Ore 8:30, aprì gli occhi. Il sole quel giorno era così splendido, e sentivo che tutto sarebbe andato bene. Mi alzai, e andai in bagno.Poi feci colazione, salutai Luigino (era il mio amato figlio avuto con un disgraziato che dopo aver partorito mi lasciò sola) e poi uscì. Mentre camminavo per strada ritirai fuori il mio foglio con su scritto il testo della canzone tornerai (quel giorno infatti, stavo andando ad un provino per la RAI e avevo deciso di portare proprio quella canzone): quella canzone era tutto per me ed ero sicura che quella mattina avrei messo l'anima nel cantarla. Finalmente, verso le 10:30 arrivai. Mi trovai davanti allo studio televisivo più famoso e più spettacolare d'Italia: lo studio della RAI in via Teulada. Ovviamente non ero l'unica ragazza lì infatti vi erano più di 5000 persone solo per i provini per gli artisti, in più considerando anche tutti i candidati per l'assistenza ai programmi, quella via era stracolma di persone. Finalmente dopo un po', i cancelli vennero aperti e noi potemmo finalmente entrare. Appena giunta all'entrata mi diressi in un lungo corridoio e restai lì in piedi a ripassare la mia canzone. Successivamente una ragazza dai 15 anni e dai capelli corti mi disse :"ciao, sono Rita. Sai dov'è il piano per i provini degli artisti?" ma io con tutta la mia sincerità dissi di no continuando poi a ripassare la canzone. Dopo 5 minuti un 'altra ragazza si avvicinò a me, ma questa volta era più grande, con i capelli lunghi, un giubbotto grigio ed un aspetto umile ed educato. Mi guardò con un aria amichevole e poi mi disse':"scusami, ciao. Sai dove c'è l'ufficio per i colloqui.... " ma non riuscì a finire la frase che d'un tratto la porta dietro di lei si aprì e qualcosa o qualcuno la spinse verso di me. Dopo aver capito cosa stava succedendo, vidi che a spingerla era stata una ragazza, carina ma allo stesso tempo molto vanitosa e superba. Con molta rabbia gli dissi:"ohh, ma almeno chiedi scusa no, maleducata" ma lei mi fissò dritta negli occhi e mi disse:" figurati se ti chiedo pure scusa" e se andò fermanodosi alla fine del corridoio per allacciarsi una scarpa. Allora io, con tutta la mia sincerità e spontaneità dissi ad alta voce :" si crede chissà chi solo perché è bionda" e la ragazza che era venuta per chiedermi informazioni scoppiò a ridere e poi si presentò dicendomi di essere Giulia. Così gli dissi :"Rita, piacere. Che colloquio hai detto che devi fare?" e mi rispose :"personale d'ufficio, tu? " ed io continuai :"provino cantanti, come ti sembro?" riferendomi al mio vestito bianco con puà blu. Poi, dopo che Giulia mi disse che quello fosse un bellissimo vestito gli dissi che lo avevo cucito io infatti mia madre era una sarta e mi aveva imparato a cucire molto bene. La nostra conversazione però fu interrotta da un uomo che, attirando l'attenzione di tutti disse ad alta voce :" Buongiorno a tutti, i provini per gli artisti sono agli studi 2 e 3, al piano di sotto, tutti gli altri rimangano qua!" così Giulia mi disse :"è il turno tuo!" ed io gli risposi : buonafortuna" e lei concluse dicendomi :"Buona fortuna a te, ciao!"
Poi mi incamminai, e giunta quasi alla fine del corridoio diedi di proposito una spinta alla ragazza vanitosa di prima, mettendomi la mano davanti alla bocca guardandola negli occhi e dicendo "opss" in modo sarcastico per poi dirigermi definitivamente al piano di sotto.
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!