16.

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Louis era sconvolto e non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Harry.

Se fosse stato solo forse gli avrebbe detto di scappare e di abbandonare la scena del delitto, ma non poteva farlo perché lo sceriffo Malik era lì accanto a loro.

Si guardò in giro febbrilmente, cercando una spiegazione diversa, una spiegazione che non vedesse Harry colpevole, ma non ne trovava alcuna.

La cella campanaria era vuota, non c'erano più le campane, ma rimaneva la struttura di legno alla quale erano state appese.

C'era un foro rotondo nel pavimento, del diametro di forse dieci centimetri attraverso il quale era passata la corda che serviva per suonarle.

Le quattro finestre erano poi chiuse da una rete metallica, in fil di ferro a maglie larghe e serviva sicuramente ad evitare che entrassero gli uccelli.

Harry non aveva smesso di fissarlo con i suoi occhi spaventati, che si spalancarono ancora di più quando Zayn lo prese per un braccio e lo portò via, con il chiaro intento di arrestarlo.

Louis lo seguì con lo sguardo mentre abbandonava la cella campanaria e lo sentì proclamare continuamente la sua innocenza.

Ma chi gli avrebbe creduto visto come era stata trovata la scena del crimine?

Era solo, in un luogo chiuso dall'interno, con un cadavere orrendamente pugnalato!

Il medico allora abbandonò anche lui la cella campanaria e uscì dalla chiesa in tempo per vedere Harry caricato su un carro per essere portato sicuramente in carcere.

Zayn gli si avvicinò e disse:

" Credo non ci siano dubbi su nulla, è stato lui!"

Louis scosse la testa e commentò:

" Lo so, tutto sembra condannarlo, ma non posso credere che sia stato lui...non vedo nessun movente...il pastore era amico degli zingari, era forse l'unico del paese dalla loro parte...perché ucciderlo?"

Zayn si grattò il mente e aggiunse:

" Non posso dire che le tue motivazioni non siano giuste, ma era da solo in un luogo chiuso con il cadavere e io e te abbiamo visto il pastore vivo, l'abbiamo seguito in chiesa e poi sul campanile e...e non c'era nessun altro!
Nessuno poteva nascondersi da qualche parte, l'avremmo visto!"

Louis non riuscì a trovare nulla da ribattere, però all'improvviso si ricordò di qualcosa.

" Zayn..." disse " abbiamo visto Wigger davanti alla porta della chiesa, che guardava gli zingari allontanarsi, poi tu l'hai chiamato e lui...lui è come scappato da noi, non puoi negarlo! Ha chiuso persino la porta del campanile con il chiavistello per non farci entrare! Perché sei venuto qui a parlargli?"

Lo sceriffo scosse la testa e borbottò:

" Ora che è morto, non ha più importanza..."

Detto questo se ne andò e lo lasciò solo in mezzo alla neve, che non aveva ancora smesso di cadere.

Il medico e lo zingaroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora