28 (Special Chapter): We don't wanna be like them

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 A Giu, la Lou della mia ship, che nonostante tutto riesce a salvare la magia del Natale e a tenerla nella mia vita.

Alle mie amiche del gruppo, le sorelle coetanee e più grandi che non ho mai avuto e che mi salvano ogni giorno.

A Mari e Fede, che hanno reso impagabile il mio 2019. Spero di avere anni infiniti con voi.

A Ro, che è l'altro lato della mia Fine Line.

A Marta, che non dovrebbe mai aver bisogno delle mie parole per sapere di essere speciale ma che le avrà sempre, tutte per lei.

Grazie! Siete il cuore del mio Natale tutto l'anno e ogni cosa è possibile grazie a voi. Vi amo.

Buona lettura e tanti, tantissimi auguri. Buon Natale e Felice 2020!

Volevo che questo anno si chiudesse con le stesse due persone a cui avevate permesso di tenerlo vivo, che avevate sentito amare, soffrire, ridere, fare follie. Due persone a me care che sono state il mio rifugio e la mia certezza nell'anno più incredibile della mia esistenza. 

Ad un futuro altrettanto difficile da raccontare, troppo emozionante da definire, qualcosa che insieme sapremo affrontare e trasformare in storie. Della mia più bella siete stati assolutamente i protagonisti, assieme al mio Haz e al mio Lou.

Sarete nei miei desideri di Capodanno. Promise.

Vostra, M.

ps credo che ormai lo sappiate, su Twitter sono MariaRuello. Taggatemi e commentate tutto coi soliti hashtag, #csyfes e #comosiyofueraelsol. Io vi troverò e vi abbraccerò. Per chi volesse, csyfes è anche una playlist su Spotify. Kissy <3

Era amore a prima vista,

a ultima vista,

a eterna vista.

(V. Nabokov)

Parigi, giovedì 26 settembre 2019, 78 Quai de l'Hôtel de Ville, ore 7

"Mmmmh, no, non posso. Non ce la faccio proprio, non esiste. Torna-torna qui."

"Lou, alzati."

"Non mettere questo cuscino tra me e te, non ti azzardare! Voglio...baciarti...come...ogni...ehi!"

Il volto di Louis riemerse oltre un grande cuscino panna con i capelli tutti sollevati sulla testa e scarmigliati, le ciocche castano chiaro che sembravano indicare ogni direzione possibile, gli occhi assonnati e appena appena cerchiati di grigio sulle borsette gonfie sotto la palpebra. Cercava con lo sguardo quella mano maledettamente grande e maldestra che stava muovendo il cuscino contro di lui più per provocarlo che per respingerlo e che lo aveva costretto a staccare le labbra dal viso che desiderava su cui stava posando baci a ripetizione come ogni mattina.

"Mi hai già baciato, sei in un fottuto ritardo e devi andare a presentare quel progetto con cui mi rompi le palle da settimane! Vai a vestirti!"

Harry socchiuse gli occhi, stringendo le palpebre tra una miriade di ciglia chiare e di rughette, accentuate dalle tracce del tessuto del cuscino che ancora portava sul viso. Uno spiraglio di verde che rideva di lui e della sua sorpresa e dei suoi disperati tentativi di raggiungerlo e godersi qualche altro minuto di coccole prima di iniziare la giornata. I ricci che gli ricadevano sulla spalla e sui pettorali, le labbra che si contraevano in uno sbuffo e poi si univano in un broncio infantile esibito semplicemente per attirare altre attenzioni e per fingersi infastidito quando in realtà voleva farsi desiderare solo qualche altro secondo.

Ti sto già guardando mon petit. Come ogni volta che ti vedo. Come se non mi fosse permesso di voltare lo sguardo da nessun'altra parte. Non perché il resto non mi interessi, ma perché neppure esiste. Una stanza buia con il centro illuminato da un riflettore. Il mio centro. Quel bacio che sto venendo a prendermi di nuovo, anche se cercassi di sbalzarmi via dal letto. Dannata giraffa capricciosa.

Còmo si yo fuera el sol (LARRY AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora