|Capitolo 16|

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POV Richard

Avevo appena finito di cambiare Daniel quando sento bussare alla porta.

"É aperto" urlo per farmi sentire.

Zabdiel entra nella stanza con una faccia da funerale e si siede sul letto.

"Que pasó?" chiedo sedendomi accanto a lui tenendo Daniel sulle gambe. "È per Dany?" continuo.

Conoscevo Zabdiel meglio di chiunque altro ed in questi casi non parlava,si teneva tutto dentro aspettando che qualcuno glielo facesse buttare fuori.

"Non so che cosa fare,era solamente una stupida scena recitata" dice sconfitto.

"Zabdiel,io non credo sia solo per il bacio ma anche per tutto il resto" rispondo sincero.

Il mio amico rimane un po' a pensare mentre io cerco di far stare fermo Daniel.

"E cosa posso fare adesso per farle capire che la amo e che non voglio nessuno che non sia lei?" chiede dopo vari minuti.

"Non so,magari prova a sorprenderla,scrivi una canzone,una lettera,una qualsiasi cosa e se non va bene nie..." cerco di dire,ma qualcuno mi interrompe entrando nella stanza.

"Non servirà a niente,Dany non si fa impressionare così,lei vuole i fatti,perciò valle a parlare e dimostrale quanto la ami prima che possa essere troppo tardi" afferma Graice incrociando le braccia.

Il silenzio cala nella stanza.

"È un mio consiglio,se non vuoi ascoltarmi fai come vuoi" aggiunge.

Zabdiel sembra non voler ascoltare ciò che dice e tra i due sembra che le cose non vadano bene.

"Ok,va bene,farò come dici" dice il mio amico alzandosi dal letto ma prima che possa andarsene si avvicina a lei.

Era un ragazzo che non sapeva portare rancore e,molto probabilmente,il suo malumore era già partito prima che succedesse il casino con Dany.

"Scusami Graice,scusami per tutto quello che ti ho detto,non lo penso neanche" dice abbassando lo sguardo.

"Sai quanto tu e questo piccolino siete importanti per me" conclude.

Graice lo guarda per poi staccarsi dal muro a cui era poggiata.

"Ho esagerato anche io e al tuo nipotino manchi tanto" risponde Graice che sposta lo sguardo da Zabdiel a Daniel.

Il mio amico l'abbraccia fortissimo restando in quella posizione fino a quando non vengono interrotti.

"Tabdii" dice Daniel lasciando cadere il ciuccio che aveva in bocca e agitandosi in direzione del mio amico.

Lo guardiamo tutti e tre con faccia sconvolta.

Zabdiel si avvicina e lo prende in braccio.

"Mi sono perso le sue prime parole,da quanto tempo ha iniziato a "parlare"?" chiede il mio amico guardando Daniel.

"In realtà è la sua prima parola..." risponde Graice sorridendo.

"Veldà?" chiede Zabdiel contentissimo.

"Zabdiel ti sei preso cura di lui per un anno intero,ti ama alla follia" afferma Graice.

Ammetto che quelle parole mi sono arrivate dirette come un pugno nello stomaco.

"Zabdiel,ti conviene andare da Dany" dico con tono fermo.

"Si,hai ragione,ma dopo torno dal mio nipotino preferito" risponde il mio amico porgendo Daniel in braccio a Graice per poi uscire dalla porta.

"Graice,io..." tento di dire.

"Non ti giustificare Richard,non ne hai bisogno" risponde fredda per poi uscire dalla stanza con Daniel.

Camera di Dany e Zabdiel
POV Dany

Ero chiusa in camera da quasi un'ora dopo che Graice aveva deciso di andare a prendere Daniel che non vedeva da quasi tutto il giorno.

Parlare con lei mi aveva fatto bene e mi aveva fatto capire che forse avevo esagerato nei confronti di Zabdiel.

La verità è che sono una gelosa di prima categoria ma non lo ammetto.

"Però questo è positivo,vuol dire che ci tengo" penso tra me e me.

Vengo distolta dai miei pensieri dalla porta della stanza che si apre mostrandomi la figura di Zabdiel che si ferma proprio di fronte a me a guardarmi.

"Che c'è?" chiedo incrociando le braccia.

"Sei una stronza,gelosa,isterica" risponde lui ridacchiando.

"Devo ridere?" Chiedo con tono fermo.

In verità stavo cercando in tutti i modi di trattenermi dal sorridere.

Ogni volta che lui rideva era sempre la stessa storia;

Zabdiel rideva ed io non potevo fare altro che sorridere.

"Ok,torno serio,possiamo parlare?" chiede incrociando le braccia.

Stavo per rispondere ma mi interrompe ed inizia a parlare.

"Anzi,no,adesso noi io parlo e tu mi ascolti" afferma.

Non avevo voglio di controbattere ed ero curiosa di sapere cosa avesse da dirmi.

"Non ti dico le solite cazzate,amore mio,dolcino,pasticcino e bla bla bla" inizia.

"Sei un'esagerata e gelosa di prima categoria e lo sai prima tu di chiunque altro" prosegue.

Effettivamente,lo ero eccome ma col cazzo che l'avrei ammesso.

"Però io ti amo così come sei e nessun bacio,culo rifatto,bel fisico o robe del genere potranno mai prendere il tuo posto" conclude.

Pensava di raggirarmi così? Con due paroline?

Si,esatto,pensava giusto.

"E tu sei una testa di cazzo" rispondo.

Zabdiel sembra rassegnato.

"Però ti amo,cazzo,non ce la faccio" dico per poi saltargli letteralmente addosso.

Avevo esagerato e dovevo ammetterlo perché perderlo sarebbe stato difficile.

Ci lasciamo andare ad un bacio lungo ed appassionato.

Uno di quei baci così sinceri che,probabilmente,fino ad ora non avevamo mai dato.

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