/Anno 2005/
Era mattina, Aprile era arrivato in un batter d'occhio, e iniziava quello che per Elio era il periodo lavorativo più stressante di tutti poiché più si avvicinava l'estate più crescevano i suoi impegni.
Tra un concerto e un' appuntamento con l'editore i suoi pomeriggi passavano freneticamente, la sera però quando a casa loro c'era anche Joshua era tutta un'altra storia.
Da quando si era trasferito lí lavorava al club solo dal venerdì alla domenica, il resto della settimana Elio ed André gli avevano imposto di fare qualche corso si formazione per la moda, e anche se titubante alla fine ne fu molto convinto.
Elio stava vivendo un periodo particolare della sua vita, ogni giorno rappresentava un passo in più verso la vita adulta.
Vedeva un André diverso, era così premuroso con Joshua, scopriva lati nuovi del suo compagno in ogni situazione, ne vedeva il senso d'umorismo e i tentativi di far tornare il sorriso al loro ragazzino e non poteva non sentirsi intenerito da tutte quelle piccole scene quasi da film.
Mentre sorseggiava il suo thé al bergamotto pensò alla sera prima, Joshua aveva messo Sweet Dreams nel soggiorno e aveva iniziato ad insegnare qualche mossa di danza drag ad André che però sembrava uno strano incrocio tra uno struzzo e una lucertola.
Avevano ballato tutti insieme divertendosi finché dallo stereo una canzone fece passare del tutto il buon umore ad Elio.
Ogni parola, ogni nota gli ricordava i gesti e le notte folli.
Le parole sussurrate nel caldo torrido italiano, le parole urlate in quel maledetto giorno di campeggio, le fughe, il tormento."There's an army on the dance floor
It's a fashion with a gun my love
In a room without a door
A kiss is not enough in"Un bacio con lui non bastava mai, si sentiva come un bambino viziato, ne avrebbe voluti tanto fino a consumarsi le labbra.
Era impetuoso, alcune volte impacciato e spesso non arrivava alla giusta altezza per baciarlo come si deve, ma ad Oliver non sembrava pesare."Love my way, It's a new road
I follow where my mind goes"Mentre si allontanava dal compagno rifletteva ancora una volta sulla sua situazione, era inevitabilmente davanti ad un bivio.
La canzone lo incitava a pensare che tutto sarebbe andato per il meglio, che avrebbe trovato il suo posto nel mondo prima o poi, ma se il suo posto sapesse perfettamente qual'era e sapeva di non poterlo raggiungere?Uscí frettolosamente fuori al balcone per pensare, il nome di Oliver riecheggiava nella sua mente togliendogli il respiro, come se il suo nome soltanto pesasse come un macigno.
Il compagno lo aveva seguito immediatamente e lo rimproverò dandogli del guastafeste, poi lo guardò e sussurrando gli chiese:
"L'uomo del libro?"
"L'uomo del libro"Disse ripetendo meccanicamente quelle parole, era molto di più dell'uomo del libro e André lo sapeva bene.
"Prima o poi dovrai lasciarti il passato alle spalle, sempre che tu voglia vivere nel futuro e non nei ricordi di un ragazzino curioso ed impacciato"
Quell'attacco alla sua vita privata, alla sua adolescenza, ai suoi sentimenti, gli fece molto male.
Non capiva come André, che di quella storia sapeva quasi tutto, potesse trattarlo con così poco tatto e rispetto.
"Avrai anche scritto quelle pagine, ma di quello che é stato non sai un bel niente!"
"Lui si é sposato, ha divorziato e continua a non volerti, sei tu che devi fartene una ragione!"
"Ti diverti, vero?
Ti diverti a vedermi arrabbiato, forse?"
"No, voglio solo che tu possa alleggerirti del peso di un amore che non potrai mai vivere, tu lo sai e non vuoi ammetterlo ma questo non significa che io non possa aiutarti a capire"
"Cosa devo capire? Che sono uno scarto? Un corpo vuoto che lui ha gettato sul ciglio della strada? Vuoi forse che ti ringrazi per avermi colto da terra? Inizio a pensare che la storia del libro ti stia servendo per il tuo ego più che per aiutarmi a lasciar correre" Disse con una punta di rancore.
