era un giorno piú freddo degli altri, ma questo a seungmin non poteva che far piacere. bastava il ricordo di hyunjin a scaldargli le guance, quando non c'era la sua presenza fisica a metterlo in soggezione- ma una soggezione piacevole, qualcosa di non previsto ma inaspettatamente desiderato.
s'affollavano nella sua mente i suoi sorrisi, e i respiri confusi, e i momenti passati di notte senza chiudere occhio a parlare, per ore, e baciarsi, per ore. adolescenza sprecata dietro a sfortunate macchie di tempera sui jeans e matite spezzate di mine troppo morbide per disegni geometrici, i fiati spezzati e le risate lasciate a metá, le stelle in una via di buio nel quale affondavano senza ricordi della loro vita precedente.
sapevano perdersi nell'altro, anche quando la luce era spenta e le loro bocche cucite da fili di sangue e cotone, e l'unico contatto che si concedevano era una mano sopra l'altra.
e poi succedeva che come in quel momento era a casa di hyunjin, nel mondo di hyunjin, affogato in un quadro di bolle di sapone, soltanto soffici capelli che solleticavano la schiena e dita che scrivevano universi in pagine fatte d'aria.
il corvino era lí sdraiato, a giocare con un filo di lana azzurro, impigliandoci pensieri e sogni del castano, giocava ai ferri senza sapere di star creando una borsa di nuvole di scale inesistenti.
"minnie, tutto bene?"
gli aveva rivolto un'occhiata preoccupata, le sopracciglia leggermente alzate."sí, sí" lo rassicurò il ragazzo.
era abituato, oramai, alle alienazioni del castano, ma aveva sempre paura di come potesse stare. seungmin era un ragazzo forte, era capace di stare solo e triste, hyunjin non si preoccupava di questo. lui voleva soltanto che lo portasse con sè, voleva soltanto accompagnarlo.
se stava sul punto di cadere, tanto valeva portasse giú anche lui; quante pagine di sentimenti avrebbe dovuto bruciare prima che capisse che lo amava?
forse non era quello l'importante, comunque. quella relazione che non era una relazione era ostacolata da una presenza invisibile, forse persino nella mente del castano.
"sai che ti amo" mormorò il ragazzo silenzioso, lo sguardo vacuo poggiato sui tratti di hyunjin. ma perchè evitava il suo sguardo, questo hyunjin non lo avrebbe proprio saputo dire.
perché non mi guardi, perchè non mi consumi come faccio io con te? perchè dannazione, hyunjin ci aveva provato. che seungmin fosse timido lo aveva capito ben prima che lo conoscesse e aveva pensato che si sentisse a disagio nel venir guardato. e aveva deciso di metterlo a suo agio, a guardarlo solo quando l'altro sarebbe stato sicuro di non esser visto, ma ci aveva rinunciato tanto tempo prima. quanti vortici di volontá può spezzare un bacio di miele e caffè?"lo so"
"forse è solo sfortuna"
"non ti capisco"
ma seungmin non rispose.
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seungmin se ne andava piano, ancora una volta inebriato da quell'aria di hyunjin, un profumo cosí violento e cosí delicato allo stesso tempo.
"oh, scusa"
il castano sbattè le palpebre alla vista del ragazzo rosso, che gli stava rivolgendo lo stesso sguardo confuso e un po' intriso di malinconia.
"tu devi essere jeongin"
il ragazzo annuí viglorosamente,
"sí, sono io. tu sei seungmin?"il castano annuì, accennando un sorriso e abbassando il capo.
"uhm...c'é hyunjin in casa?"
"no, ha lasciato poco fa. anche io lo stavo facendo"
c'era una luce negli occhi di jeongin che si era appena spenta.
"tu lo ami, non è cosí?"
la domanda gli era uscita cosí spontanea che non aveva avuto neanche il tempo di formularla, pentendosi solo un momento dopo di essere stata cosí diretto. eppure, qualcosa dentro di sè si era appena alleggerito.
"dio, si vede cosí tanto?"
e jeongin non aveva paura, perchè con l'occhiata che gli aveva rivolto, seungmin avrebbe potuto ucciderlo e lui non avrebbe emesso un suono.ma c'erano delle parole in sospeso, lí, e il castano non era il tipo da lasciar bruciare un' anima in fiamme solo perchè troppo pigro di prendere l'acqua.
"non...ne avevo idea" mormorò, anche se era un'affermazione totalmente priva di senso, dal momento che gli aveva appena posto una domanda di cui sapeva giá la risposta. era convinto di averlo capito nel momento in cui jeongin aveva pronunciato il nome del corvino, eppure si rese conto di saperlo da molto di piú.
ma come, se lo aveva visto una sola volta e quasi non gli aveva rivolto parola?"non perdere tempo a scusarti, sul serio. io...va bene. è ok. passerà"
eppure era sicuro di aver appena sentito la stessa anima spezzarsi.
ha ceduto alle fiamme o a qualcosa di diverso?
non si sarebbe dovuta liquefare."ma forse fai ancora in tempo"
"cosa?" e perchè lo guardava come se fosse stato pazzo?
"vi conoscete da tanto e...forse hai ancora una possibilità. non sono una certezza, non sono un punto fisso. non guardarmi, attraversami. hyunjin ti vuole davvero tanto bene, ed è probabile che stará meglio con te che con me."
jeongin fece per parlare, ma dalla bocca aperta non uscí alcun suono. fece un passo indietro.
voleva dire di no. voleva dire che era inaccettabile. voleva dire che stavano cosí bene insieme, e che hyunjin era cosí felice di stare con lui.
ma era la prima volta che qualcuno gli offriva una vera possibilità. che aveva scelta. da quando la nascita in una famiglia problematica gli aveva negato tante cose, si era appigliato all'amicizia di hyunjin non perché avesse veramente una scelta. e per la prima volta, voleva avere una possibilitá. essere egoista.e quindi, per qualche ragione, non disse nulla.
"voglio vedere hyunjin felice" proseguí l'altro.
come puoi non accorgerti che quando è con te brilla di una luce differente?
ma aveva una scelta.
"lo faresti sul serio?"
seungmin gli rivolse un sorriso quasi triste. sembrava condividessero molto di piú che un amore infelice.
"te lo meriti piú tu che io"
c'era un vuoto nella testa del rosso e tante stelle filanti su pozzanghere di lacrime.
"grazie"
seungmin gli rivolse lo stesso sorriso di prima, ma adesso lo guardava negli occhi.
"di tutto, per hyunjin"
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quando seungmin tornava verso casa, era ripreso a piovere. il ragazzo si alzò il cappuccio e riprese a camminare.
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𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐚𝐟𝐟è ✩ 𝐬𝐞𝐮𝐧𝐠𝐣𝐢𝐧
Fanfictiondove seungmin è un ragazzo silenzioso, e hyunjin ama condividere i propri silenzi.