capitolo 16

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"Non voglio parlare con nessuno di voi" dissi fredda cercando di liberarmi dalle ragnatele.
"Melissa, per favore fammi spiegare" disse Tony aprendo la maschera facendomi vedere i suoi occhi fissi sui miei, la stessa cosa fece Peter.
"Andate via e lasciatemi in pace" dissi.
Ti aiuto io
Grazie.
Con un pò più di forza che mi diede Idris mi liberai dalle ragnatele e feci per andarmene.
"Ti prego non andare" prese parola Peter.
Mi bloccai, ma non mi girari, continuando a dargli le spalle ed entrambi.
"Non te l'ho mai detto solo per proteggerti, perchè ho molti nemici e se sapessero che sei mia figlia ti avrebbero gia fatto del male, ti prego credimi... il dottor Blair, l'uomo che ti aveva rapita era l'unico a saperlo e siamo sempre stati attendi a non farlo avvicinare a te" disse.
Apettai qualche secondo, che semprò durare ore, prima di rispondere.
"Potevi dirmelo, poi lo tenevamo nascosto, e invece no, hai preferito non dirmi nulla e farmi viviere questi anni pensando che mio padre mi odiasse o fosse morto" dissi, alcune lacrime mi cominciarono a scendere.
Mi girai per guardarlo in faccia, aveva anche lui gli occhi rossi.
"Io ti ho sempre voluto bene, e te ne voglio ancora adesso, qualcunque cosa tu decida di fare ora, cioè andare via o accettare la cosa e tornare a casa con noi"
Non risposi subito.
Forse aveva ragione, lui lo ha fatto solo per proteggermi, se ci vedessero insieme tutti i suoi nemici lo capirebbero subito, però mi sentivo lo stesso presa in giro per tutti questi anni.
Ci volli un pò per capire cosa fare.
Guardai Tony, poi Peter, poi di nuovo Tony. Mi avvicinai lentamente a lui, poi lo abbracciai forte, era lui il mio vero padre.
Mi portò alla Stark Tower, venne anche Peter.
Ero super affamata, così mi presi la colazione, mentre Tony era andato a prendere le mie cose dai miei nonni. Sarei andata ad abitare lì, anche se mi ci vorrà un bel pò per abituarmi che lui sia mio padre, non riuscirò mai a chiamarlo papà.
Peter era con me, non avevamo ancora spiccicato una sola parola.
"Scusami se non te l'ho detto" disse lui ad un tratto.
"No, scusami a me per essermi incazzata così tanto anche con te"
"Hai tutto il diritto ad essere incazzata... sai mi hai fatto preoccupare tanto quando sei scappata, sono stato tutta la notte a cercarti, nonostante Tony mi aveva ordinato di tornare a casa" disse abbassabo lo sguardo.
"Mi dispiace, non volevo farvi preoccupare... sei stato tutta la notte sveglio, forse ora dovrei andare a riposarti"
"In effetti si, però ora aspetto un pò qui con te" disse.
"Ok, andiamo in camera però"
Lui annuì e ci diriggemmo nella mia nuova stanza.
"Avremmo dovuto conoscerci meglio molto prima" affermai d'un tratto tra le varie chiacchierate.
"E già, posso dirti la verità? Prima pensavo sempre che tu fossi una ragazza davvero troppo estroversa, fai sempre casino in classe e io non riuscivo mai a concentrarmi"
Sorrisi poi risposi.
"Posso dirti la verità anche io? Io pensavo sempre che tu fossi troppo noioso, stai sempre li attento alla lezione" dissi e ci uscì una risata ad entrarmi.
"Ho sempre pensato che io e te non ci saremmo mai conosciuti e le uniche cose che ti avrei detto sarebbero state 'mi presti la penna?','che combiti ci sono per domani?' e 'ma non ridi mai?'" Continuai scherzosa.
Peter pov's
"La stessa cosa per me, sono che avrei detto tipo 'puoi fare silenzio?' e 'non riesco ad ascoltare la lezione se parli'" continuaii io.
