capitolo 4

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Melissa pov's
*il giorno dopo*
"Ehy, Julia" bisbigliai durante l'ora di motoria "Ma lo stai notando anche tu che Peter mi sta fissando?" Continuai.
"È un maschio, sai come sono, se vuoi ci penso io"
"No, no, zitta, non fa niente"
"EHY PETER" lui alzò lo sguardo guardandola " Ma ti piace Melissa per caso? La stai fissando da un ora" finì la frase e io mi girai dalla vergogna.
"Ma sei scema?" Dissi a bassa voce.
"È arrossito poi si e girato, secondo me è un si" continuò lei.
Mi misi le mani davanti la faccia, ma perchè non si sta mai zitta?
Cominciammo a correre per tutta la palestra, come ci aveva detto il prof.
Io ero affianco a Julia e davanti a noi c'era Falsh, dopo poco lui si avvicinò a  Peter e lo spinse facendolo cadere.
Mi girai, ma il prof non c'era, era in bagno.
"Parker, ora non riesci neanche a stare in piedi?" Disse Falsh a Peter, mentre si stava rialzando.
"Basta Flash" dissi io. Mi ero stufata, ogni volta che i professori non c'erano lui se ne approfittava e tutti avevano paura di intervenire.
"E adesso ti fai difendere da una bella ragazza?" Disse Falsh girandosi e avvicinandosi a me maliziosamente.
"Fai un'altro passo e ti arrivo un pugno in faccia" affermo seria fissandolo negli occhi.
"Oh, anche aggressiva sei adesso? E da quando sei così aggressiva, perchè ho spinto quello sfigato di Parker?" Disse ancora malizioso.
"No, Flash, lo sono da quando un coglione come te da fastidio agli altri e nessuno interviene"
"Ragazzi, che succede? Perchè vi siete fermati?" Disse il prof rientrando nella palestra.
"Ho niente prof" disse Flash riprendento a correre.
Che codardo, si fa tanto il duro poi ha paura di un prof.
"Peter, stai bene?" Gli chiesi mentre anche noi due ripresimo a correre.
"Si, si tranquilla" disse.
Era imbarazzato, le guance gli erano diventate tutte rosse.
"Hai coraggio" mi disse poco dopo.
"Bhe, in realtà non mi fanno paura i stupidi come Flash, se la prendono solo con quelli che non reagiscono"
"In effetti hai ragione, ma è solo uno stupido e non voglio fargli male, non si merita che sprechi fiato per lui, comunque volevo chiederti... oggi hai da fare?" Disse infine passandosi una mano dietro il collo.
"Non lo so, perchè?"
"Se vuoi... possiamo incontrarci per... fare quel proggetto di scienze, quello per la prossima settimana... poi ci facciamo un giro... se vuoi" finì la frase e risposi subito.
"Non so se oggi posso, ti mando un messaggio più tardi, ok?"
"Si, si fammi sapere"
"Chiacchierate fuori scuola voi due, ora pensate a correre" ci richiamò il prof.
*più tardi*
L'utima campanella suonò, e tutti uscirono da scuola, la stessa cosa feci anche io dirigendomi a casa.
"Ehy spider-boy, sai ti stavo aspettando in realtà" dissi sentendolo avvicinarsi da dietro.
"Noo! Volevo farti spaventare..." disse offeso.
"Ma sai benissimo che ora non puoi" risi.
"Allora, hai da fare oggi?"
"Certo che no, devi insegnarmi ad arrampicarmi sui muri, ricordi?"
"Ok, dai andimo" disse prendendomi e volammo via con le ragnatele in un posto più isolato.
"Le voglio anche io" dissi riferendomi allo spara ragnatele.
"Queste le ha costruite il signor Stark e sono super teconologiche, però se vuoi ti posso far vedere i miei vecchi spara ragnatele che avevo costruito io, ti mostro come sono fatti"
"Oh si, certo, quando?" Chiesi subito.
"Quando vuoi, domani puoi?" Chiese lui.
"No, domani no, ho gia dato buca oggi a un mio amico per venire qua, a proposito... scusami un secondo" dissi prendendo il celluare e mandai un messaggio a Peter avvertendolo che oggi ero occupata.
Non appena inviai il messaggio arrivò una notifica sul cellulare di Spider-man, alzai lo sguardo sul suo telefono, mi sembrava strano.
"Ho dai, è stata una coicidanza" disse lui aprendo il telefono "ecco vedi è un mio amico" disse poi.
"Ok, beh in effetti non potresti mai essere Peter, il mio compagno, non ce lo vedo come super eroe" dissi.
"E perchè no?" Chiese lui.
"Bhe... diciamo che è il secchione della classe, e non ce lo vedo a saltare per i tetti salvando persone, poi c'è uno stupido bullo che gli dà fastidio, e se sarebbe un super eroe credo che gia gli avrebbe dato una lezione"
"Bhe... magari lascia perdere quel bullo, perchè non vuole fargli del male e non gli interessa" disse spider-man.
"Si, ma non ha senso farsi picchiare, comunque, dai andimo che mi devi insegnare tutto"
"Si andiamo... sai forse avresti bisogno di un costume, poi salveremo la città insieme" disse mentre ci avviammo.
*la sera*
Avevo confermato l'appuntamntento di domani con Peter, saremmo andati a casa sua dopo scuola per fare il proggetto.
*il giorno dopo*
"Ciao julia" dissi avvicinandomi a lei che nel mentre stava prendendo il libro dall'armadietto.
"Oh, ciao Melissa, allora la prima ora hai italiano vero?"
"Si"
"Bene, vado" disse chiudendo l'armadietto e allondanadosi "ci vediamo alla terza ora" urlò per farsi sentire dato che stava gia infondo al corridoio.
Mentre mi dirigevo in classe mi arrivò un messaggio da mia madre.

<Melissa, oggi hai da fare? Ti volevo portare un pò qua alla Stark Tower>

<Perchè? Comunque oggi non posso, devo fare un proggetto con un mio amico, devo andare a casa sua>

<Ok tesoro, allora faremo un'altro giorno>

<Ma come mai mi vuoi portare lì?>

<Passiamo poco tempo insieme, volevo portarti un pò qua per stare più tempo insieme, mi dispiace che non parli mai con tuo padre quindi volevo che almeno parlassi un pò con me>

<Perchè tu ci parli con papà?>
<Rispondimi mamma, dimmi la verità, tu sai dovè e non me lo vuoi dire, non vuoi neache dirmi chi è, e a lui che gli costa mandarmi un messaggio o anche una lettera?>

<Tesoro, lui ti vuole un bene dell'anima, però non può, però io ti assicuro che lui ti pensa sempre, ogni giorno>

<Se mi vuole così bene allora dov'è? Se ne è andato, io non ho mai visto mio padre da quando sono nata>

<Melissa, è una cosa complicata ne parleremo a voce, ciao tesoro>

<ciao>

THE NEW SPIDER-MAN//peter&me//tony\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora