CAPITOLO 1

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《Mammaaa vado in piscinaaa!》

《D'accordo tesoro, a dopo!》

Quando uscii di casa, trovai Alfredo, il mio migliore amico, nonché compagno di squadra, ad aspettarmi.

《 Hey bastarda》

《Ciao finocchio》

Ci chiamavamo sempre con dei nomignoli cattivi e altrettanto dolci, tipico dei migliori amici. Un tempo mi piaceva Alfredo, ma avevamo chiarito il tipo di relazione che volevamo avere.

Salii sul suo motorino e ci dirigemmo verso la piscina.

Quando arrivai c'era Daniele che parlava con una ragazza, chissà chi era.

Era bellissimo, indossava una tuta grigia a cavallo basso, un paio di scarpe da ginnastica rosse abbinate ad una felpa larghissima dello stesso colore. Aveva la borsa contenente tutte sue cose utili per l'allenamento impegnata in una mano, posata sulla spalla, mentre l'altra riposava nella tasca della tuta.

《 Chi è quella che parla con Daniele?》

《Boh》, mi rispose Alfredo

Non gli demmo importanza ed entrammo nei rispettivi spogliatoi per poi ritrovarci in vasca.

《 Fate 800 metri di riscaldamento a stile libero》

Lucio, il nostro allenatore, doveva essere di pessimo umore per assegnarci 800 metri a stile libero.

Cominciai a nuotare e dopo un secondo mi ritrovai Daniele che voleva sorpassarmi, dato il fatto che era molto più veloce di me.

Appena finiti gli stancanti 800 metri di riscaldamento, facemmo un paio di minuti di pausa.

(Quasi dimenticavo, mi chiamo Rebecca, ho 18 anni e frequento l'ultimo anno al liceo linguistico, ma come ho già detto, il nuoto è la sola cosa che m'importa davvero nella vita).

《 Hey Becca, perché prima non mi hai salutato?》

Mi chiese Daniele, gettandomi un enorme schizzo d'acqua in faccia.

《Eri impegnato》

《Impegnato? 》

《Parlavi con quella..》

Quella era una mia amica, che c'è sei gelosa?》

Che cazzo, è così evidente?

《Sai quanto me ne importa》

C'è da dire che Daniele era uno stronzo di prima categoria, uno di quello che le ragazze le usava, letteralmente.

Eppure era proprio questo quello che mi piaceva di lui, il fatto che fosse uno stronzo, ma sicuramente allo stesso tempo dolce. Non trascorrevamo molto tempo insieme al di fuori degli allenamenti pomeridiani; ma comunque non riuscivo a spiegarmi il perché mi stuzzicava sempre.

《Sì, certo..》

Ma che cazzo voleva da me? Non aveva mica capito che mi piaceva?

Ad interrompere la nostra conversazione fu l'allenatore, a darci la data delle prossime gare.

Erano gare importanti e non potevo assolutamente permettermi di perdere la medaglia. Vincere quelle gare significava qualificarmi automaticamente ai campionati italiani.

Dopo lo stancante allenamento durato due lunghissime ore, tentai invano di uscire dall'acqua, in quanto una voce mi bloccò.

《 Aspetta un attimo》

Era la voce di Daniele. Il cuore cominciò a battermi forte ed ero sicuramente tutta rossa.

《 Dimmi》

《 Perché oggi non mi hai salutato? 》

《 Quante volte devo dirtelo? Ho visto che eri impegnato a parlare e ho evitatato》

In acqua eravamo rimasti solo noi e le luci erano per metà spente. Ottimo.

《 Dillo che ti ha dato fastidio》

《E perché avrebbe dovuto?》

《Si vedeva》

《Da cosa? E poi che t'importa?》

《M'importa perché...》

Non finì di parlare.

《Perché?》

《M'importa e basta》

Pian piano ci stavamo avvicinando sempre di più, fino a quando le nostre labbra non erano vicine tanto da potersi sfiorare. Andai nel panico, avevo paura ma nello stesso tempo ero felice che mi stesse dando attenzioni. Sentivo il suo respiro e piccole gocce d'acqua mi sfioravano il viso già bagnato. Ci guardavamo intensamente senza parlare o fare altro. La sua mano prese un lato del mio viso e lo avvicinò a se ancora di più. Le nostre labbra si toccarono, come i nostri corpi.

《 Ragazzi cosa ci fate ancora in acqua?》

Ottimo tempismo, Lucio. Ti odio.

Ci staccammo immediatamente da nostro quasi bacio e alzammo lo sguardo verso Lucio contemporaneamente.

《 Scusa, Lucio. Rebecca aveva un crampo e la stavo aiutando, ma ora è tutto apposto》

《Allora uscite e andate a fare la doccia, dobbiamo chiudere qui》

《Certo, scusaci Lucio》

Uscimmo dall'acqua senza degnarci neanche di uno sguardo ed entrammo nei nostri spogliatoi.

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora