Prendemmo un po' di cibo e di acqua. Non sapevamo quanto saremmo rimasti nel labirinto. Corremmo verso l'ingresso e scendemmo nella grotta.
Evicammo tutti e tre del fuoco dalle nostre mani, ma naturalmente le fiamme mie e di Emmy erano più deboli.
<<Aaaaaaaaah un ragno!!! >> urlai. Leo mi accolse subito in un abbraccio mentre Emmy uccideva il ragno.
<<Dovremmo continuare così tutto il tempo?>> disse ridendo Emmy.
<<Ci penso io. Tu fai strada. Se non ti dispiace... >> rispose Leo.
<<Certo che non mi dispiace>> disse Emmy. Sapevo quello che voleva fare. Prima di liberarmi dall'abbraccio Leo mi baciò sulla guancia e sussurrò:
<<Non ti preoccupare. Ci sono io qui con te, anche per un minuscolo ragno>> disse un po' ridendo.
Quanto lo potevo amare? Forse troppo, ma non riuscivo a dirglielo, anche se glielo avevo fatto capire in qualche modo.
Camminammo a lungo, o forse per poco? Non potevamo sapere quanto tempo fosse passato, dato che nel Labirinto di Dedalo non c'era una regola temporale.
Arrivammo in una galleria molto buia.
<<Non dovremmo andare dove c'è più luce?>> chiesi
<<Si, ma il labirinto non durerà ancora per molto. Questa è la strada più sicura. >> rispose Emmy.
<<In che senso il labirinto non durerà ancora per molto? >> domandai spaventata.
<<Dopo la morte di Dedalo il labirinto si è riformato, ma è molto debole. Sento che potrebbe cadere da un momento all'altro! >> rispose Emmy.
Poco dopo infatti si sentirono le fondamenta muoversi.
<<Se andiamo velocemente non verremo schiacciati! >> disse Emmy con calma, ma si notava una nota di panico nella sua voce.