Rise. E che bel sorriso, vorrei che il mondo si fermasse in questo momento, e vedere sempre il suo sorriso.
Perchè non glielo dici.
Zitta coscienza, tu hai sempre idee di merda.
Forse in altre cose, ma in amore sono un genio.
Ti ricordo che tu sei me ed io in amore faccio schifo, nessuna ragazza mi ha mai detto che mi amava.
Hahah che sfigato.
Ti stai insultando da solo.
Va bene allora fai così, aspetta qualche segnale da parte sua poi diglielo.
"Ti voglio bene" disse ad un tratto Melissa.
Ecco il segnale, eccolo forza, vai all'attacco Spider-boy.
"Sei il mio primo migliore amico, non ho mai legato così tanto con un ragazzo" continuò.
Annulare l'attacco, ripeto, annulare subito l'attacco.
Fai silenzio... non posso farci niente se lei mi vede come un amico.
Si che puoi! Conquistala.
Mi lasci pensare in pace?
Ok.
Finalmente.
"Anche io ti voglio tanto bene"
E tu no immaggini neanche quando.
*il giorno dopo*
Mi svegliai come ogni mattina e mi preparai per tornare a scuola, dato che avevo saltato alcuni giorni.
"Ciao Zia May, io vado" disse senza entrare in cucina.
"Ma non fai colazione?" Chiese lei.
"No"
"Almeno hai i soldi per il pranzo?" Chiese.
"Si, tranquilla zia May" dissi per poi uscire di fretta di casa.
Non andai subito a scuola, infatti io e Melissa ci saremmo visti prima in un bar, poi saremmo andati a scuola insieme.
**
"Cominciamo ad andare? Si sta facendo tardi" disse lei controllando l'orario.
"Si, andimo!"
Uscimmo dal bar e ci incamminammo per la scuola.
"Non arriveremo in orario, ci mangono 5 minuti per l'inizio delle lezioni e noi siamo ancora qua, cavalo non ero mai entrato in ritardo, mi rovinerò la mia media" cominciai a dire preoccupato, sono sempre entrato in anticipo, non potevo arrivare in ritardo o i professori se ne sarebbero accorti.
"Peter, non si rovina la media se entri in ritardo, vedi me, arrivo spesso in ritardo, ma ho la media del 9, e forse ora capisco perchè la scuola mi sembra una cazzata e non ho bisogno di studiare, ho un padre che ha creato le migliori tecnologie in tutto il mondo" disse scherzando.
"Si ma io ho la media del 10, non voglio abbassarla a 9" alle mie parole si mise a ridere.
"Non ce nulla da ridere" dissi.
"Ok, ok allora andimo se non vuoi farti abbassare la media a 9" disse per poi guardarsi intorno e sparare una ragnatela.
"Almeno aspettami!" Urlai e feci lo stesso.
Arrivammo a scuola in perfetto orario, almeno non mi rovinavo la media.
Le prima due ore avevo Matematica, era uno dei pochi corsi in cuoi c'eravamo tutti dato che era obligatorio.
Mi sedetti sempre al mio solito banco avanti vicino a Ned, mentre Melissa, Julia e Bee si misero in fondo.
"Ehi Peter, allora cosa è successo con Melissa?" Mi chiese Ned d'untratto a bassa voce.
"Ti ho gia raccontato tutto ieri Ned"
"Si, ma io voglio sapere di sta mattina"
"NED!" Dissi alzando leggermente il tono di voce.
"Parker, ora anche lei comincia a dar fastidio, vuole uscire fuori? Seguito dalla signorina Potts, crede che non la vedo con il cellulare?" Disse per poi guardare Melissa.
"No, mi scus..." cominciai a dire.
"SI!" esclamò Melissa.
"Perfetto, tutti e due fuori" ordinò il prof.
"Cosa? Ma io..."
"Fuori" mi bloccò il prof.

THE NEW SPIDER-MAN//peter&me//tony\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora