CAPITOLO 17

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REBECCA

Non so con quale coraggio avevo inviato quel messaggio ad Alfredo.

Erano le 22.30 ed anziché uscire con gli amici, avevo preferito rimanere a casa.

Ero pensierosa, avevo davanti un film dell'orrore e, nonostante fossi una fifona, l'unica cosa a cui non stessi pensando era il film.

Pensavo costantemente a lui, pensavo a chissà cosa stesse facendo, chissà dov'era, con chi era, se mi pensava.

Gli avevo detto che volevo restargli amica per vedere se riuscivo a fidarmi nuovamente di lui, ma me ne pentii un attimo dopo. Io non volevo essergli amica,  volevo baciarlo come se fosse sempre stato mio, volevo portarlo a casa mia e farlo conoscere alla mia famiglia, volevo dirgli che l'amavo e...

Ma non l'avevo fatto. Ero stata una stupida e me ne ero resa conto.

Dopo averci pensato a lungo,  o meglio durante tutta la proiezione del film, decisi di mandargli un messaggio: *hey, vorrei vederti, sei libero adesso? Facciamo un giro se ti va. So che è tardi ma ho bisogno di vederti*

Non ricevetti risposta. Era ormai l'una di notte e non c'era alcuna traccia di Alfredo... probabilmente, anzi sicuramente non aveva voluto rispondere.

Spensi la tv e decisi di andare a letto per non pensarci più.

ALFREDO

Fottuta domenica mattina.

Fottuto sabato sera e fottuti drink e fottute canne.

Fottute troie e fottuti i miei amici.

Avevo un mal di testa che se avessi potuto tagliarmela l'avrei preferito.

Erano le 11.15 del mattino ed ero solo in casa. Mia madre mi aveva lasciato un biglietto con accanto una tazza enorme di latte, fette di pane al cioccolato e un sacco di altro cibo.

Buongiorno Alfredo. Non sappiamo a che ora tu sia tornato, ma ti abbiamo comunque lasciato la colazione e il pranzo pronti. Siamo dagli zii a pranzare, se ti va vieni anche tu.
Ps. La prossima volta accendi il cellulare e non farci preoccupare più.

Mamma, papà e Robi.

Porca miseria il cellulare! Mi era morto dalle 22 di ieri sera e avevo dimenticato di metterlo in carica.

Mi catapultai in camera mia, presi il cellulare dalla tasca del giubbino che avevo indossato la sera precedente e lo attaccai al caricabatterie già attaccato alla presa.

Lo accesi immediatamente, aspettai l'accensione ed inserii il codice pin.

Dopo circa un paio di secondi mi arrivarono una moltitudine di messaggi.

Andai a vedere e..

*Mamma

My Wind. Ti ho cercato alle 22:53.

Vai sull'Area Clienti di wind.it e scopri quanto e' semplice e veloce gestire il tuo numero di telefono.

*Papà

My Wind. Ti ho cercato alle 23:00.

Vai sull'Area Clienti di wind.it e scopri quanto e' semplice e veloce gestire il tuo numero di telefono.

*Rebecca

hey, vorrei vederti, sei libero adesso? Facciamo un giro se ti va. So che è tardi ma ho bisogno di vederti.

Porca puttana,  ieri Rebecca voleva vedermi e io ero stato a farmi quella sgualdrinella in una misera discoteca, quando poi avrei potuto vedere lei.

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora