CAPITOLO 6

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Mi svegliai col pensiero che il mio falso fidanzamento probabilmente stava funzionando. Alfredo aveva detto che Daniele, vedendoci mano nella mano, si era riempito d'ira e gelosia.

Era domenica mattina e, come al mio solito, mi svegliai molto tardi.

Decisi di saltare la colazione per passare direttamente al pranzo e, dopo aver mangiato abbondanti porzioni di cibo, andai nella mia camera a concentrarmi sulle gare che avrei dovuto sostenere i giorni seguenti.

Passare tre giorni in compagnia di Daniele e fingendo di essere fidanzata con Alfredo, non era proprio il massimo. In più il mio obiettivo era raggiungere un tempo al di sotto del mio solito, affinché potessi qualificarmi per le gare dei campionati italiani.

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Il giorno seguente mi svegliò la chiamata di Alfredo.

Sarebbe passato a prendermi per le 7 e 45. Erano le 7.30 e io ancora dovevo alzarmi dal letto, vestirmi e preparare tutto il necessario per trascorrere tre giorni fuori casa.

Ma brava, Becca.

In fretta e furia preparai tutto e corsi via di casa. Avevo fatto tardi e Alfredo mi stava aspettando già da un quarto d'ora.

Come due veri fidanzati, nel pullman mi sedetti vicino a lui e vedevo che Daniele non mi toglieva gli occhi di dosso.

Per me anche solo un suo sguardo mi faceva sentire vincente.

Mi addormentai tra le braccia del mio 'presunto fidanzato' e quando mi svegliai ero ancora lì.

Alfredo aveva delle braccia davvero possenti, era uno stangone alto 185 cm e mi avvolgeva interamente, riscaldandomi. Non ci avevo mai fatto caso. Il suo fisico era un pizzico più bello rispetto a quello di Daniele.

Dopo 6 lunghissime ore di bus, tra canzoni cantate al microfono e  prese in giro su ogni elemento della squadra,  arrivammo nell'albergo in cui dovevamo alloggiare.

A me, essendo l'unica ragazza, fu affidata una camera singola.

Mentre sistemavo le mie cose, qualcuno bussò alla mia porta.

Quando aprii mi ritrovai Daniele appoggiato con un braccio al lato della mia porta.

Cominciai a sudare, il cuore mi batteva forte, avevo tutto lo zoo nello stomaco e non sapevo cosa dire.

Dopo un po' di secondi trovai qualcosa da dire.

《 Che ci fai qui?》

《Ciao anche a te》

Disse con un sorrisino che aveva stampato sulla faccia.

Continuò

《Volevo farto compagnia dato che sei da sola》

《 Grazie,  ma ho il mio ragazzo che mi fa compagnia》

《Dai, piantala. Lo sappiamo tutti che quello non è il tuo ragazzo. Lo stai facendo apposta per far ingelosire me》

《Far ingelosire te? Sai quanto me ne importa di te》

《 Ammettilo. Ammetti che ti piaccio,  che mi pensi notte e giorno e che senza di me ti senti vuota. Ammettilo, come faccio io. Lo dico che mi manchi, che quando vedo che dai i baci a quel finocchietto mi sale il sangue al cervello》

《 Perché allora l'altra sera non sei venuto all'appuntamento? 》

《 È uscita una cosa urgente da fare》

《E io non ero urgente? Smetti di dire cazzate, la cosa urgente che avevi da fare era stare con quella vacca in calore che ti toccava ovunque》

《Che ne sai tu?》

《 Vi ho visti. Di certo non vanno a dirlo al telegiornale》

《 Ah..》

Si vedeva da chilometri che era dispiaciuto, ma ben gli stava. Ero arrabbiata ma allo stesso tempo innamorata. Gli avrei detto sì solo se mi fosse corso dietro come un cagnolino. D'altronde ha detto che gli manco ecc, quindi se mi voleva davvero avrebbe fatto di tutto per avermi.

《Si, ma io voglio te》

《Tu vuoi me? Allora dimostramelo. Fammi vedere che non corri dietro la prima puttanella che ti viene dietro, anche in questi giorni. Fammi vedere che non ti fai nessuna delle ragazze che partecipano alle gare e poi ne riparliamo. Adesso, se non ti dispiace, vorrei farmi una doccia calda. A dopo》

Chiusi la porta prima che Daniele potesse darmi una risposta. Ero felicissima che mi era venuto a parlare, mi aveva detto quelle cose bellissime. Per me era un grande gesto e Dio solo sa cosa sentivo nel mio cuore quando lo guardavo negli occhi.  Chiamai immediatamente Alfredo per farlo venire nella mia stanza e spiegargli cosa era successo.

"Tic toc".

Aprii la porta e vidi gli occhi di Alfredo che guardavano i miei.

《 Non sai cos' è successo. Vittoria!!!》

《Cos' è successo?》

Non sembrava molto felice rispetto a me.

《È venuto a parlarmi Daniele,  ha detto che vuole stare con me, che mi pensa sempre e che quando vede che bacio te gli sale il sangue al cervello》

《Bene. Abbiamo vinto. Ora state insieme?》

《Heyyy che cos' hai? Non sei felice? E comunque non stiamo insieme. Mica potevo dargliela vinta dopo un secondo. Gli ho detto che me lo deve dimostrare che ci tiene a me》

《 Si è fantastico. Davvero》

ALFREDO

Le è bastato un attimo per ottenere quello che voleva. E io che aspettavo da anni lei, solo lei.

Più la guardavo e più i miei occhi si scioglievano nei suoi. Era così bella, sembrava una dea.

Il cuore mi si era spezzato al solo pensiero che non sarebbe mai più stata mia. Neanche per finta.

Io l'amavo, era la ragione del mio sorriso, che ormai stava sparendo.

Non immaginavo che Daniele sarebbe tornato da lei così presto,  pensavo che ci avrebbe messo un po' e che dopo quel tempo passato a fingere di stare con me, tutto si sarebbe trasformato in reale.

Ma i sogni non sempre sono la realtà, e io dovevo accettarlo.

DANIELE

Corsi in camera a raccontare ai miei amici che avevo parlato con Rebecca e che mi aveva dato un'altra possibilità.

《 Ce l'ho fatta!》

《Te l'ha data?》

《Quanto sei materiale, Robi》

《E allora cosa?》

《Ha detto che mi perdona e che devo dimostrarle che voglio stare con lei. Mi bastano due giorni ed è mia》

《Batti cinque amico!》

《 Ora voglio i soldi però》

《Giusto, giusto. Ecco a te》

Mi porse i soldi della vincita della scommessa e lo ringraziai.

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora