ultimo. "Si, mio signore." Rispose i nove, in coro.
Perseus si fece avanti. "Consacro me stesso al servizio di Lord Caos, ponendo sempre davanti a me e ai miei interessi il benessere e la sicurezza del vostro regno, vivrò in base ai principi di giustizia, uguaglianza, lealtà e equilibrio che dovrebbero esistere ovunque: li coltiverò e proteggerò in quei luoghi dove già esistono, li porterò nei luoghi dove ancora mancano. Combatterò contro la slealtà, la vigliaccheria, l'ingiustizia, la tirannia, distruggendone i semi in ogni luogo, e allontanandole da me. Rispetterò questo giuramento per sempre, anche a costo della mia vita." Perseus si inginocchiò ai piedi di Caos. Poi, in ordine, lo fecero anche Talia, Nico, Bianca, Luke, Zoe, Micheal, Silena e Charles.
Caos si alzò. "Questo giuramento adesso è la vostra vita. Non deludetemi, miei Cavalieri." Con queste parole, Lord Caos aveva accettato i giuramenti e fatto diventare i nove suoi Cavalieri. Con un gesto, una luce avvolse i neo-cavalieri, formando poi sul braccio dei simboli diversi.
I Cavalieri si osservarono il braccio. Caos cominciò a parlare.
"Sono gli animali che colgono il vostro essere più intimo. Perseus tu hai un drago blu, simbolo di forza, di astuzia, di lealtà. Il drago è uno degli animali più regali e potenti presenti nel Cosmo. Non per niente, i destrieri di noi Cavalieri sono draghi. Talia tu hai la tigre, simbolo di forza anch'esso, ma una forza più distruttiva. È il simbolo delle mie armate regali, a protezione del mio palazzo nel pianeta di Miraval. Nico il tuo è una pantera. Il suo significato è simile a quello della tigre, però, la pantera ha la caratteristica di essere invisibile nella notte. Sono le armate di Miraval. Bianca la tua leonessa è un animale che combatte per difendere la propria famiglia, che si impegna per salvarla. È un simbolo molto popolare per i nani, che ammirrano queste qualità. Micheal il tuo falco è un elogio alle tue abilità, che superano la semplice mira. Sono conosciuti come ottimi cacciatori, con la vista acuta. Zoe tu hai la volpe, animale astuto e veloce, silenzioso ed abile. Silena la rondine è  un simbolo di buon augurio in molti pianeti e sistemi del Cosmo, inoltre è anche il simbolo della rinascita, un po' come la fenice. Che è il tuo animale Charles. Luke tu hai il cobra, animale regale, ma se non vuole farsi vedere, non lo puoi vedere. È diffusa la convinzione tra gli elfi di poterli controllare e sottomettere, ma hanno scoperto che è impossibile. Benvenuti Cavalieri. Rendetemi fiero di voi."

Campo mezzosangue

Annabeth guardò Grover. "Grover?" Il satiro sollevò lo sguardo: enormi lacrime luccicavano sul suo volto. "Non riesco a sentirlo più." "Non riesci a sentire più chi?" Chiese, allarmata, la figlia di Atena. "Percy. Non lo sento più nel nostro legame. Ci ha tagliato fuori definitivamente."

Angolo autrice
Salve!
Mi scuso enormemente per il ritardo!
Alla prossima
By rowhiteblack

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