Ovviamente però Giulia non era l'unica che doveva saperlo. Decidemmo allora di chiamare Elena per dirgli tutto. Quando ci rispose però ci disse solo una frase :"fatemi un favore, dimenticatevi di me" e poi reattaccò. Una reazione troppo brutta per una notizia così bella. Qualcosa non andava di sicuro. Così decisimo di prendere la macchina ed andammo nel suo appartamento. Arrivati trovammo la custode che stava pulendo quindi le chiesi o se c'era ancora. Lei ci disse che erano tra giorni che non la vedeva così decidemmo di salire insieme a lei con le chiavi dell'appartamento per vedere cosa stava accadendo.Entrati non ci saremmo mai immaginati di trovare una situazione simile. La casa era sotto sopra ed in camera sua, trovammo Elena svenuta con delle pasticche ed un biglietto con su scritto "fine di una star". Chiamammo subito l'ospedale e la portammo la. Dopo una mezz'oretta fortunatamente si risvegliò. Le sue prime parole furono:"dovevate lasciarmi lì dov'ero a quest'ora sarei già morta!" ed io per sdrammatizzare risposi:"Si certo, così ci toccava pure organizzarti il funerale!Dovresti pensare a te invece che a quel Luigi che ti ha lasciata!anche io ho avuto dei momenti bui eppure piano piano le cose si sono sistemate vedrai " e poi Giulia concluse:"noi ce ne andiamo, ma torneremo domani, dopodomani, non ti lasciamo sola!non sei sola!" e poi c'è ne andammo. La sera stessa mi rimisi di nuovo a ballare con Luigino, quella sera c'era una canzone diversa "sei mia" si intitolava. Il giorno seguente, andai in un negozio per acquistare il mio abito da sposa, era ovviamente economico ma molto carino. Dopo una settimana tutti i preparativi erano pronti. Finalmente era giunto il giorno tanto atteso del matrimonio. All'altare mi accompagnò mio padre e le mie testimonie furono Giulia ed Elena. La celebrazione in chiesa andò per il meglio, come sognato ma la parte più divertente fù il pranzo. Lo fecimo in un ristorante poco lontano da casa mia. Era una festa perfetta. C'erano tutti :Lorenzo, Giulia, Elena, Gabriella, Mamma, Papà, Luigino, Luciana, Maura,...tutti! Dopo aver ballato un po' fui richiesta per cantare una canzone, così salii sul palco e cantai è l'uomo per me che dedicai a Renato e Luigino. Durante la canzone vidi Giulia baciarsi con Lorenzo ed Elena ballare con un uomo, forse del corpo di ballo. Sta di fatto che quella giornata fu la più bella della mia vita ed ancora oggi mi ricordo ogni singolo momento vissuto. Poi, qualche mese più tardi eravamo ancora lì, a Studio Uno del 1965 al teatro delle Vittorie. Eravamo tutti lì, con i nostri sogni, passioni, limiti, problemi e amori. Mentre sul palco le Kessler si esibivano a suon di "la notte è piccola" noi della sartoria eravamo pronti per far entrare in scena Mina, vestita con il famoso abito cucito da me!Tutti insieme abbiamo contribuito a creare quel sogno, quella televisione, quell'Italia e se c'è uomo che si rifiuta di credere a tutto ciò, io non lo conosco. Sono poche le cose che durano per sempre, quasi tutte passano, ma alcune lasciano un segno nel cuore e nella memoria, così furono per noi quegli anni e nel bene o nel male quel che siamo ora viene anche da lì, signori e signore questo è stato Studio Uno!
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!