capitolo 3

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Melissa pov's
"Non è un ragno normale quello che ti ha morso... è lo stesso che ha morso anche me"
"Aspetta, cosa significa questo?" Chiesi io spalancando gli occhi.
"Non lo so, ce la possibilità che tu diventi come me, o non so quali altre possibilità ci siano"
Dopo le sue parole, sentii le braccia cominciare a tremare e non riuscivo a muovermi, avevo le orecchie ovattate e non sentivo più cosa mi stesse dicendo Spider-man, chiusi gli occhi e quando li riaprii ero ancora li.
"Cosa è successo?" Chiesi spaesata.
"La festa è finita, ho detto a tua madre che stavi dormendo di qua, per fortuna ti sei svegliata, come ti senti?" Mi spiegò Spider-man.
"Mi sento molto bene, ma che ore sono?"
"È molto tardi, tranquilla, tua madre sa che sta notte resti qui a dormire" disse lui.
"Tu invece, non devi tornare a casa?" Chiesi.
"In realtà si, ma..." lo bloccai.
"Vai, sarai stanco, tranquillo io sto bene" dissi e lui dopo un pò mi diede retta.
Mi sentivo super energica, e se davvero stavo diventato come Spider-man? Bhe, lo avrei scoperto a breve.
Mi addormentai di nuovo li.
"Ehy, svegliati"
"Oh, ehy mamma, altri 5 minuti e mi alzo" dissi ancora con la bocca impastata.
"Dai, devi tornare a casa".
Mia madre mi accompagnò a casa poi tornò subito alla Stark Tower.
La prima cosa che feci è andare subito in bagno per farmi una doccia.
Presi un elastico e mi legai i capelli davanti allo specchio, poi tolsi la maglia che avevo da ieri sera.
Ma cosa? Dallo specchio mi osservai bene, ero cambiata. Avevo molti più muscoli sulle braccia e quella pancetta che odiavo era sparita. Avevo un fisico da dio. Un secondo, questo significa che...
Per tutta la mattina feci finta di niente.
*dopo scuola*
"Ehy, Melissa" sentii una voce chiamarmi.
"Ehm, ciao" dissi vedendo spider-man che dopo essersi calato con una ragnatela si avvicinò a me "che ci fai qui?" Continuai.
"Volevo vedere come stavi"
"Sto bene"
"Ha notato qualche cambiamento, non so qualche potere?" Chiese lui.
"Cambiamento? Bhe forse un pò"
"Vieni con me?" Mi disse.
"Dove?" Chiesi confusa.
"Voglio vedere se davvero stai diventanto come me, se hai da fare facciamo un'altro giorno però"
"No,no non ho niente da fare" dissi poi mi accomagno in cima ad un palazzo.
"Cosa dovremmo fare qui?" Chiesi.
"Allora come prima cosa vorrei vedere l'agilità, hai mai saputo fare salti molto alti o salti mortali?"
"Io e l'agilità siamo cose molto diverse" affermai ridento.
"Avvicinati" mi disse e feci come ha detto.
Dun tratto sentii il suo bugno alzarsi e arrivare velocemente verso la mia faccia, mi spostai velocemente a sinistra e gli afferrai il braccio, alzandolo e facendolo cadere dall'altro lato
"Bhe, l'agilità c'è e i riflessi anche" disse mentre si rialzava un pò dolorante.
"Io, scusami non volevo" mi scusai.
"O no non ti devi scusare, tranquilla" disse lui.
"Facciamo cosi ora" continuò poi "mettiti in piedi sul cornicione, così come faccio io"
"Ma sei pazzo?! È altissimo"
"Dai, vieni qui, poi caso mai ci sono io che ti reggo" mi rassicurò lui.
"Soffro di vertigini, non lo voglio fare"
"E quando ti ho portato qua su? Melissa, fidati di me, non avrai paura, io lo so"
"E come lo sai?"
"Bhe, perchè molto probabilmente hai gli stessi miei poteri"
Io mi avvicinai a lui e salii sul cornicione. In effetti aveva ragione, non avevo paura, anzi la vista era bellissima e non perdevo l'equilibrio.
Beep
Sentii il mio l'orologio e mi accorsi che erano gia le tre e non avevo avvertito i miei nonni.
"Devo andare" dissi dopo un pò.
"Ok, ti accompagno" disse lui.
"Aspetta, prima di andare ti vorrei chiedere un'altra cosa, come mai tu non dici chi sei? Cioè tutti gli altri avengers, sappiamo chi c'è dietro la maschera, perchè tu lo tieni segreto?"
"Perchè è meglio cosi, se saprebbero la mia identità sarei costretto a smettere di andare a scuola e poi diventerei una specie di personaggio famoso, ma la cosa più importante è per proteggere chi mi sta intorno, se i cattivi vengono a sapere chi sono poi metterei in pericolo tutti i miei amici o i familiari"
"Quindi anche io non posso parlare con nessuno di questi poteri?" Chiesi.
"No, sarebbe meglio tenerlo segreto, facciamo che è solo una cosa nostra, dai, ora andimo, ci vediamo un'altro giorno però"
"Si, andimo"
Mi accompagnò a casa poi volò via con le sue ragnatele.
**
"SONO A CASA" urlai per farmi sentire.
Andai verso la cucina per prendermi un succo di frutta, poi andai in camera.

THE NEW SPIDER-MAN//peter&me//tony\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora