Sei speciale (cap. 15)

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N. A. Ciao a tutti, lo so mi sono presa più tempo del solito ma queste feste mi hanno fatto perdere i giorni.
Buon anno a tutti 😊!!
Ecco un nuovo capitolo, se vi piace e vi va lasciatemi una stellina 🙈, e sarei felice anche di un messaggino così mi dite cosa pensate, mi piace leggere i commenti☺️😍. Un abbraccio grande virtuale e buona lettura💕💕💕.

La luna risplendeva sul mare immenso e le stelle facevano da cornice alla calda serata.
Erano passate solo un paio d'ore da quando aveva salutato Charles ed ora si trovava con Carlos.

Il ragazzo aveva parcheggiato l'auto vicino al porto, in un piazzale abbastanza isolato dove riuscivano comunque a scorgere il mare e le barche.

Entrambi in silenzio, persi nei loro pensieri, cercavano di trovare un modo per prendere parola per chiarire ciò che era stato lasciato in sospeso tra di loro.

Fu Carlos a spezzare quel silenzio: «Ti sei pentita? È per questo che sei scappata via?»
«Non sono scappata via, Carlos.», sospirò lei, «Era tardi e la mattina dovevo lavorare, dormivi e non ti ho svegliato.»
Josie sapeva perfettamente che era una bugia.
Aveva ragione lui: era scappata.
Scappata dal risveglio del mattino dopo.
Scappata dalla colazione insieme.
Scappata da qualsiasi segnale che potesse far alludere a loro due come a una coppia.
Era confusa, non sapeva cosa voleva e allora scappava.

«Però non mi hai risposto, ti sei pentita?»
Ecco la domanda che più l'aveva spaventata e che si era ripetuta tante volte negli ultimi due giorni.
Si era pentita? No.
Era arrivata alla conclusione che non si era pentita perché in quel momento lo voleva davvero.
Aveva bisogno di sentire qualcosa di fisico, di sentirsi viva e lo aveva voluto.
Ma era solo sesso.
Del fantastico sesso che era pronta a rifare altre mille volte, ma restava solo sesso.
«No, assolutamente no. Lo volevo ed è stato bello. Non mi sono pentita, Carlos.»
Lei cercò i suoi occhi per convincerlo, ma lui guardava lontano, senza dire niente, poi sospirò.
«Ci sono dei momenti che sei così vicina che quasi ti sento mia e dei momenti in cui sei totalmente distante che quasi mi sembra di non conoscerti.»
Quelle parole furono una doccia gelata per Josie.
Non voleva farlo soffrire, voleva solo stare con lui senza impegnarsi.
Sì, era un egoista, lo sapeva.
«Carlos... Io... io non sono distante, sono qui!»
«Forse adesso sei qui, ma spesso sei lontana con la mente.», disse guardandola dritta negli occhi cercando di trovarci una risposta sincera.
Josie non distolse lo sguardo da lui, non aveva niente da nascondere, aveva spiegato fin dal principio che non amava le etichette.

Voleva vivere il momento, qualcosa di leggero che non la facesse pensare.
«Carlos, io non lo so se voglio una relazione. Non so se voglio che noi due ci definiamo una coppia, ma mi piace stare con te. Adoro come mi fai sentire... ma una relazione... insomma... io non lo so... io...», cercò di tenere il tono di voce più dolce possibile per non ferirlo.
«Non ti sto chiedendo una relazione, ti sto chiedendo perché sei scappata.»

«Non sono scappata!», esclamò Josie esasperata.
Lui sospirò senza rispondere subito, poi guardando il mare affermò: «Josie, tu mi piaci davvero e dopo ieri sera ancora di più. Stare con te è stato così bello che non desidero altro che averti di nuovo.»
Quelle parole accesero qualcosa dentro di lei, la fecero sentire desiderata. Carlos la faceva sentire attraente, bella e forte e tutto questo la eccitava.

Senza rispondere si avvicinò a lui e lo baciò, non un bacio dolce, ma audace, senza timore, si rese conto che anche lei lo voleva con tanta intensità.
Carlos rispose immediatamente al bacio e afferrandola per i fianchi la mise a cavalcioni su di lui. Le sbottonò il vestito a fiori che aveva desiderato sfilarle nel preciso momento che era entrata in macchina, lo fece scivolare dalle sue spalle e ammirò ogni singola parte del suo seno coperto da un delicato reggiseno di pizzo nero.

My passion /Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora