Cap. 9 Per Una Nuova Vita

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Ora era giunto il momento di cambiare per sempre la mia vita. La felicità che aveva Giulia nell' acquistare quell'abito, mi dette coraggio per fare quello che avevo in mente:incidere il mio brano. Tornai allora a casa ed andai in camera mia, poi presi la scatola rossa dove tenevo tutti i risparmi e la aprii. All'interno vi erano cinquantamila lire. Presi tutti i  soldi ed iniziai a metterli nella mia borsa ma non feci in tempo perché mia madre irruppe nella camera con Luigino in braccio e mi disse:" Guarda un po' ha messo il terzo dentino sopra! Vieni a mangiare che è pronto?" e io dopo aver nascosto i soldi dietro di me risposi ":arrivo! " e lei continuò:"adesso con questo dentino nuovo si mangia la pappa buona che ti ha preparato la nonna! Dai andiamo!" e io conclusi :"vengo, vengo!" e poi uscirono. Così presi le ultime banconote e le misi nella borsa, ero un po' incerta nel prendere quei soldi perché sapevo che servivano a Luigino ma allo stesso tempo erano indispensabili anche per me. Il giorno dopo, appena entrata, invece di dirigermi al lavoro andai dal fonico. Gli mostrai la busta con i soldi e dissi:"sono cinquantamila, è tutto quello che ho!" Lui ci pensò su, poi prese la busta e disse:"parlo con un mio amico e ti faccio sapere!" infine lo ringraziai e me ne andai. Sapevo che tutti quei sacrifici mi avrebbero portato al succeso o per lo meno era quello che speravo. Fatto ciò mi diressi verso la sartoria, ma mentre attraversavo un corridoio vidi Giulia passare con un'aria delusa e arrabbiata. La salutai e gli chiesi che cosa fosse successo ma lei non mi rispose,anzi mi guardò negli occhi sorridendomi e poi scoppiò in lacrime e se ne andò. Non sapevo cosa fosse successo ma non mi riguardava anche perché avevo già molte cose a cui pensare. Si era ormai fatto tardi quindi mi sbrigai ad entrare in sartoria e a mettermi al lavoro. Come tutti i giorni però, mentre cucivo, iniziai ad essere spensierata e iniziai a cantare il mio pezzo "Tornerai" fregandomene di cosa pensasse la gente. Mentre ero immersa nel mio mondo però, una figura sorridente davanti a me mi fissava : era di nuovo Renato. Iniziò a parlarmi dicendo :"sembri Mina!" ed io scontrosa risposi:"Si, figurati!" non avevo proprio voglia infatti di parlargli sempre per quel motivo. Poi lui continuò:"Senti, solo per curiosità, quello che ti ha lasciato sola (riferendosi alla canzone) è il piacione con la spider o il fonico con la forfora?" ed io risposi:"nessuno dei due!" e lui allora mi chiese :"quindi sei libera?" ed in quel momento tutta la storia vissuta con Carlo, ovvero il padre di Luigino che mi aveva lasciato sola come un cane stava tornando in una sola domanda. Così mi inventati una bugia:feci un cenno di negazione confermato che ero occupata al momento. E lui continuò:"c'è un terzo uomo?" ed io mi inventai una bugia ispirandomi al mio vero amore, Luigino :"Si, è un       tipino un po'esigente ed anche un po' capriccioso!" e lui replicò:" e da quando state insieme?" così io dissi :" a Dicembre fa un anno!" poiché Luigino a Dicembre avrebbe compiuto un anno. Ma lui non volle arrendersi:"è una cosa seria quindi? " mi chiese, ed io conclusi :" è una cosa per sempre!" lui ci rimase male ma d'altronde era l'unico modo per sbarazzarsi di lui. Fortunatamente però, a far finire quel discorso venne Gabriella (aveva dei fogli in mano, simili a dei bozzetti) che venne a parla rmi e fece andare via Renato. Poi disse :" Tu e Patrizia state facendo un ottimo lavoro con i costumi però dovrà finirli lei! Perché tu devi occuparti di un'altra cosa!" ed io intimorita chiesi :"di cosa?" e lei rispose :"di questo!" mostrandomi dei bozzetti che aveva in mano:era un vestito nero e lungo, molto elegante. Dopo aver detto che era bellissimo Gabriella mi fece un regalo che tutt'ora non scorderò mai dicendo:"Mina lo indosserà nella prima serata dello show!" e in quel momento, dopo essere rimasta a bocca aperta, con tutta la felicità del mondo dissi:"Minaa?! Ma vuol dire che la incontrerò?" e lei mi spiegò:"esattamente tra otto ore, nel frattempo però bisogna tagliarlo e imbastirlo per farglielo provare, te la senti?" io entusiasta dall'idea di conoscerla dissi:"certo che me la sento! Grazie" e dopo che Gabriella se ne andò iniziai subito ad osservare il bozzetto con felicità toccando i tipi di  stoffe presenti per capire come avrei dovuto cucirlo. Dopodiché mi misi subito all'opera, finalmente avrei conosciuto Mina

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