Lo vide entrare in casa per poi tornare in un baleno, tra le mani aveva una copia finita del loro libro che lanciava così, senza premura sul tavolino che avevano sistemato lí fuori.
"Doveva essere una sorpresa, te lo avrei detto domani...
Ma come al solito i tuoi ragionamenti contorti devono rovinare tutto.
Esce tra tre settimane"Disse spostandosi per accendersi una sigaretta.Elio prese il libro tra le mani, non troppo pesante ma nemmeno leggerissimo, la copertina era appena appena ruvida.
Era azzurro, adorava fosse del suo colore preferito, ma adorò ancor di più la dedica di André nelle prime pagine.
"All'uomo il cui dolore ho cercato personalmente di trasformare in gioia,
che la sua storia sia la storia di tutti coloro che hanno amato e perso ma non per questo si sono arresi"
"É bellissima, ci credi veramente?" Gli chiese mentre lo osservava tra un tiro e l'altro.
"Io credo molto in noi, forse ci credo anche troppo rispetto a te"Disse spegnendo la sigaretta tornando dentro casa.
Joshua li guardava preoccupato, era la prima volta che li vedeva litigare e sebbene André gli avesse mimato che andava tutto bene quella situazione di collera e fraintendimento lo riportava ai giorni della sua tormentata infanzia.
Elio sembrò capirlo e decise di passare il resto della serata sul divano con lui, divano sul quale finí a dormire.
Fu André a svegliarlo il mattino seguente dicendogli che era ancora presto e che poteva dormire con lui.
"Non sei più arrabbiato?" gli chiese con lo stesso fare incerto di un bambino.
André lo prese il braccio conducendolo verso la loro camera.
"Sono le sei, alle dieci dobbiamo incontrare l'editore, ti voglio rilassato!"
Elio lo guardava perplesso, così una volta a letto André riprese la conversazione della sera prima.
"So che non sarò mai l'uomo del libro, é frustrante dover reggere il confronto con questa storia da teleromanzo che hai alle spalle ma sappi che non ho pensato nemmeno un secondo di approfittare della tua esperienza per poi scappare con i diritti d'autore"
Elio si limitò a baciargli la nuca e dormire stretto a lui.
Poche ore dopo quando firmavano, in presenza di un nutrito gruppo di avvocati, le carte per la pubblicazione del libro Elio si sentí tremendamente agitato.
Pensare che quella storia sarebbe finalmente finita tra gli scaffali delle librerie di tutto il paese era una liberazione tanto quanto una delle sue più grandi paure...
Fino a quel momento non aveva immaginato Oliver leggere quel libro, non poteva sapere cosa stava facendo mentre firmava quel giorno.
La sera per festeggiare André lo portò ad uno show di Joshua, aveva appena finito un lipsync quando prese il microfono per fare il suo discorso.
"Buonasera, non sono solita essere sdolcinata ma stasera ci sono due persone meravigliose nel pubblico.
Non ho mai avuto affetto dalla mia famiglia biologica, ma queste due persone mi hanno insegnato cosa significa vivere in pace con se stessi e soprattutto mi hanno mostrato un amore così genuino da essere indissolubile.
É proprio perché tutti devono riconoscere quanto voi siate estremamente fortunati ad esservi ritrovati che devo chiedere ad Elio, che per me é come un padre se può accettare di sposare André quest'estate in Olanda dove il governo ha appena reso possibile le unioni tra persone dello stesso sesso"
André si inginocchiò, tra le mani aveva un anello d'argento dai piccoli riflessi blu zaffiro, era semplice ma al tempo stesso emanava una luce particolarmente intensa.
Elio era sopraffatto dalle emozioni che sentiva in quel momento, Joshua era stato veramente dolcissimo e André sembrava la sola opportunità che aveva per essere felice.
Disse sì.
Con una sola parola si condannò a vivere quella che mesi dopo sarebbe stata una situazione scomoda.
Ma non poteva saperlo in quel momento, così si abbandonò sulla pista assieme alla sua famiglia e agli amici di sempre.
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Call me by your name: Sixteen years later
FanfictionQuando Elio riceve la richiesta da parte di Martha, moglie di Oliver, di andare in America per il compleanno di quest'ultimo non poteva immaginare cosa sarebbe successo dopo. Elio vive un periodo di conflitti, di mancanze e decide di tornare alle or...