Capitolo 3: Addio

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...fu Mike che si esibiva in una grassa risata seguito da Jenny e Alexa. -Dovevate vedere le vostre facce!- -Ve la stavate facendo sotto!-. Per un attimo Rachy ebbe la tentazione di ringraziarli sbattendogli il manico della scopa in faccia ma all'ultimo si trattenne, almeno si era divertita prima di partire. Prima che Rob potesse mettersi a sclerare, Alexa e Jenny subito intervennero: se lo avessero lasciato sfogare avrebbe finito a Natale. -Adesso peró ecco il tuo vero regalo!- esordì Jenny con un gran sorriso in faccia -E stavolta niente trucchi- aggiuse Alexa soddisfatta. Fecero sedere tutti in cerchio a gambe incrociate, quindi spensero la luce e riaccesero la candela; Jenny frugó nello zaino e ne tiró fuori la sagoma di una bambola di carta e la diede ad Alexa -Ascoltatemi attentamente, altrimenti il rito non funzionerà-. Rachy stava letteralmente fremendo dalla curiosità: sapevano esattamente che quelle cose la stuzziacavano. Alexa riprese a parlare -Grazie a questo rituale potremo essere amici per sempre! Ma mi raccomando PER NESSUNA RAGIONE FATE GLI SCEMI E SBAGLIATE VOLONTARIAMENTE L'ESECUZIONE-. Dopo queste parole nella sala caló un silenzio di tomba e tutti raggelarono vedendo le espressioni serie delle due ragazze. -Ora ognuno afferri una parte della bambola; ora ripetete con me nella vostra mente: SACHIKO PREGA PER NOI nove volte-. Passó qualche minuto poi stavolta fu Jenny a parlare -Tutti pronti?- tutti fecero cenno di si. -Bene, ora...strappate!- udendo queste parole, tutti strapparono il pezzo che tenevano tra l'indice e il pollice. Ad Alexa toccó la testa, Jenny aveva il braccio destro, Mirka quello sinistro, Eliza e Rick presero entrambi rispettivamente il piede destro e sinistro, Rob una parte del ventre e a Ben, Mike e Rachy le parti restanti. La serata passó in fretta, tra scherzi e battute. Presto arrivó il fatidico momento dell'addio. Rachy li guardó tutti con le lacrime agli occhi e subito le ragazze corsero ad abbracciarla mentre i ragazzi si diedero il cinque. Non riusciva a descrivere le emozioni che provava. Rabbia, felicità, tristezza, tutte insieme. Per dare un'ultimo addio a lei e suo fratello Rick presero tutti in mano i loro pezzi di carta e li alzarono in alto gridando di gioia. Poi si misero tutti a ridere. Rachy non si era mai sentita così felice; avrebbe voluto rimanere così per sempre ma purtroppo ogni arcobaleno lascia spazio a una tempesta: l'incubo era iniziato. Il pavimento cominció a tremare; le vecchie travi della scuola caddero dall'alto. I ragazzi urlarono e cercarono qualche sorta di riparo. All'improvviso Rachy sentì il pavimento mancarle sotto i piedi. Quando guardó in basso la sua espressione assunse tutte le sfumature possibili di puro terrore: il pavimento ERA SPARITO da sotto i suoi piedi. Cercó disperatamente un appiglio, si guardó intorno, vide gli altri come lei: terrorizzati e urlanti, anche loro nella disperata ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi. Poi fu inghiottita dal buio e perse i sensi.

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