CAPITOLO 10

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Base di Caos
Talia era appoggiata alla parete, controllando con lo sguardo tutte le persone che passavano davanti a lei. Nico la raggiunse.
"Sembra che i nostri compagni si siano ambientati molto bene." Disse il ragazzo, indicando Luke e Micheal discutere di armi con degli ufficiali di Caos, Silena e Charles discutere con altre coppie, Bianca e Zoe parlare con la guardia armata del loro signore.
Talia sorrise. "Già. E tu? Perchè sei qui?" "Perchè... non so, mi sembra di non avere un rapporto molto profondo con te. Io ti voglio davvero molto bene. Ma siamo sempre noi tre e a volte credo che non si capisca bene." Talia annuì. "Ti capisco perfettamente. Anche per me è lo stesso, motivo per cui non dubitavo di te. Come potrei? Sei mio cugino, Nico, quasi un fratello. Non devi temere un mio giudizio. Sono... davvero legata a te. Sempre e per sempre." "Anche io a te. E a Percy." Talia annuì. "Anche io a Percy."

Percy stava discutendo con qualche elfo delle loro missioni. "Servite Lord Caos da molto tempo. È un grande onore, ne sono sicuro." "Sarà anche il vostro onore, da adesso in poi. Il nostro lord non poteva scegliere meglio i suoi cavalieri. Avete un buon cuore, nobile Perseus." "Nobile Perseus? Io non sono un nobile." "Ma certo che lo siete. La vostra anima è pura. Miraval non ve lo ha detto? Per stabilire la nobiltà di un uomo si scruta la sua anima, non la sua discendenza. Avete un'anima candida, Perseus. Per cui, siete un nobile." "È così."
Lord Caos si era avvicinato al gruppo. Rivolgendosi ai suoi uomini, disse semplicemente. "Lasciateci." Loro eseguirono, andandosene.
"Lord...?" "Perseus. Hai davvero un animo nobile. Puro. Motivo per cui, mi sento costretto a chiederti di diventare il capo dei Cavalieri. Ne ho sempre avuto uno." "Non posso comandare i miei amici, la mia famiglia." "Motivo per cui sei perfetto. Adatto al ruolo." "Io... non capisco." "Sai chi è il migliore al comando? Colui che non lo vuole, ma che se costretto assume il fardello. Lo hai già fatto. Ti chiedo di rifarlo." "Non macchierebbe la mia anima? Prendere il potere?" "No, perchè hai fatto un giuramento ben preciso. È per una buona causa." "Se non ci sono alternative, allora, accetto. Ma non comanderò la mia famiglia." "Non mi aspettavo niente di diverso da te, Percy. Va, adesso. Domani avrete la prima missione."

Terra
Afrodite era seduta di fianco ad una fontana. Guardava con aria assente il flusso dell'acqua.
"Afrodite?" "Efesto. Che bello vederti." "Davvero?" La dea dell'amore annuì. "Sembri pensierosa. Che succede?" "Sono preoccupata. Sono la dea dell'amore, in tutte le sue forme." "Avverti il dolore di Zeus, Ade e Poseidone?" La dea annuì, incrociando finalmente lo sguardo con il marito. "Il dolore li sta portando alla follia, Efesto. Sono molto preoccupata per loro." "Risolveremo anche questo. Tu lo risolverai." Afrodite sorrise, appoggiando la testa sulla spalla del Dio ed osservando insieme a lui la fontana.

Angolo autrice
Alla prossima
By rowhiteblack

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