capitolo 19

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Eravamo seduti sul cornicione di un grattacielo, ok, non riusciamo a fare cose da persone normali, daltronte chi ha la possibilatà di dondolasi per tutta la città, perchè non farlo?
Avevo la testa poggiata sul suo petto e fissevamo insieme il vuoto.
"Da quando ti piacevo?" Chiesi ad un tratto.
"Bhe da... da quando ci siamo conosciuti bene, quando sei diventata Spider-woman, non so se ricordi, ma quel giorno alla gita avevo visto il ragno sulla tua mano, e mi sono preoccupato molto, per fortuna era lo stesso che morse anche a me, tu invece?" spiegò lui.
"Se devo dirti la verità... prima di scoprire la tua identità, mi stavo innamorando di Spider-man, e dietro la maschera poteva esserci chiunque anche un trentenne, comunque credo che tu debba ringraziare Idris per avermi fatto capire che anche io ti amo"
"Bhe allora, grazie Idris"
Sorrisi, poi gli lasciai un dolce bacio sulle labbra.
Mi appoggiai di nuovo al suo petto.
"Ti senti bene? Sei molto calda" disse poco dopo.
In realtà non mi sentivo bene gia da parecchio tempo, ma non dissi nulla per non farlo preoccupare.
"Si, sto bene tranquillo" mentii, ma a quando pare non fui molto credibile.
"Dai alzati, ti accompagno a casa, tu non stai affatto bene"
Mi alzai e in effetti non stavo per niente bene, la testa cominciò a girarmi più forte e mi allontanai subito dal bordo.
"Ti porto io" disse Peter.
"No, ce la faccio" dissi.
"No ti porto io, tu non ce la fai" disse per poi prendermi in braccio e lanciarsi giù dal grattacielo diretto verso la Stark Tower.
La testa mi girò forte e pian piano chiusi gli occhi, non sentii più niente, non so per quando tempo ma quando li riaprii ero sdraiata sul mio letto e Peter era al mio finaco.
"Tony, presto, si sta svegliando!" lo sentii urlare.
"Melissa, come stai?" Mi disse poi passandomi una mano sulla testa.
"Cosa è successo?" Chiesi un pò spaesata.
"Sei svenuta, è per colpa di quell'essere che hai dentro di te, involontariamente ti sta facendo del male" spiegò brevemente prima che Tony entrasse nella stanza.
"Come ti senti? Peter, portiamola nel mio laboratorio, la cura è pronta devo  togliergli subito quell'essere di cui mi hai parlato, le sta facendo del male"
Cosa? Melissa, non glielo puoi permettere, e se non li fermi tu li fermerò io.
No, ci penso io.
"Non mi toccate!" Esclamai non appena Peter si avvicinò per prendermi.
"Perchè?" Chiese lui.
"Perchè non vi permetterò di uccidere Idris, ormai fa farte di me" dissi alzandomi dal letto.
"Ma sta uccidento te, poi non lo ucciderò, lo farò solo uscire dal tuo corpo" disse mio padre.
"Appunto, lui non può vivere senza un corpo, lo ucciderai e io non te lo permetterò mai, perchè lui è mio amico" dissi cominciando un pò ad incazzarmi.
"Melissa, se non lo tolgo dal tuo corpo morirete entrambi, quindi ora scegli, lui o entrambi?" Disse Tony.
"Entrambi" sbuffai subito senza neanche pensarci.
"Però dato che sono tuo padre e ti voglio bene, non voglio che muori quindi ora lo toglierò dal tuo corpo" disse.
"Se mi vuoi così tanto bene come dici allora ci saresti stato in questi 16 anni, ma no, mi hai fatto vivere pensando che il mio vero padre non mi voleva"
Non rispose.
"Melissa per favore, ascolta a me, io ti amo e non potrei mai vivere senza di te, in così poco tempo sei diventata la persona più importante della mia vita, cosa dovrei fare se sapessi che uno strano essere dentro di te ti ha portato alla morte, non poterti vederti più, non sentire più la tua voce, come farei? Quindi per favore, fallo per me, ma sopratutto fallo per te stessa" disse per poi avvicinarsi lentamente fino ad abbracciarmi.
