[Fa#]

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N/A; vi consiglio di guardare il video nell'ultima parte della storia o dopo averla conclusa, per farvi capire meglio cosa stanno suonando e come lo stanno facendo(?) per chi non è pratico di sonate a quattro mani
Inoltre è tipo la mia canzone preferita suonata al piano dghsh

Nel conservatorio si respirava la tipica ansia pre-recital.
C'erano studenti che correvano avanti e indietro con le mani pieni di spariti, custodie di strumenti o armoniche per regolare meglio il canto.

Le aule prove erano sempre tutte occupate, dall'apertura fino alla chiusura dell'accademia e nessuno si riservava anche la più piccola pausa.

Quest'anno ci avevano comunicato che ci sarebbero state più date per lo spettacolo di Natale; si sarebbe aperto con le matricole, per dimostrare ai loro genitori quanto fossero migliorati e si sarebbe concluso con le sette note.

Inutile dire che il peso che gravava su di noi era maggiore rispetto agli altri. Anche per questo, non chiudevo occhio da giorni.

Finivo per tornare a casa e continuare a provare senza sosta, per attutire i sensi di colpa. Vedevo Jimin migliorare di secondo in secondo, Yoongi raggiungere livelli umanamente sconosciuti, Jin e Namjoon che rispondevano a tutti cantando, per non perdere la nota giusta, Hoseok fingere di suonare una fetta di pane con il coltello, come se fosse stato un violino e Jungkook... Beh, in realtà Jungkook era abbastanza calmo.

Non lo avevo mai visto perdere la testa per questo evento e un po' lo invidiavo.
Avrei voluto avere la sua calma.

Più volte, durante le nostre prove, le mie dita avevano iniziato a tremare per l'ansia ma avevo cercato di nasconderlo al moro, sperando di non sbagliare le note.

Oggi, però, la fortuna non sembrava essere dalla mia parte.

«Fermiamoci un attimo»

Interrompendo la melodia, mi guardò dritto negli occhi, come a voler intendere che non ammetteva repliche.
Ma io non ero d'accordo.

«Sei pazzo?! Manca solo poco più di un mese e suoniamo ancora da schifo. Dobbiamo migliorare» quasi piagnucolando, ripresi a suonare, accorgendomi dopo qualche secondo che lui non aveva intenzione di seguirmi.

Questo, unito all'ansia che non mi abbandonava nemmeno per un secondo, mi fece esplodere.

«Ma che ti prende?! Suoniamo, porca puttana, manca poco!»

Posai con violenza le dita sui tasti, ottenendo in cambio solo il suo silenzio.

Pian piano, i miei occhi tornarono sulla sua figura. Non sapevo per quale motivo ma vederlo con quell'espressione così preoccupata nei miei confronti mi fece salire il magone in gola.
Non riuscivo a sopportare tutto quello stress.

Vedendomi sull'orlo del pianto, con una delicatezza estrema, mi afferrò le mani, stringendole tra le sue.

«Stai tremando, Tae. Pensi davvero che queste prove ci porteranno a qualcosa? Hai bisogno di svagarti un po'»

Scossi la testa, non riuscendo comunque a staccarmi dalla sua presa; mi trasmetteva un senso di tranquillità che non credevo possibile, data la situazione.

«Perderemo solo tempo... Gli altri sono già così bravi e noi...» lasciai la frase in sospeso, facendola seguire da un sospiro.

Sembrava che questo duetto ci stesse solo danneggiando... Forse, da soli, avremmo fatto una figura migliore di quella che ci aspettava.

Improvvisamente, la stretta sulle mie mani si fece più forte.

«Forse loro si stanno esercitando di più ma sai cosa li penalizza?»

First Love // Kooktae Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora