Northmont, 1925L'autunno era stato tranquillo a Northmont e la notizia più eccitante che occupasse la mente dei cittadini, in quei giorni, era che il nuovo concessionario della Ford, a Middle Creek, avrebbe messo in vendita automobili marroni e verde scuro, oltre che del tradizionale colore nero.
"Così, dottor Louis" disse l'infermiere Niall " presto non sarà più il solo da queste parti con una sgargiante vettura gialla!"
"C'è una bella differenza fra il marrone o il verde scuro e il giallo e solo gli eletti lo possono capire!" puntualizzò il medico, ma il suo tono era allegro e tutt'altro che offeso.
Louis Tomlinson, 28 anni, era arrivato nella piccola cittadina di Northmont, nell'Ohio direttamente dalla più grande città di Clayton, dove si era brillantemente laureato in medicina un paio di anni prima.
Aveva occupato il posto del suo vecchio zio Thomas, dottore del paese per più di trent'anni e recentemente venuto a mancare per una brutta polmonite che non gli aveva lasciato scampo.
All'inizio non era stato accolto nel migliore dei modi, perché gli abitanti del luogo, quasi tutti contadini o artigiani dal carattere duro e poco espansivo, avevano storto il naso nel vederlo così giovane e vestito elegantemente, ma poi si erano dovuti ricredere, perché aveva curato diverse brutte influenze, fatto nascere parecchi bambini e ricomposto fratture più o meno gravi.
Così era diventato uno del posto, un vero abitante di Northmont e tutti gli volevano bene.
Aveva occupato lo studio dello zio, assunto Niall come infermiere e affittato una piccola casetta accanto alla chiesa, senza troppe pretese, ma con un grazioso giardino tutto intorno.
Non era un uomo di molte pretese, non aveva vizi dispendiosi e aveva un'unica debolezza, la sua adorata Pierce-Arrow "Runabout" del 1921, color giallo zafferano.
"Comunque, Niall, adesso dovrai salirci sulla mia macchina!" riprese il filo dei suoi pensieri Louis. " Abbiamo una visita da fare..."
"Non possiamo andarci a piedi?" borbottò l'infermiere, sistemando il lettino dell'ambulatorio.
Louis si schiarì la voce con due colpi di tosse e scosse la testa, non dandogli una vera risposta e rimanendo nel vago.
Niall si bloccò mentre stava riponendo lo stetoscopio nella sua scatola, corrugò la fronte, scrutò Louis perplesso e poi capì...
Sbiancò in volto, allargò le braccia, aprì la bocca per parlare e poi si lasciò cadere su una sedia sconsolato.
"Sono persone anche loro" disse Louis serio "e ho saputo dal pastore Cowell che alcuni bambini hanno bisogno delle mie cure..."
Niall sapeva che il dottore aveva ragione, ma il suo modo di pensare era quello di tutti i suoi compaesani e non poteva farci nulla.
Gli zingari facevano paura, erano diversi, erano strani ed erano troppo misteriosi.
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Il medico e lo zingaro
FanfictionGli zingari erano arrivati un mese prima, con una mezza dozzina di carri coperti trainati da cavalli e avevano piantato le loro tende su un campo inutilizzato entro i confini della vecchia fattoria Haskins. Louis, quando arrivò per visitare alcuni m...