Una lacrima mi rigò il volto, lui mi  strinse ancora più forte mentre dietro di noi c'era ancora Tony.
Ok, ci penso io dato che tu non vuoi.
No, aspetta.
Non feci in tempo a fare nulla che persi il controllo del mio corpo, ora ricordo quando lo odiavo.
Idris fermo, avevi promesso di non prendere il controllo di me e che non facevi male a nessuno.
E tu hai promesso che non ti liberavi di me.
Ma io non voglio liberarmi di te.
Ma i tuoi amichetti si e tu glielo stai permettendo.
"Levati" disse Idris e spinse con forza Peter lontano da se.
Per favore Idris, non fagli del male, ridammi il controllo del mio corpo.
Si, così mi ucciderete.
Almeno non gli fare del male, per favore.
Mi girai e corsi verso la finestra, cioè, Idris lo fece, la aprì velocemente e scappò via.
Dove stai andando?
Via, lontano, dove non ci troveranno mai.
Dove?
Vuoi rivedere la tua amica, julia?
Cosa? Non puoi arrivare fino in Europa, siamo in America ti ricordo.
Ci sono molte cose che non ti ho raccontato di me.
Tony pov's
"Dobbiamo trovarla subito" dissi per l'ennesima volta controllando tutti i dati sull'ologramma.
"Tony, non è in città o Jarvis l'avebbe gia rintracciata come l'altra volta" disse Peter.
"È quello stupido essere che la controlla, perchè non me lo hai detto prima di questo Idris, avrei gia trovato la cura da tempo e ora non saremmo in questo casino" dissi cominciando ad agitarmi, ormai erano ore che non sapevamo dove fosse finita Melissa.
Abbiamo deciso di non dire nulla a Pepper, diremo che andrà da Peter per un pò, ma non so per quando.
Melissa pov's
*il giorno dopo*
Ti prego basta Idris, portami a casa subito, non mangiamo da ieri e non sappiamo neanche dove ci troviamo.
Parla per te, io so dove stiamo.
Allora dimmelo.
Dio, ma non sai leggere i cartelli, siamo in Italia.
Cosa?! Ho detto che non possiamo andare da Julia, poi se davvero il tuo piano è scappare, andare da Julia ti farà solo scoprire.
Non ho mai detto di andare da Julia, solo che abituati a queste terre perchè da oggi in poi vivrai qui.
No ora tu mi ridai il controllo del mio corpo e andimo dove dico io, cioè a casa, non voglio stare qui.
Qui non ci troveranno mai.
Allora preferisco che ci trovino.
*una settimana dopo*
Averi dovuto dar ragione a papà e a Peter, non è mio amico, non è affatto mio amico.
Non ti conviene dire certe cose, ti ricordo che ti sto controllando io e posso fare cio che voglio.
Stai gia facendo quello che vuoi da una settimana, ora saranno tutti preoccupatissimi, ti prego almeno chiamali.
Si certo, così sapranno dove siamo.
E credi che usando la carta di credito di mio padre prima o poi non se ne accogerà e troverà il posto?
No, secondo te non ci ho gia pensato a questo?
Facciamo così, almeno lasciami il controllo del mio corpo, ed io non scapperò, anche perchè se provo a farlo puoi riprendere il controllo del mio corpo.
E se provi a fregarmi?
Sai tutto cio che penso, quindi sapresti gia se ti sto fregato.
Hai ragione, ma non mi piace essere controllato, proprio come non piace a te.
Appunto facciamo un pò ed un pò.
Fortunatamente accettò, avevamo a disposizione una giornata a testa.
Riuscii a capire una cosa, Idris poteva sentire tutto ciò che pensavo, l'unico modo per fregarlo era pensare ad altro, ed io avevo un piano.

THE NEW SPIDER-MAN//peter&me//tony\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora