CAPITOLO 21

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Il giorno dopo ci svegliammo benissimo, sembravamo due neo-sposini. Accoccolati nel letto, a sbaciucchiarci fregandocene dell'alitosi mattutina.

La finestra era forata da un fascio di luce che invadeva gran parte della meravigliosa stanza in cui avevamo dormito, nonostante avessimo chiuso le tende bianche che davano un tocco chic all'arredamento.

Mi alzai dal letto con l'intento di preparare una buonissima e ricca colazione al mio uomo.

Sul letto passai dalla posizione supina a quella semi-seduta al margine del letto, infilai le ciabatte e mi alzai completamente.

Mi diressi in cucina e feci una spremuta d'arancia, poi preparai un toast caldo alla nutella e infine riscaldai un po' di latte.

Quando, inaspettatamente, me lo ritrovai in cucina, rimase sorpreso dalle mie capacità e creatività in cucina, cosa che aveva già notato la sera precedente.

Mentre completavo la mia presentazione di colazione, il mio ragazzo venne dietro di me, mi abbracciò la vita e mi diede un bacio sul collo.

《 Ma che brava che è la mia ragazza》

Aveva detto.

《Lo faccio solo perché ti amo》

Dissi con un tono di sarcasmo.

《 Allora lo farai per tutta la vita?》

Mi rispose senza staccare troppo la bocca dal mio collo.

《 Per tutta la vita》, promisi.

Preparammo la tavola e gustammo l'ottima eppur semplice colazione da me preparata.

Dopo aver passato 12 ore di completo relax, dimenticando il mondo reale, ci toccava prendere i nostri vestiti, le nostre scarpe e tutto ciò che ci apparteneva e ritornare alla vecchia realtà che non ci era mancata neanche per un secondo.

Ci mettemmo in macchina e mi riaccompagnò a casa.

《Ci sentiamo dopo. Adesso devo sentirmi le prediche di mia madre》

《 A dopo, amore》

Ci avvicinammo e ci demmo un bacio a stampo. Prima di scendere gli dissi 《grazie di tutto amore mio》

Lui mi sorrise e poi mi lasciò andare.

Appena aprii la porta, mi aspettavo già che mia madre mi avrebbe fatto il terzo grado.

《Dove diavolo sei stata?》

《Scusa se non ti ho avvisata. Alfredo mi ha fatto una sorpresa e siamo rimasti lì tutta la notte》

《 Alfredo?》

《Sì, Alfredo》

《Vuoi dire che state insieme?》

《Sì》

《 Non lo sapevo. Mi fa molto piacere, è un bravissimo ragazzo, ma devi dirmi dove vai la sera. Io sono tua madre e esigo ogni spiegazione. Questa volta passa, ma se la prossima volta non mi dici dove vai e con chi sei sappi che non uscirai più》

Annuii e le diedi ragione, poi andai in camera mia.

Data la precedente notte piuttosto attiva, decisi di fare un breve pisolino pre-pranzo della domenica.

Quando mi svegliai trovai un messaggio:*amore, appena puoi vieni qui. È successa una cosa*

Alfredo mi aveva mandato quel messaggio, che mi fece preoccupare.

Mi precipitai fuori casa e raggiunsi la casa di Alfredo in bicicletta, nonostante facesse molto freddo.

Bussai alla porta, ma era già aperta.

All'interno vi trovai Alfredo, suo padre, sua madre, sua sorella e poi c'erano un paio di uomini che non avevo mai visto.

Quando mi guardai meglio intorno, vidi Elisa.

Ma che cazzo..?

《Dato che non lavora, suo padre deve prendersi le responsabilità economiche. Dopo aver fatto il DNA è accertato che il bambino è suo, signor Alfredo, per cui deve prenderne le veci》

Uno degli avvocati fece questa sorta di discorso che sconvolse tutti.

Da quando stavamo insieme non avevamo mai parlato del bambino, anzi, lo avevamo quasi dimenticato.

Dopo una lunga chiacchierata di un'ora, gli avvocati andarono via e il resto, compresa me, rimase in quell'enorme salotto.

Mi avvicinai ad Alfredo, ancora sconvolto dalla piccante e spiacevole notizia che aveva appena ricevuto.

Io ed Elisa non ci guardammo neanche in faccia, per via della rabbia persistente che si era formata tra di noi.

Ad un tratto Elisa aprì bocca:《Alfre, ti va di parlare, solo io e te?

Ma che voleva fare quell'arpia? Sapevamo tutti che era innamorata del mio ragazzo, ma non l'avrebbe di certo passata liscia.

《 Io direi che Rebecca debba ascoltare la conversazione, d'altra parte questa cosa riguarda anche lei dato che è la mia ragazza》

L'espressione di Elisa in viso cambiò da esaltata ad arrabbiata. Aveva un sopracciglio alzato e, continuando a squadrare me, rispose:《va bene》

SPAZIO AUTRICE ♤

Scusate davvero per la lunghissima assenza, ma è dovuta a tutti gli impegni che ho avuto in queste settimane.
Prometto che cercherò di aggiornare più frequentemente.
Inoltre chiedo scusa se il capitolo è molto corto, ma è perché non ho tempo di scriverlo.

Spero vi piaccia e continuiate a leggere la mia storia!!!

Baciiiii ❤ ❤ ❤

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora