Part sixteen--

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Ci terrei a ringraziarvi tutti per aver letto e commentato questa storia che considero un pezzo del mio cuore da shipper ossessiva....
Questo potrebbe essere l'ultimo capitolo, vi chiedo per questo motivo di segnalare con un commento qualora desideraste avere un sequel rispetto agli avvenimenti che si delineano verso la fine.
Per me è molto importante, senza un feedback questo sarà l'ultimo.
Vi auguro buona lettura!


"Marzia! Marzia dove sei!" Pronunciava Oliver con voce incalzante dall'altro capo del mondo.
Elio si sentì sopraffatto, non riusciva a parlare, la sua mente non poteva non paralizzarsi.
Dopo tutto quel tempo passato a soffrire,
passato ad odiare e a provare di dimenticare, ecco che sentiva la sua voce e le sue mura difensive cadevano.
"Avresti dovuto assicurarti che non prendesse quell'aereo, non hai vinto nemmeno questa volta il premio per il miglior padre dell'anno" Disse sarcastico.
"Elio"
"Oliver" Disse con una punta d'amarezza.
"Ti prego di scusarmi, Marzia non sa quello che fa, è stata del tutto inopportuna" Disse con fare freddo
"Oh no, è una donna adulta adesso piuttosto é inopportuno che tu non l'abbia accompagnata, non credi?!"
"Io...."
"Si tu, Oliver.
Tu hai sempre così tanto da dire e adesso taci, tua figlia è venuta qui dopo tutto questo tempo perché crede in qualcosa di cui nemmeno sapeva l'esistenza mentre tu che dovresti essere il diretto interessato dopo tutti questi anni serbi ancora rancore" Disse alzandosi e assumendo uno sguardo fiero.
Era la rabbia a parlare.
"Elio, le cose non sono state facili per me.
Se mia figlia é in Italia é solo perché tu hai dovuto scrivere un maledettissimo libro per vendetta forse?"
"Lo hai almeno letto? Dio mio ma ti senti! Per vendetta? Cosa ho da vendicare qui, il mio cuore sono anni che vive nell'agonia e so benissimo di non vantar più alcuni diritto su di te, lo so che ormai é andato tutto perso...
Non mi rimaneva altro che rifugiarmi in quei ricordi, ma forse pretendo troppo, sei sempre stato a tuo agio nella parte del disinteressato"
Oliver aveva la voce più sottile quando rispose.
"Un intero cassetto"
"Cosa?!"
"Un intero cassetto pieno di lettere che non ho mai avuto il coraggio di inviarti, quasi ogni giorno della mia vita raccontato all'unica persona che davvero mi mancasse..."
"Se mi hai scritto perché non inviare quelle lettere?" Chiese curioso il più piccolo.
"Sai, nel dolore alcune volte si trova la forza e rischiare di rovinare quel poco che di buono ricordavo del nostro rapporto mi spaventava.
Se tu avessi rifiutato ogni singola parola che con premura avevo impresso con la mia penna io sarei crollato e avrei perso anche quell'accenno d'amore che mi rimaneva dentro"
"E quindi sei un codardo, io tra poco mi sposo Oliver, cosa dovrei fare con questa situazione secondo te?" Elio stava per piangere, Marzia lo vedeva.
Era disperato sembrava che stesse urlando più che parlando.
"Lo hai detto tu, ti sposi.
Non posso chiederti nulla, devi fare ciò che vuoi veramente"
"Non sei in grado nemmeno di dirmi che non vuoi che io mi sposi, ma è comprensibile dato che il primo a farlo sei stato tu"
"Se la metti così pensala davvero come vuoi"
Elio gli urlò contro di crescere.
"Adesso passami mia figlia, non l'ho chiamata per parlare con te" Disse il padre con un tono piuttosto incerto.

Marzia si era beccata una ramanzina di quelle esemplari, mentre parlava con il padre la piccola consolava Elio.
Era così dolce quella bambina, immaginò quanto suo nonno ne sentisse la mancanza e così la strinse, e lei quasi percependo che lui potesse essere parte della sua famiglia, si fece cullare dalle sue braccia.
Marzia quella sera provò più volte a toccare l'argomento con Elio ma non ce la faceva ad affrontarlo, se Oliver gli avesse dato anche un solo motivo per non sposare André lui avrebbe cancellato la sua intera esistenza per rincorrerlo.
Infondo la loro storia non era altro che una corsa, contro il tempo, contro un destino rancoroso e ora era una corsa via da se stessi.
Elio propose alla giovane donna di incontrare la donna della quale portava il nome il giorno seguente e lei accettó di buon grado.

Marzia aveva preparato un angolo stile English Tea ed era rimasta sbalordita nel vedere quanto la sua omonima assomigliasse al padre anche nel modo di salutare le persone.
"Sono davvero felice che mio padre mi abbia dato questo nome, lo porti con molta eleganza" Le aveva detto mentre passava un toast a sua figlia.
"Tu piuttosto, hai l'aria di essere una giovane donna molto ambiziosa, o sbaglio?!"
"Non sbagli affatto, per certi versi lo sono anche troppo"
"Elio mi ha detto perché sei venuta qui e permettimi di dire che il tuo gesto non solo è nobile ma molto maturo.
Comprendi cose che tuo padre ha paura di fare, quando l'età avanza paradossalmente si tende a  dare spazio al principio di auto conservazione di sè stessi e forse tuo padre ha solo paura di stravolgere la sua vita dopo l'ultimo tentativo"
"Lo credo anche io, mi dispiace solo che abbia trattato Elio con così poco affetto a telefono prima....
Non è lo stesso uomo di quelle lettere"
"L'amore è un sentimento privato, non esserne troppo sorpresa" Disse la maggiore sorseggiando il suo tea al bergamotto.
Elio si era limitato ad abbassare la testa di tanto in tanto e rimaneva in silenzio.
"Adesso basta con le parole di circostanza, cos'hai intenzione di fare?" Chiese l'amica ad Elio.
"Sposerò André e lui non saprà niente di tutto questo..."
"Elio, mi dispiace di averti turbato non credevo che papà..."
"Nono, non è colpa tua, lo capisco.
Ho scritto un libro sulla nostra storia senza nemmeno chiederglielo, il silenzio di questi anni forse ha amplificato il risentimento nei miei confronti ma va bene così"
"Lo ami veramente, André intendo"
"Non come amavo lui, ma posso imparare"
"Oh andiamo vecchio mio, non essere sciocco, non si può imparare ad amare qualcuno ma lo si ama e basta" Disse Marzia guardandolo serio.
Elio in quel momento non aveva granché da dire, non si aspettava una conversazione così spinosa con Oliver, ma forse era colpa della sua immaginazione.
Forse era lui che sperava, che sognava che il loro rapporto sarebbe rimasto protetto da una bolla contro il tempo.
Ma il tempo trasforma l'amore in dolore e le macerie Elio doveva ancora imparare a schivarle.

Call me by your name: Sixteen years laterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora