Part Nine--

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Il mattino dopo fu un po' meno idilliaco di quando entrambi si resero conto che il frigo era tristemente vuoto e non c'era più Mafalda a preparare la colazione.
Stavano per uscire per andare in città per fare la spesa quando Elio rimase fulminato.
Guardava una donna su per giù della sua stessa età ed Oliver inizialmente non capiva il perché poi vide la bici sulla quale si stava spostando e subito capí di chi si trattava.
Elio inizió a correrle dietro incredulo:"Marzia, c'est toi?"
La donna fermò la bici e gli saltò al collo
Erano visibilmente entusiasti di vedersi, erano rimasti grandi amici e lui aveva persino assistito alla sua laurea diversi anni dopo.
Quando Marzia vide Oliver portò le mani alla bocca:"Non ci posso credere ma é davvero lui!"
Oliver si limitò a salutarla con la mano, non sapeva bene come comportarsi dato che non avevano mai avuto una vera e propria conversazione ai tempi.
"Ma come hai fatto a portarlo qui dopo tutti questi anni, c'est absurd!" Aveva continuato a dire grattandosi la testa.
"Ci siamo rincontrati da poco, é complicato..."
"Capisco, comunque se un giorno di questi ti va di prenderti un caffè con me ti basta venire qui, ho comprato una delle nuove case per venirci quando non devo lavorare troppo"
"Va bene, mi farebbe molto piacere" Disse dandole un bacio sulla guancia.
"Incredibile no?!"Disse riavvicinandosi ad Oliver
"No"Aveva detto quasi scontroso
"Che c'è: sei geloso?!"Aveva detto ironicamente il più piccolo ma al non sentir risposta capì che forse persino Oliver poteva essere geloso.
"Ma dai! É soltanto Marzia, non ci sono pericoli" Aveva detto mettendogli una mano sulla spalla, mano che Oliver spostó immediatamente.
Iniziò a farle il verso, era veramente una scena esilarante.
"Io non corro pericoli lei forse sì che continua a fare queste avances così di poca classe per giunta, e poi da quando in qua berresti il caffè tu?"
"Sei irriconoscibile ma che ti prende?"
"Niente forse una volta nella vita ho bisogno di sentirmi geloso anche io, come se qualcuno potesse strapparti via dalle mie braccia mentre dormiamo stretti stretti..."
"Ma come ti viene in mente!"
"É tutto quello che riesci a dirmi, seriamente?"
"Marzia é solo una mia grandissima amica e confidente era contenta che io fossi qui con te, fidati" Disse prendendogli la mano.
La strada per arrivare al supermercato sembrava infinita, Oliver sembrava decisamente non essere in sé, continuava a blaterare cose riguardanti Marzia e il suo invito ed Elio non sapeva proprio dove mettere le mani.
Non impiegarono molto tempo a comprare quello che gli serviva, non sapevano nemmeno quanto tempo sarebbero rimasti d'altronde .

Mentre Elio era sotto la doccia Oliver preparava dei toast con la marmellata e proprio mentre spalmava quest'ultima si chiese come sarebbe stata una quotidianità con Elio, improvvisamente gli era venuta voglia di immaginare le sue giornate con lui e pensò anche a Marzia lei avrebbe avuto bisogno di una vita più tranquilla e forse la casa in Italia le sarebbe piaciuta.
Quando Elio scese in accappatoio per raggiungerlo in cucina Oliver era già alle prese con una omelette che sfortunatamente non riuscì altrettanto bene come i toast ma l'altro si sforzò di mangiarla lo stesso anche solo per gratificare lo sforzo che aveva fatto.
"Ora che siamo qui dobbiamo decidere cosa fare,Oli" aveva detto, lo faceva ridere che lo avesse chiamato realmente "Oli", non l'aveva mai fatto prima di quel momento.
"Quello che é certo é che non possiamo stare qui in eterno, ho un lavoro in America e sono abbastanza sicuro che dovresti cercarne uno anche tu" Aveva detto serio.
"Quello che possiamo fare a parer mio è stare qui qualche settimana e vedere come va, se al termine di questa permanenza sarà tutto come dovrebbe essere potresti tornare in America con me e potremmo trovare una soluzione che ci permetta di stare insieme" Aveva  detto continuando.
"Se parli così fai sembrare la nostra relazione un contratto immobiliare"
"Io parlo da adulto, se tu vuoi fare il ragazzino é un' altro discorso" Aveva detto punzecchiandolo e ricevendo una spinta da parte di Elio.
"Beh ci sono cose che i ragazzini fanno meglio degli adulti" Disse spingendolo sul tavolo.

