capitolo 22

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Melissa pov's
"Gwen, fammi sentire tutto cio che succede attorno a Peter" dissi.
"Ok signorina" disse la voce metallica.
C'era tutto silenzio.
"Melissa, mi senti?" Sentii Peter dire a bassa voce.
"Gwen, attiva l'audio... ti sento"
"Bene, qui è tutto un casino, non riesco a capire come aprire..." stava surrurando quando una voce lo blocco.
"Ti stavo aspettando, gli altri quando arrivano?"
"Peter, che succede? Chi è?" Chiesi agitandomi.
Non rispose, in seguito sentii un forte sparo, come di una pistola, l'audio si disattivò un istante dopo.
Cazzo Peter, che succede?
Senza pensarci due volte entrai nello stesso modo di Peter, non mi importava se mio padre e gli altri mi avessero vista, cosa abbastanza sicura.
Dentro era tutto molto scuro e silenzioso, come se non ci fosse nessuno, silenziosamente cercai la sala controllo, dov'era prima Peter.
Aprii la porta.
Mi venne un colpo al cuore vedendo Peter sdraiato a terra con un foro di pistola al petto.
Mi avvicinai velocemente a lui, la stanza era vuota.
"Peter, rispondi ti prego" cominciai a dire squotendolo, non rispondeva.
Gli tolsi la maschera, aveva gli occhi chiusi.
"Peter, cazzo ti prego apri gli occhi, svegliati" dissi sentendo le prime lacrime cominciare ad uscire.
"Oh, ecco la seconda" una voce alle mie spalle mi fece distogliere lo sguardo da Peter.
"Che cazzo gli hai fatto?" dissi incazzata, l'uomo aveva una pistola in mano e me la puntava contro.
Prima che potesse spararmi qualcuno lo colpì da dietro. Era Hulk, seguito da Ironman e Capitan America.
"Melissa, che cazzo ci fai qua?" disse Tony venendo verso di me dopo aver fatto segno agli altri due di controllare tutta la zona.
Solo dopo poco notò Peter dietro di me.
"Cosa è successo?" Chiese avvicinadosi a lui e controllando se fosse ancora vivo.
Stavo ancora piangendo, nell'espressione che fece mio padre non c'era nulla di buono.
"Papa?" Dissi singhiozzando.
"Forza andimo, Steve penserà a chiamare la polizia" dissi prendendo Peter in braccio, aveva ancora gli occhi chiusi.
"Papà, è ancora vivo?" Chiesi con un filo di voce.
"Andimo" disse soltando.
Lo seguii, non so dove lo stava portando.
**
"Devi aspettarmi qui ora, ti prego, fa come ti dico" disse per poi entrare con  Peter in quel edificio.
Mi sedetti a terra mettendo la testa fra le gambe, le lacrime cominciarono a scendere giù lente, inesorabili, una dopo l'altra. Il senso di vuoto dentro di me si faceva sempre più grande.
**
Non ebbi notizie per più di un'ora, quando finalmente mio padre sbucò da dietro di me.
"Vieni" disse soltando.
Mi alzai senza dire niente e lo seguii.
Mi portò in una stanza, c'era Peter, era sdraiato su un lettivo e aveva ancora gli occhi chiusi.
"Come sta? È ancora vivo? Peter..." dissi mentre mi avvicinavo guardandolo meglio.
"Si tranquilla, ora sta bene, grazie al dottor Strange" disse.
Solo dopo notai l'uomo, in piedi, infondo alla stanza.
"Grazie, mio dio, grazie" dissi prendendo la mano di Peter, era così morbida e calda.
"Melissa, andimo ora, non appena si sveglierà verremo qui" disse mio padre.
"E tra quando si sveglierà?" Chiesi.
"Poco, qualche ora massimo" disse il dottor Strange.
*alla Stark Tower*
"Bene, ora mi dici cosa ci facevi li, e come sapevi di questa missione" disse mio padre entrando in stanza.
