Finalmente, dopo tutte le discordie, ero riuscita a rivedere Luigino e con i miei genitori avevamo fatto un'accordo. Sarei vissuta nell'appartamento con Giulia ed Elena ma avrei visto Luigino 2 volte a settimana,il sabato e la domenica, ognuna da 5 ore. Il primo giorno della settimana, era un sabato. Io decisi di portarlo fuori a fare una passeggiata, ma mia madre era contraria. Così gli dissi ":Almeno si prende un po' d'aria pulita sto bambino, a forza di stare chiuso qua dentro si ammala!" e così lo portammo fuori. Mentre passeggiavamo con il passeggino, passammo davanti la vetrata di GSP, negozio di elettrodomestici per la casa. Così mia madre disse:" che bella, quanto mi piacerebbe la lavatrice!" allora gli riposi:" prima pensiamo a cambiare il frigorifero!" e poi lei continuò:"dicono che lava pure la lana!" ma mentre mia madre parlava, io mi con entrai sulla TV. Sentì dire "signori e signore Rita Pavone" chi era questa Rita? Aveva il mio stesso nome eppure lei era riuscita ad andare in TV ed a diventare famosa. Mentre io continuavo a fissarla incuriosita, mia madre mi chiedeva cosa c'era di tanto bello. A rompere il ghiaccio fu Luigino che si mise a piagnucolare e questo mi spinse a riprendere la passeggiata per tornare a casa, ma chissà chi era quella Rita?! Due giorni dopo però tornai alla mia solita routine :sveglia ore 8:30,sartoria, pranzo e sartoria. Ma quel giorno, realmente feci il mio passo avanti. Gabriella stava discutendo con Marcella perché bisognava sbrigarsi per terminare i costumi della nuova edizione di Studio Uno e quindi trovandosi in difficoltà mi chiese :"Rita, se ti do due sarte e un contratto, te la senti di seguire i lavori per il nuovo Studio Uno?" in quel momento mi sentii soddisfatta, così mi girai e dissi a Patrizia e a Marcella :"Lo so che vorreste che dicessi di no, e invece dico di sì!" avevo finalmente vinto la mia battaglia in campo lavorativo, ora ero io la più forte e nessuno poteva mettermi i piedi in testa. Ero troppo felice per quella promozione. Così mi misi subito al lavoro:" bene, più dritto però per la cucitura " dicevo alla mia collega Maura e poi:" brava, però l'orlo deve seguire le due fasce!" ricordavo a Luciana. Ero ormai diventata come Gabriella, se non più brava. Continuai così per tutta la settimana, ero davvero cambiata. Poi però arrivo il sabato, quindi tornai a stare con Luigino. Il pomeriggio andammo a prendere la frutta da Raffaele, il fruttivendolo sotto casa e per puro caso, anche se non credo mio incontrai Renato il problema fu quando mi chiese chi fosse Luigino. Io in quei secondi, sentendo tanta ansia dissi:"no, lui è Luigino il mio fratellino!" Purtroppo però, il fruttivendolo che conosceva bene la mia famiglia lo aveva sentito e mi aveva passato un'occhiataccia. Per pagare la spesa però, si offrì volontariamente Renato e quidni lo ringraziai e feci per andarmene ma poi lui mi fermò e mi chiese:"senti ti va se mangiamo una pizza insieme stasera? Non è una pizza normale è quella che faccio io!" e così non sapendo che dire lo ringraziai ed accettai. Forse c'era davvero qualcosa in lui che io non avevo mai notato prima e che stava sbocciando proprio ora che tutto stava andando per il meglio. Così tornata a casa, mi preparai ed andai a casa sua. Appena arrivata, mentre aspettavo che finisse di cucinare iniziai la conversazione :"che ordine, ma come fai, io a malapena riesco a farmi il letto la mattina, sei un uomo da sposare!" così lui mi rispose :"peccato che non abbia ancora trovato la donna giusta!" così chiesi:"ah e la tua fidanzata?" e lui rispose :"non era quella giusta!" così continuai :"sai neanche il mio ragazzo era quello giusto!" così lui mi disse :"è che sembravi così convinta, quindi è lui che ti ha lasciato?" ed io replicai:"no, sono stata io, lui mi starebbe sempre attaccato. Il fatto è che è carino, tenero, simpatico non parla molto ma si fa capire (poi provai a cambiare discorso)... senti nella pizza che ingredienti ci metti?" ma lui tagliò a corto :"non cambiare argomento, di mestiere che fa?" ed io risposi:"non ha ancora trovato la sua strada!" e poi lui disse:"sai che cosa penso del tuo ragazzo, che non esiste, te lo sei inventato !" mi aveva scoperto ma non potevo farglielo capire quindi feci una risata finta e dissi:"scusa eh perché avrei dovuto farlo?" e lui concluse :"per difenderti, per allontanare gli uomini, e per poco non riuscivi anche con me!" in quel momento provai un'attrazione fisica fortissima per lui. Poi mi accarezzò, si avvicinò e.. Ci baciammo. Ancora ricordo il gusto di quel bacio, il suo profumo che si mischiava con il mio, rendendo tutto così romantico e spettacolare. D'un tratto però mi fermai e lui mi chiese :"perché ti sei fermata?" ed io risposi:"è che non ci speravo più?" e poi tornammo al nostro bacio passionale pieno di vita. Tutto quello che ero stata ora lo stavo condividendo con la mia vera anima, lui. Da quel momento, lui fu la persona che mi stette più vicino. Mi ricordo come se fosse ieri quello che accadde qualche settimana dopo e che riuscì in parte a superare grazie a lui. Era il solito giorno lavorativo ed io stavo riguardando i vestiti."Qua la spalla va rifatta, più morbida, mica è n'armatura! Ada ci pensi tu? Perfetto" dicevo, poi ero subito pronta ad aggiustare un altro vestito"Liliana, pensi ai costumi dei collettoni? Collettoni, non giacchettoni mi raccomando!" poi Maura mi chiamò e mi disse:" Rita scusa c'è tua madre al telefono dice che è importante!" e così risposi. Ma quello che mi disse fu tremendo. Luigino stava molto male, non avevo capito cosa aveva ma era una cosa seria. Mi vestii di corsa ed uscii dall'edificio. Poi incontrai Renato. Gli dissi che dovevo trovare un taxi ma lui si offri di portarmi.
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!