Il pomeriggio stesso Elio insistette per andare a trovare Marzia e costrinse Oliver non solo a comprare un vassoio pieno di pasticcini francesi ma anche ad accompagnarlo per quello che sarebbe stato il tête a tête più lungo della storia.
"Elio!"Aveva detto abbracciandolo.
"Diamine" Aveva detto tra sé e sé Oliver, Marzia aveva un fisico mozzafiato e si era anche messa in ghingheri.
"Oliver entra, fai come a casa tua" Aveva detto sorridendogli.
Oliver si sforzò di fare altrettanto ma sembrava uno di quei burattini con il sorriso dipinto sulla faccia e gli occhi da serial killer.
Marzia aveva ringraziato generosamente Elio con una miriade di baci sulla guancia nel vedere i suoi pasticcini preferiti ed Oliver si sentiva estremamente fuori luogo quasi fosse il terzo incomodo.
Sí, lui.
Lui che aveva appena abbandonato la sua famiglia per starsene un po' con Elio doveva sentirsi messo in ombra da una donna che prima non era nient'altro che la seconda scelta di Elio, forse Marzia aveva bisogno di un po' d'aiuto a ricordare che in fondo Elio non l'ha mai davvero considerata come la sua ragazza sebbene lei si spacciata per tale con tutte le sue amiche.
Iniziò così quella che Elio definì più tardi come una lunga serie di provocazioni da parte di Oliver che non faceva altro che prendergli la mano, appoggiare la sua testa sulla spalla dell'altro e punzecchiare Marzia sul passato ribadendo i momenti felici che lui aveva vissuto con Elio nella casa dei suoi genitori.
"Sai Marzia sono così contento di essere tornato qui" Aveva iniziato a dire e poi la gelosia, la rabbia e forse anche quell'esuberanza sottile e nascosta lo fecero perdere il controllo, iniziò un discorso che non sapeva come fermare.
"Se potessi sposerei Elio in questo preciso istante ma non si può anche se  sarebbe bello non credi, Marzia?"
Elio aveva sbarrato gli occhi e nella confusione generale guardò Marzia sperando che almeno lei trovasse le parole per rispondere.
"Sarebbe meraviglioso voi due meritate sicuramente tutto l'amore che il mondo ha da offrire" Disse prendendo fiato per poi alzarsi e avvicinarsi alla porta riprendendo il suo discorso:"Credo che ora si sia fatto un po' tardi, se volete scusarmi credo che sia meglio finire qui la nostra visita per oggi"
Elio si sentiva tremendamente imbarazzato, Oliver aveva evidentemente messo a dura prova sia i sentimenti di Marzia che la sua tolleranza, e in fondo aveva anche sconvolto i pensieri del più giovane che credeva veramente che Oliver fosse convinto a tal punto della loro intesa da sposarlo in una vita parallela con più giustizia.

Una volta tornati a casa Elio non poteva più trattenersi aveva in testa mille domande, così si mise a sedere, bevve un sorso d'acqua e gli chiese:"Quindi mi ami veramente?"
Il suo cuore come un tamburo impetuoso lo stava riportando a sedici estati prima quando sedeva su quel divano in attesa della famosa mezzanotte che li uní per la prima volta, e mentre Oliver tardava a rispondere l'ansia man mano gli afferrava ad uno ad uno gli organi e lui si sentiva vuoto.

Call me by your name: Sixteen years laterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora