Sensi di colpa

24 1 0
                                    

Alias girava su e giù per la nave da minuti -Quando arriviamo?- chiese agitata.

-Mantieni la calma. Te l'ho già detto qualche minuto fa. Saremo lì tra un ora al massimo.- la informò Jimbe, al timone della nave.

-Un ora?!- ripeté lei incredula.

Non poteva pensare che gli altri erano nel bel mezzo di una guerra, mentre lei si godeva una crociera.

-Dovresti calmarti "Angelo della Notte", mi fai venire il mal di testa col tuo su e giù.- commentò Crocodile seduto su una cassa sul ponte -La nave non può andare più veloce, quindi goditi il viaggio.- aggiunse.

Lei si avvicinò all'uomo, rilassato, che se ne stava seduto in totale beatitudine -Sentimi bene Coccodrillo di Sabbia, non so cosa hai mente di fare a Marineford ma tocca il vecchio e finisci male.- gli ringhiò contro.

Lui sputò fumo dal suo sigaro, facendolo finire in faccia alla ragazza, la quale tossì -Sai anche tu che le persone su questa nave tengono opinioni differenti dalla tua. Se pensi che venga per aiutare te e Cappello di Paglia, ti sbagli.- replicò semplicemente lui.

Lei stesse per estrarre la spada, quel tizio aveva il potere di mandarla in bestie con solo una sillaba.

Jimbe intanto li vedeva litigare, sapeva che prima o poi sarebbe finita male -Smettetela subito! Se iniziate a lottare adesso, arrivati là non sarete di aiuto a nessuno!- li rimproverò l'uomo-pesce. Gli sembrava di parlare con dei bambini.

Alias aveva lasciato stare, per poi dirigersi verso prua, tanto per ammazzare il tempo. Il mare però cambiò di scatto. Si ritirò indietro, facendo indietreggiare la nave per un bel po' di tempo. Nessuno capiva cosa stesse succedendo, i pirati cercavano in tutti i modi di far andare avanti la nave ma non serviva a niente.

Alias iniziava a preoccuparsi. Ad un tratto il risucchiamento indietro si fermò, facendoli rimanere fermi. Non c'erano più dubbi per Alias.

-Presto, dobbiamo andarcene!- urlò per tutto il ponte. Tutti la guardavano increduli, non capendo.

-Che stai dicendo, Alias-girl?- chiese Ivankov.

Lei iniziò a tirare le funi delle vele, iniziando ad ammainarle –Datemi una mano presto!- esclamò ma nessuno si mosse -Sentitemi bene. Se non volete finire sott'acqua, dobbiamo andarcene di qui!-

-Perché?- chiese Luffy confuso.

-Ha ragione, quella corrente di prima non mi piace.- concordò Nami osservando il mare con le sopracciglia corrugate.

-Quella corrente che prima è passata fa parte del potere di Barbabianca. Vuole mandare il suo atto di guerra! Dobbiamo subito spostarci!- urlò per la nave in modo che tutti la sentissero.

-Anche se fosse vero, che succederebbe?- chiese curioso Inazuma.

-Verremo sommersi da uno tsunami.- disse lei facendo impallidire tutti i presenti.

-Presto, facciamo come dice Alias-chan!- esclamò Sanji impartendo l'ordine e dando i calci in culo a chi non si muovesse sul ponte.

-Ehi! guardate!- urlò un carcerato.

Tutti si avvicinarono dove aveva indicato l'uomo, alle spalle della nave. Alias intravide un enorme onda dirigersi verso di loro. Era altissima, era almeno dieci volte più alta di Barbabianca, sarebbe stato impossibile schivarla.

-Merda... ha fatto presto.- commentò Alias dirigendosi verso il timone -Spostati, ora guido io.- disse all'uomo-pesce -Presto, ammainate le vele!- gridò poi a tutti.

-Cosa hai intenzione di fare??- chiese Buggy urlando.

-Non abbiamo scelta, cavalcheremo l'onda!- disse decisa.

Ribellarsi al fatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora