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"minnie, il gatto di minho ha fatto dei figli"

"ok...? sono contento"

jisung scosse la testa.

"lui un po' di meno, questo non se lo aspettava. ha pensato di affidarli a qualcuno finchè non si fosse sistemato bene nel suo nuovo appartamento, adesso che vive da solo..."

"e?"

"e potrei accidentalmente avergli detto che tu hai casa libera..."

seungmin si coprí il volto con le mani.

"ti prego. dimmi che non l'hai fatto..."

jiaung gli poggiò una mano sulla spalla.

"domenica passa a casa sua alle 9:00, l'indirizzo te lo giro dopo"

seungmin borbottò un'imprecazione. non era tipo da animali. agli animali bisogna prestare cura e attenzione, e lui si scordava persino di mangiare, come avrebbe fatto a badare ad un gatto cucciolo?
e poi, quanti diamine di gatti aveva quel minho? il ragazzo aveva sbirciato il suo profilo instagram e aveva notato che postava praticamente solo foto di gatti.
pff.
gattaro.

lanciando un'ultima occhiata non priva di rancore all'amico, ritornò a leggere il libro.

"e- uhm, ho sentito felix, dice che vorrebbe rivederci"

"rivederti, semmai" seungmin non aveva un gran rapporto con felix. non che gli fosse antipatico, benché avesse un atteggiamento un po' sopra le righe e un nome da gatto; ma proprio non riusciva a legare con tutti quei ragazzi che jisung gli presentava.

erano tanti, troppi, e seungmin sospettava che si chiedessero come mai un ragazzo schivo come lui potesse essere amico di jisung, ombra di una persona a cui ombre non servivano.

"nah, vuole rivedere anche te. sul serio, minnie, dovresti mostrarti un po' di piú, gli sei simpatico"

"mh, non me la racconti giusta"

"no, infatti. volevo proporti un modo per stringere un po' di piú con loro"

"sentiamo" seungmin sospirò. jisung era solito fare queste cose, e ogni volta il castano sperava che all'amico il suo atteggiamento non desse fastidio. che ogni volta che gli proponeva modo per stringere con i suoi amici, lo facesse per pura amicizia e non perchè si sentisse a disagio.

"che ne dici se una volta venissimo a casa tua a mangiare la pizza? ci sarebbero anche chan e woojin. insomma, i soliti"

seungmin alzò gli occhi al cielo.

"la pizza la paghi tu"

"certo che sí"

il ragazzo scosse la testa sconsolato.

.・。.・゜✭・.・✫・゜・。.

c'era hyunjin all'uscita ad aspettarlo, come sempre.

il corvino chinò il capo come saluto.
"ragazzo della pioggia"

il castano fece altrettanto.
"ragazzo delle foglie"

si incamminarono. il cielo, quel giorno, era molto nuvoloso. seungmin sperava sarebbe piovuto.

"visto che tu non vuoi venire a vederli di persona- iniziò il maggiore- gli ho fatto delle foto. oggi, se tutto va bene, riuscirò a concluderlo"

seungmin sbirciò al telefono.
il quadro era quasi finito, effettivamente. era piú bello di quanto si aspettasse, a dir la verità; si trattava della stradina costeggiata dagli ippocastani, niente di nuovo, dal momento che era la strada che facevano tutti i giorni, ma c'era qualcosa di diverso, come se si fosse trattato di un altro mondo. piú luminoso, piú surreale.

"sei davvero bravo, complimenti" disse sincero.

hyunjin gli sorrise, ringraziandolo.

gli aveva mosso le interiora, quel sorriso; e adesso c'era un oceano in collisione su un cimitero di finta calma, fuoco su guance vissute di pioggia.

perché hyunjin era effettivamente un bel ragazzo, di quella bellezza eterea e quasi impalpabile, e ogni volta che seungmin lo vedeva sentiva il terreno cedere un po'.

si chiedeva piuttosto se non fosse lui stesso a volere che fosse cosí, la reazione a quella creatura meravigliosa ed ultraterrena, silenziosamente entrata nella sua vita e che silenziosamente scombussolava i suoi piani e i suoi orologi.

seungmin non si poteva permettere di affezionarsi a qualcuno che non fossero i suoi amici. seungmin non aveva intenzione di lanciare occhiatine di soppiatto, di sfiorare mani per caso, di sentire vortici di foglie nel suo stomaco.
non ne aveva il bisogno, non ne aveva la forza.

e quando hyunjin si voltò per salutarlo, accelerò il passo.









𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐚𝐟𝐟è ✩ 𝐬𝐞𝐮𝐧𝐠𝐣𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora