Capitolo 1

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Il mio più grande incubo si era realizzato: piangere sul corpo dei miei genitori senza vita..

QUALCHE MINUTO PRIMA

L: «mio Signore i suoi servitori preferiti l'hanno tradita, non pensa che meritano una giusta punizione?»
V: «pensaci tu»
Lucius annuí senza esitazioni.
Io e i miei genitori arrivammo perfettamente in orario alla riunione immediata richiesta dal Signore Oscuro, ma quel giorno sembravano tesi, in ansia.. come se sapessero quello chi sarebbe successo di lí a poco.
Lucius Malfoy aveva sempre provato invidia nei nostri confronti per il semplice fatto che voi-sapete-chi chiamava sempre la mia famiglia piuttosto quella sua, quindi, secondo lui, l'unico modo per entrare nelle grazie di Voldemort era uccidere i miei genitori con qualche scusa abbastanza credibile, e ci era riuscito.
Nell'arco di 5 minuti non capii più nulla, vidi solo una forte luce verde uscire dalla bacchetta di Malfoy e colpire i miei genitori.
L:« AVADA KEDAVRA» pronunciò sotto le grasse risate sue, del figlio e quelle di Voldemort, che dopo qualche ora capí di aver fatto una grossa cazzata.
Da Lucius me lo sarei aspettato ma da Draco no. Lui che mi aveva vista crescere, che mi è sempre stato vicino e non mi ha mai lasciata da sola, era lí a ridere della morte dei miei genitori.
Ora sono qui, tra le braccia di Narcissa, l'unica che forse mi ha voluto più bene in quella famiglia.
N:«dai tesoro, ti prego.. non fare cosi, non credevo volesse farlo veramente..ora vai a risposarti nella tua stanza, controlleró personalmente che nessuno ci entri.. fai una bella dormita che domani si va ad Hogwarts.»
Aveva ragione, domani si ritornava a casa, l'unico posto nella quale mi sia trovata davvero bene
Salgo le infinite scale che portano al piano di sopra ed entro nella mia camera, accanto a quella di Draco. Sospiro, giro il pomello ed entro in camera, sistemo le ultime cose nel baule e mi butto sul letto, senza riuscire a prendere sonno.

IL GIORNO DOPO

*bussano alla porta*

Ora chi sarà sbuffo e mi alzo dal letto, infilo le ciabatte e..
N: «tesoro sono io»
R: «ah Narcissa, si arrivo»
Raggiungo la porta e la apro
N: «buongiorno, come stai?»
R: «domanda di riserva?»
Lei fortunatamente mi capisce e infatti mi chiede come avessi dormito
R: «diciamo che non ho chiuso occhio, perché appena ci provavo avevo l'immagine dei miei genitori davanti»
Mi accarezza la guancia
N:« posso entrare?»
Certo che puoi, è casa tua..
R: « si certo, entra»
Si accomoda sul letto ancora in disordine e mi guarda, mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, con uno sguardo amorevole e un sorriso materno..
N:« posso capire come ti senti, perché è successa la stessa identica cosa a me quando i genitori di Lucius uccisero i miei davanti a me per semplice invidia nei loro confronti»
Io abbassai il capo alle sue parole e gli chiesi in modo spontaneo
R: «e come facesti a perdonarlo?»
N:« ci riuscii, dopo molti e vani tentativi, nonostante tutto non potevo vivere senza di lui, era il mio primo amore»
Io la guardo e lei continua
N:« non ho mai visto Draco cosi felice come quando stava con te, appena pronunciavo il tuo nome gli si illuminavano gli occhi»
R: «ma Narcissa, non sarà semplice perdonare colui che ha riso alla morte dei miei genitori mentre io piangevo»
Lei mi guarda e mi sorride
N: «dai preparati senno facciamo tardi"
Annuisco e vado a prepararmi. Dopo mezz'ora siamo davanti al pilastro che indica i binari 9 e 10.
Oltrepasso il muro seguita da Narcissa, da lí a poco sarebbe iniziato un nuovo anno di scuola, che secondo me, sarà diverso dagli altri.

I Hate You Because I Still Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora