Capitolo 20

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T: «Rebecca, porca puttana alzati! È tardi! Perderemo il treno!»
Spalanco gli occhi e, nel girarmi, cado giù dal letto.
R: «merda» mi massaggio la schiena. «che cazzo urli?! sono le 5 del mattino!» la guardo malissimo
Lei scoppia a ridere.
T: «è stato divertente vederti cadere dal letto, è sempre stato il mio sogno da quando ho messo piede in questa scuola» continuo a guardarla malissimo e, aggrappandomi alla spalliera del letto, mi tiro su. Lei continua a ridere. Vado in bagno accompagnata dalle sue rumorose risate. Faccio un sorrisetto anch'io e mi infilo sotto la doccia. Resto sotto il getto d'acqua per almeno un'ora e, dopo aver meditato sulla mia vita e aver capito quanto possa fare schifo, esco e mi avvolgo nell'accappatoio. Ritorno in stanza e cerco, tra il casino delle lenzuola e delle coperte, i vestiti che avrei dovuto indossare quel giorno.
T: «cerchi questi?» dice facendo penzolare un paio di jeans con una maglietta.
Annuisco
«grazie» li afferro e vado a cambiarmi.
Una volta finito, asciugo i capelli e li acconcio facendo cadere delle onde morbide sulle spalle. Mi trucco un pochino, quel giusto per coprire le occhiaie e sono pronta, o almeno credo.
Prima che arrivasse questo giorno, ero quasi contenta di lasciare questo posto.. prendermi un paio di mesi di pausa da tutto questo e poi ricominciare, con calma, a settembre. Ma a quanto pare andare via da qui, oggi, non mi fa stare bene.
T: «hey io ti aspetto giú okay?» annuisco
Rifaccio il letto, prendo le ultime cose, prendo il baule ed esco dalla stanza ma prima di chiudere la porta rivolgo un ultimo sguardo a quella camera che mi ha ospitato per quattro anni a questa parte. Tiro la porta e trascino il baule giú per le scale cercando magari di non cadere.
X: «hai bisogno di una mano?» mi giro
R: «no grazie ce la faccio» sbuffo
Provo a scendere un altro scalino, però a quanto pare non riesco a trascinare quel coso cosi pesante.
D: «va bene ho capito, dammi qua»
mi aiuta con la valigia e la porta giù fino in Sala Comune.
R: «Grazie, Draco» gli faccio un sorriso mozzato.
Lui annuisce e io raggiungo Teresa
T: «ce l'hai fatta»
R: «a quanto pare» sorrido «è stata dura lasciare la nostra camera»
T: «lo sai vero che tra piú o meno tre mesi tornerai in quella stanza?»
R: «si lo so» annuisco per convincere più me stessa che lei.
T: «andiamo?»
Annuisco.

DOPO DUE ORE

B: «ehi buongiorno» apre lo scompartimento della cabina del treno e si siede sul sedile accanto a me.
T: «buongiorno» sorride
R: «giorno» sorrido
Cala il silenzio per una buona mezz'ora
X: «buongiorno, scusate il disturbo, posso?» indica il posto accanto alla mia migliore amica
T: «certo Newt, vieni»
Lui si siede accanto a lei e le stampa un bacio sulle labbra.
Li guardo e sorrido
B: «ti va se usciamo di qui?» mi sussurra all'orecchio
Annuisco ed usciamo dalla cabina, attraversiamo il corridoio ed usciamo fuori nell'ultimo vagone del treno. Blaise si appoggia al muro della carrozza mentre il vento fresco mi scompiglia i capelli. Vado accanto a lui mentre con il suo braccio mi cinge la vita e io appoggio le mani sul suo petto. Si avvicina pericolosamente a me, fin quando i nostri nasi si sfiorano.
Sentiamo tossire «tesorini, potreste fare le vostre smancerie» ci indica con l'indice «da un'altra parte? qui è occupato»
Pansy Parkinson, potevo immaginare sbuffo e alzo lo sguardo
D« dai Pansy sarà una coppia che non dovrà vedersi per tre-» si blocca, penso non possa credere ai suoi occhi
Blaise mi poggia la mano sulla schiena come a dire "dai andiamo" ma io rifiuto, stavolta finisce qui.
R: «perché invece non sloggiate tu e il tuo ragazzo? Penso che siate stati abbastanza insieme, perché privare agli altri del tempo con la persona che si ama?» guardo il ragazzo dietro di me che sembra quasi sbalordito «ah e un'altra cosa tesoro, se usi di nuovo questo tono con me farò in modo che sia l'ultima volta che l'intera Hogwarts dovrà sentire la tua fastidiosissima voce da oca»
Detto questo va via, sbattendo i piedi a terra, seguita dal ragazzo biondo platino.
Mi giro verso Blaise che, a quanto pare non riesce a credere a quello che ha appena sentito. Lo guardo.
R: «non farti strane idee» gli sorrido
B: «sissignora» si mette sull'attenti. Rido
Dopo un po' di tempo che rimaniamo lì fuori, Blaise inizia a parlarmi di nuovo
B: «dove starai quest'estate?»
Faccio spallucce
R: «penso al Malfoy Manor»
B: «cosa?!» annuisco «se vuoi una mano per scappare non esitare a mandarmi un gufo subito»
R: «vabbene capo, affare fatto» dico scherzando
Fa un piccolo sorrisetto che, però, svanisce nell'arco di dieci secondi
B: «sono serio» lo guardo
R: «lo so Blaise, tranquillo starò bene» gli accarezzo una spalla
B: «okay, rientriamo dentro» annuisco e lo seguo.
Era meglio che entrassimo perché di lì a qualche ora avrei dovuto affrontare faccia faccia per tre mesi i Malfoy e, detto sinceramente, non ne avevo proprio voglia.

***

Eccoci qua.
Londra.
Scendiamo dall'Hogwarts Express.
Sento l'aria fresca attraversare i miei capelli e scompigliarli. Saluto con un abbraccio sia Ter che Blaise.

Mi giro.

Narcissa mi fa segno con la mano di andare da lei.
Prendo un bel respiro, puoi farcela dai.
N: «ciao tesoro, com'è andato il viaggio?»

La guardo e provo a convincerla facendole un grande sorriso
R: «è andato bene Narcissa, grazie»
Lei mi osserva, scruta ogni muscolo del mio viso e infine dice
N: «non è andata vero?» la capisco all'istante e scuoto la testa.
Mi guarda e mi accarezza la guancia «andiamo dai» mi passa la mano sulla schiena. Annuisco e la seguo. Oltrepassiamo il muro, usciamo dalla stazione ed entriamo in quella macchina che mi avrebbe condotta al mio inferno, o quello che credevo fosse.

I Hate You Because I Still Love YouDove le storie prendono vita. Scoprilo ora