Alaska
Percy fissava sconvolto quell'uomo che si era proclamato Caos. Talia, cauta, intervenne. "Un ruolo? Di cosa sta parlando, Lord Caos?"
L'uomo sorrise, e Percy si sentì più tranquillo, rilassato. Anche Talia e Nico sentivano la stessa cosa: una pace profonda, un calore che si diffondeva dal petto in tutto il corpo.
Caos rispose. "Il ruolo di Cavalieri di Caos." Percy lo fissò, nervosamente. "Cavalieri di Caos? Una specie di Cavalieri dello Zodiaco?" Caos sorrise, bonario. "No. I Cavalieri di Caos sono un ordine creato da me. Devo proteggere il cosmo dalle entità che cercano di scambiare l'equità con la tirannia, la giustizia con l'anarchia. L'ordine con il disordine. Essendo il creatore dell'universo, non mi è permesso interferire di persona. Così, ho creato i Cavalieri per proteggere l'universo. Anche se è molto grande, è così fragile. Come un castello di cristallo."
Percy lo fissava, incantato da quei discorsi sulla giustizia. L'idea di diventare un Cavaliere di Caos, di proteggere l'universo, gli sembrava un buon modo per superare quanto avvenuto sulla Terra. Disse. "Ci stiamo."
Nico, però, intervenne. "A una condizione. Non dobbiamo più mettere piede qui, sulla Terra. Prometteteci questo, Lord Caos, e saremo i migliori Cavalieri che avreste potuto desiderare."
Caos li guardò intensamente. "Sfuggire dal proprio passato non è mai una cosa saggia. Tuttavia, se volete questa assicurazione, non ho alcun problema nel promettervelo. Non metterete mai più piede qui." Talia sorrise. "Perfetto, siamo dei vostri, allora."Base di Miraval, fuori dal cosmo e dal tempo
"Mi scuso per il trasferimento improvviso. Avrei dovuto avvertirvi." Percy si teneva lo stomaco con le mani. "Avreste dovuto avvertirci? Però, che occhio."
Talia e Nico erano troppo impegnati dal non vomitare per rimproverare Percy, che aveva usato un tono estremamente sarcastico.
Caos, però, rise. "Devo ammettere che avete una tempra decisamente forte. Gli altri sei hanno vomitato, dopo che li avevo trasportati qui." "Gli altri sei? Saremo in nove?"
Caos annuì. "Lo vedrete domani, quando comincerete l'addestramento. Il vostro allenatore sarà Lord Miraval. Vi spiegherà anche come comportarvi nei vari pianeti. Ognuno di loro ha delle tradizioni proprie e voi, come degli ambasciatori, dovrete rispettarle." Percy annuì, seriamente. "Quando potremo incontrare Lord Miraval?" Caos sorrise. "Stasera, a cena. Immagino che sia da un po' che non mangiate decentemente." Nico, arrossendo, annuì. "Da una settimana circa, signore."
Caos annuì nuovamente. Li condusse in una stanza, dove vi erano posti nove letti e degli armadi molto grandi. "Riposerete qui. Insieme agli altri sei Cavalieri, ma potete star tranquilli. Troverete la loro compagnia sicuramente piacevole." Talia lo fissò, scettica. "Trovo a malapena la loro piacevole." "Sono sicuro che sarai soddisfatta degli altri membri. Se proprio non riusciste a sopportarli, però, potrò fornirvi un'altra stanza." Percy interruppe Talia dal rispondere. "Sono sicuro che andrà come avete previsto voi, Lord Caos. E sono anche sicuro che, chiunque siano questi sei Cavalieri, saranno delle persone meravigliose. Per aver accettato un ruolo come questo, devono aver a cuore la sorte di persone che non conoscono. Non penso ci sia niente di più onorevole. Una persona del genere non può che piacere." Caos sorrise. "Non avrei mai detto che eri tu quello razionale. Avrei scommesso su Nico."
Caos si avviò verso la porta. Nico lo fermò. "Lord Caos, in che senso avrebbe scommesso su di me? Ci conosceva prima di oggi?" Caos annuì. "Seguo i vostri progressi da quando siete nati. E, tra i tre, quello più razionale mi sembravi tu." Caos uscì, lasciando i tre semidei a confrontarsi con quella che sarebbe stata la loro vita.Dopo qualche ora, la porta della stanza si aprì e un uomo apparve alla soglia.
Era molto alto, quasi due metri. Teneva i capelli castani corti, e i suoi occhi azzurri, simili al ghiaccio, scrutavano i tre semidei senza sembrare interessato a loro.
"Salve. Voi siete i tre nuovi Cavalieri. Mancavate solo voi tre. Cominciavo a temere che Lord Caos si fosse confuso."
Percy si alzò dalla sedia. "Salve, Lord Miraval. Mi chiamo Percy. Loro sono Talia e Nico."
L'espressione di Miraval si addolcì impercettibilmente. "È un piacere conoscervi. Se le storie raccontate da Lord Caos circa le vostre imprese sono simili alla realtà, diventerete presto i migliori Cavalieri di Caos mai esistiti."
"Mai esistiti?" Nico fissò confuso l'uomo. "Siete la terza generazione di Cavalieri. Ma racconterò la storia delle prime due in un altro momento. Domani, nella parte teorica dell'allenamento. Seguitemi, adesso. Dopo una settimana di vagabondaggi, dovrete essere affamati." Talia annuì, ringraziando l'uomo, imitata subito dopo dai due cugini.
L'ombra di un sorriso attraversò il volto dell'uomo.
"Andiamo, Cavalieri."
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Stand By You
FanfictionWhat doesn't kill you makes you stronger universe! Abbiamo scoperto cosa è successo un anno dopo la scomparsa di Nico, Talia e Percy dalla Terra. Ma come sono diventati Cavalieri? Cosa hanno provato nel rincontrare i loro amici, creduti morti? Quest...