1962.Studio Uno si era appena concluso e tutta Italia cantava il dadaumpa, la famosa sigla delle gemelle Kessler. Anche io in quei mesi di Gennaio, avevo ritrovato la felicità e la spensieratezza grazie a Mina. Però il mio lavoro alla RAI non era finito, anzi era appena iniziato. Finito Studio Uno infatti, tutta la redazione era già alla ricerca di nuove idee per la seconda edizione che sarebbe avvenuta per dicembre di quell'anno. Avevo ancora però un unico problema:Luigino. Dal giorno in cui lasciai casa infatti non lo vidi più.
Allo stesso tempo però ero felice per le mie due coinquiline:Elena aveva realizzato il sogno di ballare in un programma televisivo e Giulia era finalmente stata promossa. Seppi della bella notizia di Giulia un pomeriggio in cui eravamo tutte e due in casa. Io stavo preparando la cena (avevo infatti cotto il pollo con le patate arrosto) mentre lei era impegnata con le bollette da pagare. Dopo aver saputo la notizia dissi :"quindi lavori con il fellìn della TV?" e lei confermò. E poi io continuai :"e con il meglio del varietà? Presto conoscerai anche Mina. Quando sei entrata in RAI non te lo saresti mai aspettata?!" e poi me ne tornai al lavoro. Ero sinceramente un po' delusa da me stessa perché lei era riuscita a raggiungere un obbiettivo a differenza mia, ma non mi scoraggiavo del tutto. Poi lei ribattè :"No, in effetti no. L'unica cosa che mi preoccupa è dover lavorare tutti i giorni con Lorenzo!"e poi si sentì la porta sbattere. Mi affacciai dalla cucina e vidi Elena che Iniziò a dire con aria felice:" ragazze, non sapete cosa è succeso oggi. Vittoria, la prima ballerina si è rotta una gamba e faranno le audizioni per trovare una sostituta!"e con entusiasmo iniziò a fare delle giravolte. Io già scossa di mio dissi:" dai, Elena, già non c'entriamo da ferme figurati se ti muovi" Poi però Giulia mi interruppe annunciandoci che con il nuovo stipendio sarebbe riuscita a dare tttti i soldi alla madre di Andrea. Ma in quel momento non mi importava niente. Continuai allora a lamentarmi :"Meraviglioso, sempre che lo strozzino che non c'affitta sto buco non ci chieda più soldi!" allora Elena mi chiese:"e perché dovrebbe?" ed io la zitii:"perché siamo in 3!"e lei continuò :" e mica dobbiamo dirglielo!" così le parole mi uscirono di bocca da sole :"Tutto facile è per te!io invece non so neanche che cosa ci sto a fare qui(poi controllai il forno)" e mi si sono pure bruciate le patate, ma guarda te!" e così Elena replicò:" ma che hai?" così arrabbiata dissi:" Che cos'ho?! Tu farai la prima ballerina, tu lavori con Falqui e io non farò mai quello per cui sono nata!" cosi Elena mi chiese:"e per cosa saresti nata scusa?" quella domanda oltrepassò ogni limite. Così conclusi:"Sul serio! Pensateci voi alla cena, và!" e prendendo il giaccone, uscii. Decisi di stare 10 minuto fuori per tranquillizzarmi e calmarmi. Mi appoggiai sulla macchina di Giulia ed iniziai a pensare quanto fosse stato assurdo tutto quello che era accaduto. Quella sera però era particolarmente nebbioso e nell'oscurità girandomi vidi una sagoma. Mi chiese se Rita abitava lì ed io dissi che ero io. Poi lui, con quel giaccone lungo fino alle ginocchia, disse di chiamarsi Antonello Falqui e dopo avermi fatto i complimenti per il mio talento, mi disse che voleva mettermi sotto contratto. Ero entusiasta. Non feci in tempo a ringraziare il mio angelo che subito scomparì, ma non mi importava molto. In quel viale, quella sera, sentii la mia canzone che aumentava sempre di più. Mi girai e mi trovai nello Studio Uno. Avevo i capelli raccolti, un vestito nero pieno di pagliette e cantavo davanti alla telecamera "tornerai". Quello fu uno dei momenti più entusiasmanti della mia vita. Dopo aver cantato, ringraziai Falqui per tutto, ma una voce mi chiamò, mi girai e poi aprii gli occhi. Era di nuovo un sogno. Ero ancora lì, nella stessa casa a dormire con Giulia ed Elena. Capii però che se avevo sognato Falqui, un motivo c'era, forse ero davvero brava e lui prima o poi si sarebbe accorto di me.
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Tornerai
General FictionRoma, 1961. Quell'anno mi cambiò la vita...il mio sogno nella vita era quello di fare la cantante.. Ma ahimè, forse non fu proprio quello il mio destino. Ma ora, lascio a voi leggere la mia avventura nel fantastico varietà studio uno!