-Capitolo 9-

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Sbarro gli occhi alla vista del ricciolo; non posso crederci, si è svegliato. Le mie mani tremano, i miei occhi li fissano spaventati; è arrivata l'ora di fare i conti anche con loro. Devo essere forte. Deglutisco profondamente, ingoiando anche la poca aria che ho intrappolato nella mia bocca. Mi sento in soggezione, quando lo sguardo deluso di Harry mi inchioda al pavimento: i suoi occhi sono tristi, malinconici, non si sarebbe mai aspettato ciò che gli ho fatto; dalla sua testa cola un filo di sangue, probabilmente Louis lo ha picchiato; mi dispiace tanto.
Mi allontano dalla porta silenziosamente, dirigendomi in cucina, so che loro mi stanno seguendo.
Louis butta violentemente Harry sul pavimento non appena arriviamo a destinazione. Lo guardo scioccata, prima di avvicinarmi al moro sul suolo.
- Ferma! Non lo toccare.- quasi urla il ragazzo dagli occhi azzurri.
Mi fermo; sono inchiodata al mio posto; mi fa paura. Rivolgo nuovamente lo sguardo sul povero ragazzo, quando lui mi sorride a stento. I miei occhi incominciano a luccicare; come ho potuto tradirlo? Ero accecata dalla rabbia e non mi sono accorta di ciò che stessi facendo.
- Lo stronzetto stava quasi per confessare.. se non l'avessi preso, adesso saremmo tutti in carcere!- quasi sputa Louis.
Fisso Harry che lo guarda indispettito. Lo osservo attentamente, ha qualcosa di diverso: i suoi capelli sono ancora ricci , un po' mosci a causa della pioggia che li ha bagnati; il suo sguardo è intenso, mentre il suo colore di iridi verdi è più cupo; le sue labbra carnose sono dischiuse , deliberando un piccolo sorrisetto arrogante. Nel suo sguardo c'è qualcosa di diverso, nel suo sorriso c'è qualcosa di spiacevole, è tornato per vendicarsi.

*Flash-Back*
Appoggio il mio viso sul terreno, ormai distrutta dalla violenza di quei colpi. Si avvicina a me ridendo. Poi si inginocchia accanto a me.
- Avresti dovuto amarmi.. e invece ti sei sempre ribellata.. se solo mi avresti dato ascolto.. non ci saremmo trovati a questo punto.. addio.. Emily.- sussurra dispiaciuto.
- No, aspetta.- mormoro.
Ferma la sua mano, evitando così che il coltello mi trapassi il cuore.
- Si? - chiede.
Allungo la mia mano sul suo volto, sorridendo. Lo accarezzo piano.
- Devo dirti una cosa, avvicinati.- sussurro con voce spezzata.
Così fa. 
La mia mano destra, afferra velocemente la pietra che vi è accanto, dandogli , così, ripetuti colpi, mentre il sangue esce veloce. Ad ogni colpo che do, il mio cuore si libera di un peso; sono stanca, ma la rabbia mi ha regalato una scarica di adrenalina, che mi ha aiutata a difendermi. Mi fermo non appena il suo volto viene ricoperto completamente di sangue. 
Guardo le mie mani sporche e poi l'arma che ho usato per ucciderlo. Indietreggio dal corpo. Sono stata io.. l'ho ucciso.. sono un mostro, ma allora perché sono così felice? Forse sono diventata pazza.
- Emily? Che cos'hai fatto? Lo hai ucciso? - domanda Harry.
Mi giro lentamente verso di lui: è in piedi , mentre appoggia le sue mani sulle ginocchia; i suoi riccioli gli incorniciano delicatamente il volto; il suo sguardo disperato è rivolto verso di me.
- No.. io.. non lo so..- dico avvicinandomi al corpo di Zayn.
Appoggio due dita sul suo collo, prima di avvicinare esitante il mio viso alla sua bocca. Respira ancora.
Mi giro verso il moro , quando gli faccio cenno che è ancora vivo. Lui, si mette dritto con la schiena, avvicinandosi piano a me. Lo guardo mentre infila la mano nella tasca, tirandone fuori il cellulare.
- Che stai facendo?- chiedo titubante.
Mi fissa prima di rispondere.
- Chiamo la polizia.- mormora.
Mi alzo in piedi , fermandogli la mano.
- No! Non farlo! Harry.. guardalo.. abbiamo la possibilità di vendicarci!- dico entusiasta.
Il moro mi guarda perplesso, non capisce le mie intenzioni.
- Ma se chiamiamo la polizia lo arresteranno, non ti basta? - domanda stranito.
- Non capisci vero? Lo arresteranno e poi lui riuscirà a scappare! Non è la prima volta, Harry! Ci darà la caccia... poi ci ucciderà... ho bisogno del tuo aiuto, ho bisogno di vendicarmi.. voglio fargli passare tutto ciò che lui ha fatto passare a me!- dico con odio.
Il suo sguardo è rivolto al corpo steso al suolo; sta pensando cos'è giusto da fare, spero mi aiuterà.
- Dove lo portiamo? - chiede.
Sorrido follemente, prima di rispondere.
- Vieni con me.- dico piano.
Solleviamo il corpo da terra, quando lo trasportiamo fino alla sua grossa aiuto nera, vicino la strada; lo carichiamo nel bagagliaio, legandogli piedi e mani; poi saliamo a bordo anche noi.
Faccio strada a Harry che guida, prima di arrivare alla casa nel bosco; la guardo compiaciuta. Sorrido in modo macabro, poi insieme al moro prendiamo Zayn e lo portiamo dentro.
Afferro i polsi del mostro, incatenandolo al muro. Guardo il mio bellissimo complice, prima di fissare nuovamente il ragazzo a terra; abbiamo fatto un buon lavoro.
Torniamo in macchina. Nessuno si accorgerà della scomparsa di Zayn, quindi sono tranquilla.
Arriviamo velocemente a casa di Harry, prima di scendere dall'auto e andare a nascondere l'arma del delitto. Cerchiamo per svariate decine di minuti la pietra insanguinata, quando la troviamo la mettiamo in auto, nascondendo quest'ultima dietro la casa; passeremo a prenderla più tardi.
Sospiro pesantemente non appena abbiamo finito la faticosa missione.
- Senti.. forse..non lo so , sarebbe meglio chiamare la polizia.- mormora Harry.
Lo fisso accigliando le sopracciglia.
- Non possiamo chiamare la polizia, Harry! Non puoi tirarti indietro! Non puoi! - quasi urlo incazzata.
Si gira velocemente dandomi le spalle.
La mia mano stringe una delle pietre che ho raccolto poco fa. Sono furiosa.
- Non so se voglio farlo.. e se ci scoprono? - chiede esitante.
- Mi dispiace Harry, davvero, scusami.- sussurro.
Si volta verso di me perplesso.
- Per cosa? - domanda prima che io lo colpisca in testa.
Il suo corpo cede, cadendo sul terreno nella stessa posizione in cui lo aveva lasciato Zayn. Ho già in mente il mio alibi. 
Mi giro verso il posto dove ero stata picchiata dal mostro, dopo aver nascosto la pietra sporca del sangue del riccio; poi, mi sdraio sul suolo e mi addormento.
*Fine*

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