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seungmin era una fontana di felicitá e di silenzio, una carica di energia positiva avvertita ovunque, ma mai ricondotta alla propria fonte. perchè, da quando trascorreva sempre piú tempo con hyunjin, era davvero poco quello che rimaneva per essere tristi, e preferiva impiegarlo in altro.

si erano conosciuti in un modo cosí bizzarro, eppure cosí naturale per chi ha un occhio sempre aperto e l'altro sempre chiuso. e seungmin rivolgeva entrambi alla figura di hyunjin, perchè qualsiasi parola sgorgasse da quelle labbra era cosí affascinante da fargli dimenticare tutte quelle che aveva imparato prima, e voleva vederlo sempre di piú, saperne sempre di piú; per quanto gli riguardava hyunjin avrebbe potuto parlare anche delle cose piú futili e lui lo avrebbe ascoltato per ore.

"hyung, oggi non volevi presentarmi meglio jeongin?"

il corvino annuì, intrecciando la mano con la sua- tanto la strada era come al solito deserta. l'autunno cominciava a cedere il posto all'inverno, ma non era piovuto molto. se per seungmim prima questo avrebbe rappresentato una grande scocciatura, con hyunjin al suo fianco era semplicemente il trascorrere del tempo, un nuovo paesaggio da dipingere, altri oggetti da raccogliere.

"ha rifiutato, però. diceva di avere troppi compiti...insomma, quelle cose lí. strano, perchè non è da lui rifiutare di conoscere qualcuno, ma immagino ci sia una prima volta per tutti. è soltanto rimandato, alla fine, jeongin non resterà un mistero ancora a lungo" ridacchiò.

"me lo ricordo abbastanza bene quando è venuto a casa mia, alla fine. comunque, che programmi hai per oggi?"

gli strinse istintivamente la mano, quando si trovarono al bivio. non era intenzionale, pensava, ma in qualche modo voleva lo sapesse. non mi lasciare.

"verrò da te, se non ti spiace. cosí mi prendo il caffè con il miele, che da me è finito"

"ah!" finse di arrabbiarsi il castano "quindi è questo quello che sono per te? la riserva di miele?"

hyunjin socchiuse gli occhi
"sai, non la pensavo esattamente cosí, ma non è una cattiva idea...soprattutto dopo tutti i baci che ti do-"

"ok! ok! va bene, accetto la sconf-"

non fece in tempo a terminare la parola, perché il bacio al sapore di miele di hyinjin gliele aveva levate tutte.

"non avevi detto che ti era finito?"

il maggiore gli fece l'occhiolino;
"ho piú risorse di quante immagini, minnie"

seungmin in tutta risposta voltò la testa, consapevole di star arrossendo. non mi ci abituerò mai, non è vero?

ma forse era meglio cosí.

"mi puoi prendere le chiavi? sono nella tasca piccola"

il ragazzo gliele porse ed entrarono a casa.

"oh dio! ma-...come-"

seungmin aveva gli occhi spalancati, perchè proprio sulla parete di camera sua (che era ben visibile dal salotto) vi era posato il quadro di hyunjin, quello di cui aveva seguito i processi, passo per passo.

"l'altra volta, quando eri in bagno. non sei tornato in camera tua, e mi hai salutato subito dopo. volevo vedere la tua reazione" gli spiegò semplicemente, ammirando la faccia sbigottita del minore.

"n-non posso accettare...voglio dire, ci hai messo un notevole impegno, e i risultati sono spettacolari, e io- no, no,  stai sbagliando"

"e perché mai?" hyunjin replicava mentre andava in cucina, come al solito, preparando il caffè.
"tu mi hai aiutato a raccogliere le foglie e mi hai dato la più bella, che tra l'altro è l'unico motivo per cui i colori sono cosí vivaci, e mi hai sopportato tutte le volte che te ne parlavo. non è forse questo il minimo che io possa fare?"

seungmin taceva, pensando. quel quadro era iniziato con lui, ma non voleva che finisse sempre con lui. non voleva durare la carezza di un pennello.

"dimmi solo- dimmi solo che noi dureremo piú di un quadro"

hyunjin sorrideva dolce, e lo attirò a sè, il braccio alla vita.

"certo che sí, minnie. perchè sei cosí paranoico? c'è qualcosa che ti fa pensare di non essere all'altezza?"

no, io...io non ti ho assistito durante il lavoro. non sono io che ti ho pulito i pennelli, non mi merito questo quadro perchè...

"ecco, il tuo caffè", seungmin accolse la tazzina tra le dita fredde.

"lo accetterai, almeno?"

"sí, sí" e in un attimo di euforia si sporse e baciò hyunjin.

avrebbe voluto farlo in modo piú  naturale, ma perlomeno era un inizio.

hyunjin sorrise e ricambiò.

"forse dovrei regalarti piú quadri, che dici?

𝐝𝐢 𝐦𝐢𝐞𝐥𝐞 𝐞 𝐜𝐚𝐟𝐟è ✩ 𝐬𝐞𝐮𝐧𝐠𝐣𝐢𝐧Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora