|Capitolo3|

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POV Alex

Siamo in aeroporto già da parecchio tempo e siamo anche un bel po' in anticipo.

Olly e Cloe erano qui con me ma erano più addormentate che attive.

Io invece,stranamente,ero euforica per questo viaggio.

"Ragazze,voi non siete curiose di rivederli?" chiedo alle mie amiche cercando di rianimarle un po'.

"Alex,non iniziare,il fatto che Dany rivedrà Zabdiel non significa che noi rivedremo loro" dice Cloe seria.

"Si ma..." cerco di dire ma vengo interrotta.

"Niente ma Alex,godiamoci sto viaggio senza farci film" continua lei.

Decido di rimanere in silenzio ad aspettare Graice,Dany e la sua famiglia che non tardano ad arrivare.

"Amoree di ziaaa" dico avvicinandomi a Daniel,prendendolo in braccio.

"Ehm, Paola,come devo fare con questo?" chiede Graice visibilmente in difficoltà indicando il passeggino.

"Lo metteranno in stiva,tranquilla" risponde la madre di Dany rassicurandola.

Graice sembrava molto in ansia per il viaggio che avrebbe dovuto affrontare con Daniel che aveva solo un anno.

"Alex,puoi tenerlo ancora un attimo mentre piego il passeggino e diamo i bagagli?" mi chiede porgendomi il piccolo che tengo in braccio volentieri.

Il check-in procede normalmente e meno di mezz'ora ci ritroviamo seduti nei nostri posti in aereo.

Io ero seduta accanto a Cloe e Dany,mentre Graice era seduta accanto alla madre di quest'ultima ed Olly.

"Dany,come farai a sapere dove trovare Zabdiel?" chiedo cercando di avere qualche informazione in più.

"Erick e Sophie ci aspettano in aeroporto,loro ci diranno dove andare" risponde per poi mettersi le cuffiette e guardare fuori dal finestrino.

Avevo quasi dimenticato che Sophie fosse lì con Erick.

Da quando stanno insieme la sentiamo davvero molto poco ma sono ugualmente felice per lei.

Il viaggio sarebbe stato lungo e stancante ed io sono sempre stata una poco paziente ma mi ero preparata psicologicamente ad affrontarlo.

Indosso le mie cuffie e chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dalla melodia che stavo ascoltando.

POV Sophie

Sono qui in aeroporto con Erick che aspetto l'arrivo delle ragazze.

Non vedo l'ora di rivederle e di conoscere il piccolo Daniel.

Quando è nato io ero a cuba da Erick e nessuno dei due ha avuto possibilità di vederlo.

Vedo una mano che si muove in lontananza e, dopo aver osservato bene le figure che si avvicinavano , capisco che erano arrivati.

"Sono arrivati i rinforzi" dice Erick sghignazzando.

Gli do uno schiaffetto sulla spalla per poi andare incontro alle mie amiche per aiutarle con i bagagli.

Saluto tutti,mi presento ai genitori di Dany,seguita da Erick, ed infine mi fermo ad accarezzare il piccolo Daniel che dormiva nel marsupio che Graice portava addosso.

"Date a me il passeggino" dice Erick prendendo quest'ultimo dalle mani della madre di Dany.

Recuperiamo tutti i bagagli per poi avviarci all'uscita dell'aeroporto.

"Erick,scusami un attimo,da quanto tempo hai la patente?" chiede Alex confusa.

"Non ce l'ho" dice ridacchiando per poi indicare un van nero blindato dall'altro lato della strada.

Erick aveva dovuto chiedere a Renato il piacere di accompagnarci dato che era l'unica soluzione possibile e quest'ultimo non ci avrebbe mai fatto uscire senza prima farci l'interrogatorio di primo grado.

Vivere la vita da Star era complicato,cazzo se lo era.
Erano sotto attento controllo su tutto ma, stranamente,Renato aveva accettato volentieri di accompagnarci.

"Una macchina normale no?" chiede Cloe ridacchiando.

"Cloe,siete troppi per una macchina..." rispondo alzando gli occhi al cielo.

Effettivamente eravamo in tanto e l'unica soluzione poteva essere solo il van.

Agli inizi sembra tutto nuovo,poi ci avrebbero fatto l'abitudine.

"Ragazze,ciao" dice Renato visibilmente contento.

"Quanto siete cambiate in un anno,come state?" chiede salutando tutte.

"E lui,nuovo arrivato?" continua indicando Daniel.

"Eh si,lui è Daniel" dice Graice muovendo la manina del piccolo in segno di saluto.

"Quanti mesi ha?" chiede Renato giocandoci.

"Ha un anno e un mese" risponde la mia amica.

"Wow già un anno,è che i bambini sembrano tutti così piccoli quando hanno pochi anni" afferma Renato.

"Già" risponde Graice sorridendo.

"E il padre?" Continua a chiedere curioso di sapere.

"Il padre è ri..." sta per dire Alex ma viene subito bloccata da Graice.

"Il padre è ritornato in Italia per lavoro,per questo non è potuto venire con noi" risponde la mia amica guardando sott'occhio Alex, per poi entrare nel van seguita da tutti noi.

Senza aggiungere altro,Renato mette in moto dando il via ad una nuova avventura a Miami.

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