Il mattino dopo Louis si alzò più stanco di quando si era coricato, dato che non era riuscito a chiudere occhio.Si preparò un tè e lo bevve svogliatamente insieme a un paio di biscotti.
Uscì di casa nel freddo pungente di gennaio e alzò gli occhi al cielo non appena sentì sulla testa il freddo dei fiocchi di nevi.
Nevicava ancora...
Raggiunse lo studio e lo trovò già pieno di pazienti, che Niall, arrivato prima di lui, aveva già fatto entrare.
La mattinata passò in modo tranquillo, fra una visita e l'altra e alla fine si ritrovò solo con il suo infermiere.
" Devo comunicarti una cosa " gli disse il ragazzo ad un certo punto.
Louis alzò gli occhi da una ricetta che stava compilando e attese.
" I miei genitori si trasferiscono a sud " spiegò. " Mio padre ha trovato un buon lavoro in una falegnameria e anche io ho trovato impiego nell'ospedale cittadino. Mi dispiace dirtelo così, ma è un'occasione che non posso perdere..."
Louis sorrise, si alzò e lo abbracciò.
" Fai bene, Niall..." confessò. " Non posso negare che mi mancherai, sia come infermiere, sia come amico, ma fai bene...
Lavorare in un ospedale dà tante soddisfazioni e tu le meriti tutte!"" Cercano anche medici " provò a convincerlo il ragazzo. " È un nuovo ospedale, moderno e sarebbe un ottimo lavoro anche per te...pensaci..."
Louis promise che ci avrebbe pensato e i due si salutarono con un abbraccio.
Prima di andare a casa, per farsi male ancora di più, prese il suo calesse e si diresse nel campo in cui c'era stato l'accampamento degli zingari.
Era vuoto e deserto, segno che tutti se ne erano andati.
Un senso di tristezza e di malinconia lo avvolse e si ritrovò a sforzarsi di ricacciare indietro le lacrime che gli pizzicavano gli occhi.
Voltò il calesse e si diresse verso casa.
Lungo il tragitto osservò il paesaggio che lo circondava e si trovò a domandarsi se davvero Northdam era tutto quello che desiderava nella vita.
Gli bastava quella gente?
Gli bastava quel tipo di lavoro sempre più o meno simile e quella vita così monotona e vuota?
Scosse la testa per schiarirsi le idee e ripensò a ciò che Niall gli aveva detto.
Una città, un ospedale, una nuova vita...
Sorrise al pensiero e subito due occhi verdi brillanti e bellissimi gli comparvero davanti facendogli stringere il cuore per la malinconia.
Arrivò a casa, portò il cavallo nella stalla, gli diede da mangiare e da bere e poi entrò in casa.
Salì in camera per cambiarsi e si bloccò di colpo.
Sul davanzale era seduta una figura inconfondibile.
Louis gli si avvicinò e gli prese una mano fra le sue.
" Sei pronto ad innamorarti?" chiese Harry emozionato. " Io sono pronto a farlo e ho rinunciato a tutto per farlo..."
Louis sorrise, si chinò su di lui e lo baciò, sussurrando:
" Io sono già innamorato..."
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Il medico e lo zingaro
FanfictionGli zingari erano arrivati un mese prima, con una mezza dozzina di carri coperti trainati da cavalli e avevano piantato le loro tende su un campo inutilizzato entro i confini della vecchia fattoria Haskins. Louis, quando arrivò per visitare alcuni m...