"Ti ho sentito sta notte mentre parlavi con qualcuno, ero ancora sveglia, e ho sentito che volevi mandare Peter da solo, così sta mattina sono andato da lui e mi sono fatta raccontare tutto, poi sono andata con lui, ma sarei intervenuta solo se accadeva qualcosa, e qualcosa è accaduto"
"E chi ti ha dato il permesso di venire? È troppo pericoloso per te, se saremmo arrivati solo un istante dopo  quell'uomo ti avrebbe sparato anche a te" spiegò lui.
"Il permesso lo preso da sola dato che sono abbastanza grande per prendere le mie decisioni e poi ho gli stessi poteri di Peter, sono in grado anche io di partecipare a qualche missione" dissi cominciando ad alzare la voce.
"Però sei mia figlia, e non potrei mai perdonarmi se ti accadesse qualcosa"
"Si, ma io amo Petere neanche io potrei mai perdonarmi se gli accadesse qualcosa"
**
Dopo la mia specie di discussione con mio padre mi chiusi in camera.
Sdriata sul letto, continuavo a fissare il vuoto.
Presi il mio cellulare, decisi di chiamare julia, Peter gli aveva gia raccontato qualche bugia per nascondere il fatto che per quasi un mese non l'avevo mai chiamata.
"Julia?"
"Melissa, o mio dio finalmente, non sai quando mi manchi, come stai? Peter mi ha detto che sei stata male." Cominciò a dire di fretta.
"Oh, si, sto bene ora tranquilla, era solo una brutta influenza" inventai "anche tu mi manchi tanto julia" continuai
"Avevi promesso che saresti venuta a trovarmi" disse.
"E infatti manterrò la mia promessa, sta tranquilla"
Sentii bussare alla mia porta.
"Julia, scusa ora devo andare"
"Ok, ah, richiamami appena puoi, ciao"
"Ciao"
Chiusi la chiamata.
"Avanti" dissi.
"Peter si è appena svegliato" disse Tony entrando.
Non fece in tempo a dire altro che mi precipitai a prendere il mio costume per raggiungerlo.
"Posso accompagnarti io" disse lui.
"No, così arriverò prima, ci vediamo li" dissi uscendo dalla finestra.
Arrivai sul posto in qualche minuto.
Appena entrai nella stanza vidi Peter seduto sul lettino di prima, insieme al dottor Strange.
"Peter" dissi precipitandomi da lui.
"Melissa, tranquilla sto benissimo" disse sapendo gia cosa stavo per chiedere.
"Vi lascio" disse il dottor Strange uscendo.
"Mi sono preoccuoata troppo, non so cosa avrei fatto senza di te" dissi.
Lui mi fece spazio e mi sedei affianco a lui.
Lo abbracciai forte.
"Ti amo" sussurai.
"Anche io" disse lui al mio orecchio per poi lasciarmi un dolce bacio, ogni volta che lo faceva una scarica mi percorreva tutta la schiena, come fosse il primo bacio.
*una settimana dopo*
Tutti si era ripreso finalmente, eravamo nell'aereo privato di mio padre diretti verso l'Europa.
C'ero io, Peter, Ned e Bee che dopo il fidanzamento con Ned, era venuta a conoscenza di tutto quando. Ned ha detto che lo ha scoperto da sola, ma sapendo comè lui, sicuramente si sarà lasciato sfuggire qualcosa in sua presenza.
Ovviamente mio padre fece venire Happy con noi, non si fidava a lasciarci soli, e forse era meglio conoscendoci.
Dall'espressione di Happy che ha avuto per tutto il viaggio scommetto che era molto entusiasta di venire con noi. Sopratutto quando si è addormentato e Peter ha comincianto a fargli video mentre noi altri ci siamo messi ad urlare per farvlo spaventare. Penso ci odi, ma ormai dovrà passare un'intera settimana con noi fingendo di essere mio zio.


THE NEW SPIDER-MAN//peter&me//tony\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora