Eight

2.3K 82 4
                                    


'Era stupido sperare. Ma a volte  la speranza è l'unica cosa che hai'

                                                                                                                                                [Cassandra Clare ]


Spesso il silenzio, ci rende fragili, poiché in quei momenti si ha la possibilità di poter vivere nell'inconscio e scontrarsi duramente con la nostra anima.

Quando non si comincia a sentire il nulla, il rumore cessa,i suoni inghiottiti nell'oscurità, riusciamo a sentire le nostre anime parlarci, comunicare le proprie angosce più profonde, graffiando il nostro cuore. 

avevo tentato di essere coraggiosa e di dimostrare quanto valeva, per rendere fiera mia nonna .

ero soltanto una ragazzina ! e non un'eroina che salvò il mondo, non ero Giovanna d'arco;

non avevo nemmeno compiuto diciotto anni, eppure in questo momento mi sembrava più opportuno di porre fine alla mia travagliata esistenza.

il dolore mi stava distruggendo,lacerando fino all'anima, era il più  potente dei veleni, un insopportabile sofferenza e tortura che ti conduce alla morte, è questo il mio destino? è ciò per cui sono stata procreata? vedere la mia vita scivolare sfuggente dal mio corpo?

volevo piangere, urlare, trovare un modo per placare la mia agonia;ma non avevo più le forze, né le lacrime,la voce sembrava essere sparita.

mi sentivo isolata, spenta, impassibile a ciò che mi circondava . 

una luce mi apparve, calda come un mantello , imprigionava  un calore così famigliare ma nel contempo sconosciuto; è questo  il paradiso? eppure io riuscivo a sentire un vociare così lontano, ma lo sentivo;  le forze cominciavano ad abbandonarmi; il mio unico ultimo pensiero era rivolto ad Anne, non sono riuscita a salvarla;

perdonami.




                                                                                        ****** 




'forza, il tempo è tiranno dobbiamo sfruttarlo al massimo, la ragazza ha perso molto sangue.' parlò una voce sconosciuta.

La saggia  radunò in un fagotto tutte le erbe e medicinali che necessitavano,raccolse anche degli indumenti appartenenti a sua nipote, scese le scale in fretta e furia , arrivò alle stalle, in un' angolino vide 2 fanciulle: Anne, che guardava il corpo dell'amica inerme su un letto fatto di paglia ,non aveva mai tolto la mano dalla sua, aveva timore se l'avesse tolta sarebbe scivolata via e non si sarebbe più tornata indietro;

l'anziana accarezzò la schiena della bionda che spaventata saltò sul posto: 'cara calmati ,sono qui per aiutare la tua amica;tieni questi vestiti, cambiati,ho bisogno del tuo aiuto'; Anne osservò a lungo la mano della donna, annuì con il capo;

'Va con Caleb ho bisogno che salite su al castello per prendere delle erbe che mi servono, mi ero dimenticata di prenderle....'

'Ma nonna sai che le è proibito salire su;' 

'Caleb taci........ la ragazza non è un pericolo, e in più il tempo stringe, tu l'accompagnerai e andrai a prendere più legna per riscaldare il posto, qui si gela;su su .....'

LA SCHIAVA DELL'ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora