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L'ultima cosa di cui avevo bisogno era una pausa dalle prove, eppure, le altre sei note, non sembravano d'accordo.
Tutti erano stanchi di suonare ogni singolo giorno da ormai due mesi e, proprio per questo, Hoseok hyung aveva proposto una serata tutti insieme.

Era da tantissimo tempo che non ne facevamo una e non mi sembrava poi così tanto una cattiva idea, ma il pensiero di dover abbandonare il piano per quel pomeriggio mi rattristava.
C'era solo una cosa che attenuava quel senso di colpa, o meglio, qualcuno...

«Quindi, siamo d'accordo? Ci vediamo a casa mia alla sei?»

Seduti al nostro solito tavolo, nella caffetteria, stavamo organizzando la serata nei minimi dettagli.
I genitori del violinista sarebbero stati fuori città per lavoro e, non volendo stare da solo, ci aveva proposto anche di dormire da lui.

«Stavolta vedi di tenere quel cane bavoso lontano da me» borbottò Yoongi hyung, facendoci ridere tutti al ricordo dell'ultima volta in cui eravamo stati a causa di Hobi e il suo cane aveva letteralmente svegliato il menta a suon di leccate. La sua faccia imbronciata ricoperta di bava era stato il miglior buongiorno di sempre.

«Ma non è colpa mia se Mikey ti ama!»

«Anche io amo la pizza, ma non la lecco mica»

«Magari non la pizza ma il c-»

«OH MIO DIO, ZITTI! C'È UN BAMBINO QUI»

Come una mamma apprensiva, Seokjin portò le mani a coprire le orecchie di Jungkook, facendomi ridacchiare per la sua faccia scocciata.

Com'era ingenuo il biondo se pensava che quel coniglio satanico si scandalizzasse per certe cose.
Infatti, si liberò dalla sua presa, rivolgendogli un'occhiataccia.

«Guarda che so più cose di te, hyung»

Quest'ultimo sgranò gli occhi, afferrando un braccio di Namjoon, prima di piagnucolare.

«Ti rendi conto di quanto è cresciuto il nostro bambino? Ora fa anche le cosacce!»

La luce che notai negli occhi di Nam mi lasciò per un attimo sorpreso: era così... Incantato da Jin.
Anche il modo in cui gli passò una mano tra i capelli, sussurrandogli un "sei melodrammatico, Jinnie", fu così dolce che mi sentii sciogliere.

Stava succedendo qualcosa che non sapevo fra di loro?

«Taehyung»

Mi voltai verso quella voce che avrei riconosciuto fra mille, sbattendo più volte la palpebre, come a tornare con i piedi per terra.

«Sí?»

Jungkook mi guardava, senza però proferire parola. Ma che stava facendo...? Prima mi chiamava e poi stava in silenzio?

Aggrottai la fronte, notando come le sue guance si fossero tinte di un lieve rosa, quasi invisibile. Era troppo carino. Strano, ma pur sempre troppo carino.

«N-niente»

Scosse la testa, distogliendo gli occhi dai miei.
Che avessi avuto qualcosa in faccia...?
Continuai ad osservarlo fino a quando, a calmare quell'atmosfera così tesa che si era venuta a creare, ci pensò Jimin.

«Okaaay, allora ci vediamo stasera. Tae ti vengo a prendere io, va bene?»

Annuii, senza però prestare reale attenzione alla sua domanda. Non riuscivo a capire il comportamento del moro e questo mi portava ancora di più a volermi avvicinare a lui.
A che pensavi, Kookie?

🎹🎹🎹

Controllai per l'ennesima volta di non aver dimenticato nulla, ficcando quasi letteralmente la testa nello zaino; il pigiama c'era, lo spazzolino anche, i vestiti per il giorno dopo e una coperta di riserva.
Sembrava essere tutto apposto.

First Love // Kooktae Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora