Finalmente giunsi in sala provini e mentre aspettai il mio turno mi misi seduta a ripassare la canzone. Dopo avere appena finito di ripassare, un uomo mi chiamò ad alta voce poiché era il mio turno, agitata ma anche piena di adrenalina, mi alzai e con aria eccitata portai gli spartiti al pianista e salii sul palco, poi con aria convinta dissi:"Salve, buongiorno sono Rita Razzetti, ho 22 anni e passerò questo provino perché cantare è tutta la mia vita!" e senza pensare iniziai a cantare. il testo faceva :come sempre hai vinto tu,
Ma io non ti credo più, tornerai
Mi lascerai sola...."
In quel momento tutto quello che cantavo era un 'esplosione di emozioni che trasmettevo a tutti (non proprio tutti poiché la biondina vanitosa continuava a guardarmi male). Mentre cantavo però vidi un ragazzo che avevo colpito, non era un ballerino o un cantante ma un macchinista della RAI che sembrava aver visto un angelo (io, un angelo.. Ma per favore).Finalmente arrivò la parte più bella della canzone, con la nota lunga in cui ci misi tutto il mio fiato e tutta la mia passione per intonarala e dopo 5 secondi la canzone finì.Una volta finita feci un sorriso di soddisfazione, ero fiera di me ma la giuria non la pensava proprio così (soprattutto quei due signori in giacca e cravatta a sinistra del lungo tavolo posto di fronte a me). Per cercare di rimediare allora dissi:"eh.. Se volete ho anche un pezzo più veloce.." ma subito lo stesso uomo che mi aveva chiamato mi zittì dicendomi :"nono, le faremo sapere è andata benissimo, grazie. Elena Cecere" e dopo aver fatto quel nome, la biondina o meglio Elena, si alzò ed andò sul palco. Ma il peggio non era ancora arrivato. Mentre stavo andando davanti alla porta per vedere la sua esibisione come una stupida, il macchinista venne verso di me e mi disse :"sei una bomba!" ma poiché a me non interessava di lui, gli dissi solo grazie. Gli altri 5 minuti li passai a guardare quella smorfiosetta che ballava fino a quando non si fermò giustificandosi di essere stanca e questo mi fece molto felice perché il direttore di ballo la rimproverò. Purtroppo però, l'uomo seduto tra la giuria (lo stesso a cui non ero piaciuta) si alzò, la difese e la fece sedere vicino a lui ed in quel momento capì che era meglio andarmene altrimenti mi sarei innervosita ancora di più, per questo tornai a casa. Verso le 20, dopo aver cenato ed aver imboccato Luigino, andai a lavorare come sempre al bar vicino casa come cameriera. Mentre stavo servendo un cliente però, mi accorsi che sulla televisione stavano facendo vedere Mina, la mia cantante preferita di quel periodo:stava cantando le mille bolle blu a Sanremo ed era più bella che mai (avrei pagato oro per essere come lei o almeno vederla dal vivo). Ma mentre ero lì a guardare il televisore Antonio, ovvero un cliente fisso che era in la con l'età, iniziò a dire :"Mina fai pena!" ed io subito la difesi :"ohh,scusa che hai detto? Prova a ripeterlo se c'hai coraggio" ma non feci in tempo a finire che arrivò il mio capo ed iniziò a rimproverarmi,ma io non avevo il tempo di ascoltarlo data la mia voglia di ascoltare Mina e gli risposi dicendo :"Un attimo, c'è Mina"
E lui mi minacciò dicendomi :"Guarda che io te caccio". In quel momento mi sentii attaccata e non avevo dei mezzi per difendermi così mi tolsi il grembiule glielo restituì e gli dissi :"tiè, tanto il lavoro non mi serve più" e quando lui mi chiese :"ndo vai?" io conclusi :"Perché tra un anno voi sarete qui a rosicare mentre io sarò a Sanremo" e presi per andarmene. Ma mentre stavo uscendo dal bar, un cameriere mi rispose:"si, a vende i fiori" ed in quel momento decisi che non avrei mai più messo piede in quel locale e che mi sarei impegnata al massimo per vederli davvero rosicare.
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!