A quanto pare quel giorno non era andato storto solo a me. Andammo tutte a casa di Elena per consolarci tra donne. Mentre Giulia mi curava la ferita iniziai a parlare del fatto che ciò che avevo combinato era stato un casino. Dissi :"sono stanca di rincorrere un sogno che forse è solo un'illusione, io non sono come Mina!" ma Giulia disse:"almeno tu non hai distrutto il sogno di qualcun'altro come ho fatto io!Andrea era l'unica certezza che avevo però adesso so che io sono diversa!" e detto ciò decidemmo di chiudere quest'argomento e di andare a dormire che il nuovo show di Falqui intitolato" studio uno" era sempre più vicino. I veri problemi accaddero il giorno seguente quando entrai in sartoria. Ad aspettarmi c'era Gabriella con Patrizia e Marcella. Appena mi videro mi chiamarono e poi Gabriella iniziò a dire:"Rita sono molto delusa da te, non me lo sarei mai aspettato. Quando sono venuta qui verso le 16 il vestito non era stato nemmeno imbastito e per fortuna che c'era Patrizia, almeno siamo riusciti a farglielo provare!" io allora provai a difendermi dicendo :" mi dispiace tantissimo, prometto non succederà più! " ma non feci in tempo a concludere la frase che Gabriella ribattè:" non si ripeterà più perché Mina d'ora in poi la segue lei. Ma tu non pensare di farla franca, appena finiti i costumi dovrai cercarti un'altro reparto! "e se andò con Patrizia. Continuò allora Marcella dicendo:" o un altro lavoro!" questa volta avevo veramente combinato un grande disastro. 3 mesi di lavoro buttati all' aria solo per ricevere un ceffone. E non ero nemmeno riuscita ad incontrare Mina. Ora l'unica cosa che potevo fare era tornarmene a casa per l'ora di cena. Restai tutto il pomeriggio in sartoria per impegnarmi di più facendo vedere che ci tenevo davvero a lavorare lì poi tornai a casa. Appena entrai mia madre mi chiese se volevo mangiare ma io risposi che non avevo fame. Purtroppo però mio padre mi chiese:"do sei stata ieri notte? Ma che hai fatto a sta faccia?" allora provai ad inventarmi una scusa :"ho sbattuto contro uno spigolo in sartoria!" e lui continuò:" ma che me pigli per scemo? Tu ti sei rivista con quello? Ma è possibile che te riduci sempre male! ? Tu da domani alla RAI non c'è vai più tu resti a casa e badi a tu figlio!" allora cercai di difendermi :" gli bado ma la RAI non la mollo!" ma lui concluse :" se resti qua Rita fai quello che dico io! " così l'istinto mi disse di andarmene ed è quello che feci. Presi il giaccone con la borsa, me li infilai e poi mi diressi da Luigino e dissi :" La mamma non ti lascia, va solo via per un po'!" e poi me ne andai. Mia madre e mio padre provarono a fermarmi ma era inutile. Non sapevo nemmeno badare a me stessa figuriamoci a Luigino, per il momento infatti era meglio che stesse con qualcuno in grado di curarlo. Così mi trasferii da Elena insieme a Giulia(anche lei era stata cacciata)ed anche se la casa era piccola, insieme ci trovavamo bene. Quella sera infatti mentre Giulia ci raccontò che doveva dare un milione di lire alla madre di Andrea io svelai il mio segreto :"se è per questo io ho fatto ben di peggio, ho lasciato mio figlio!" all'inizio entrambe erano stupide dal fatto che avessi un figlio ma dopo aver raccontato tutta la storia compresero e mi consolarono. Poi Giulia mi chiese del bambino ed io onestamente gli dissi :" ci sta pensando mia madre poiché io non ho pazienza neanche a dargli da mangiare, però gli voglio bene, si chiama Luigi, ma per me Luigino!" dopo qualche settimana però le cose si stabilirono. La nostra vita in quella casa iniziò ad essere più normale e la nostra amicizia si rafforzò. L'unico problema era la sartoria, ma anche lì vi era servo una bella sorpresa.
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!