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" prendi un respiro e ricomincia"    

                                                                       [sconociuto.]



mentre vengo trascinata come una pezza verso un destinazione del tutto ignota,alzai gli occhi al cielo vedi la mia amata luna, la mia compagnia fedele,  colei che conserva in ogni sua sfumatura e cratere un segreto svelato; fin dai primi attimi ha assistito ad ogni mia trasformazione e la immortalò nel sua energia bianca, esattamente come  fece mia nonna- uno spirito del tutto ermetico e taciturno,dove racchiude una solitudine e una pace profonda.

"Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?"

parole dette infinitamente da colei che ho considerato come  una madre, era il mio giaciglio, lei che asciugava le mie lacrime ogni notte per la perdita dei miei genitori,per le offese subite.

nemmeno mi accorsi che entrai in una tenda ben allestita, Evan lasciò la mia mano, inconsciamente accarezzai  quel calore, ma aveva un che di diverso.

"che-e stai facendo?" 

mi coprì gli occhi,

"non dirmi non hai mai visto un uomo a petto nudo,, sirio" si avvicinò.

"rimettiti quella dannata camicia."

"mm-h"  tossì.

"che hai?" allungai la mano che rimase sospesa a metà destinazione.

"succede che joshua non ha intenzione di uscire fuori, e io sto morendo sirio" tossì ancora.

fece un lungo sospiro e si raddrizzò di fronte a me, i suoi occhi avevano un colore spento, era un rosso spento,stava prendendo delle sfumature blu.

 "devo bere il tuo sangue,sei l'unica persona che  joshua vuole".

indietreggiai, "che-e cosa ? "

tossì, e si piegò: "non c'è tempo" si avvicinò barcollante,  lia saltò come una molla dall'altra parte del letto.

"sta lontano da me, mostro!"

si incamminò verso di lei, con il braccio alzato puntato: " non rendere le cose difficili devo solo prendere del sangue, non ho molto tempo! "tossì violentemente.

"No,Mai!" 

lia cominciò a correre addentrandosi nella foresta con la paura e il petto dolente, sentiva che Evan aveva qualcosa non andava, ma non avrebbe mai aiutato colui che ha dato l'ordine di uccidere sua nonna.

la forza di evan gravitò su di lei per arrestare la sua fuga, ma era troppo debole; 

"dannazione, fermati schiava!"

"avvicinati a me, e ti ucciderò mio re."

e rientrò di corsa nel castello.

una forza fluttuante le sussurrò:'ho bisogno di te sirio"                                                                                       sparì gradualmente e lia si riscosse come incantata.

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"muovetevi, scansafatiche......

la regina ci renderà la vita un inferno se non rispettiamo le scadenze-

dannazione Brigette, è da una vita che ti dico che non si spellano le piume così, devi usare l'acqua calda.

'oh miei poveri nervi'

LA SCHIAVA DELL'ALPHADove le storie prendono vita. Scoprilo ora