Capitolo 9: Desiderio di rinascita

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...Alexa continuava a fissare la creatura, pietrificata. Voleva muoversi, voleva darsi una mossa, ma i suoi piedi non volevano proprio risponderle. Dalla creatura cominció a provenire un brusio quasi distante. Alexa cercó di tendere l'orecchio per sentire ció che diceva. Presto quel suono fastidioso si trasformó in una voce -Un co-...-. Alexa non riusciva a comprendere perfettamente tutte le parole. Si fece coraggio e cercó di ascoltare meglio -Dammi...dammi...-. C'era quasi, lo sentiva, utilizzó tutta la sua volontà per concentrarsi su quelle parole -Dammi...DAMMI IL TUO CORPO...- all'improvviso Alexa desideró di non averlo mai ascoltato. La creatura allungó un braccio per afferrarla, lei prontamente si buttó di lato e cominció a correre per l'infermeria cercando disperatamente una via di fuga. Sentiva giá il respiro pesante e la gamba aveva tornato a farle male, l'essere invece camminava lento aspettando che la sua vittima si stancasse. Alexa ormai non ce la faceva più, era troppo stanca per continuare: l'avrebbe raggiunta in poco tempo. Cominció a rallentare il passo, aveva un'idea. Mentre rallentava cominció a osservare tutto con chiarezza intorno a lei e notó una cosa parecchio strana: per quanto il mostro sembrasse fatto di fumo i suoi passi riecheggiavano pesanti nella stanza, forse aveva trovato un modo per uscire di lì. Rallentó gradualmente mentre dietro di lei i passi del mostro procedevano regolari. Si fermó davanti alla porta, contó che il mostro dovesse distare circa cinque passi da lei, sperando di avere buona memoria cominció a contare.
-Uno...
due...
tre...
...quattro...
...CINQUE!-
Scartó di lato proprio quando la mano del mostro stava per tentare di prenderla, il suo pugno colpì in pieno la porta che si spaccó. Alexa ci aveva visto giusto. Scattó in avanti e uscì dall'infermeria. Il mostro emise un grido disumano, Alexa si tappó le orecchie e cominció a correre più forte, si fermó solo una decina di metri dopo constatando che il mostro non la seguiva più. Appena tolse le mani dalle orecchie un altro grido della creatura riecheggió nella scuola ma stavolta era un grido disperato che lentamente si trasformó nel pianto di una donna fino a scomparire. Alexa sentiva che la testa le pulsava, stava per svenire, vide solo un'ultima cosa prima del buio: l'immagine di una donna davanti a lei, la guardava disperata piangendo, a un certo punto disse qualcosa -E ora DAMMI...IL...TUO...CORPO...-.

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