CAPITOLO 10

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REBECCA

Era lì, di fronte a me senza dire niente. Era fermo a fissare il vuoto e probabilmente a cercare qualcosa di sensato da dire. Dopo la mia dura confessione anche io mi sarei trovata in difficoltà nella ricerca delle parole giuste da dire.

Dopo un silenzio che faceva sì che anche i nostri respiri riuscissero a sentirsi, la sua voce prese vita.

《N-non sono l'unico ad averti tradita》

Trovava difficoltà a trattenere le lacrime, la sua voce era roca e spezzata.

Rimasi allibita dopo la sua risposta; cosa intendeva con "non sono l'unico"?

《Di chi parli?》

《Del tuo ragazzo. Ti dissi di non fidarti di lui perché l'ho visto farsi l'allenatrice di una delle squadre presenti ai campionati..》

Dopo quelle parole un nodo mi si presentò in gola.

《 Credi di poterti giustificare dicendomi queste cose? Sai che c'è? C'è che io non ti credo più. Mi hai fatto più male tu nascondendomi il fatto che sei padre, piuttosto  che un ipotetico tradimento di Daniele. Tu per me non esisti più. Hai capito? Tu per me non sei niente》

Ero stata troppo dura a dirgli quelle cose, ma al solo pensiero che per più di un anno mi aveva nascosto una cosa di tale importanza, niente mi dispiaceva più. 

Non ero pentita di ciò che avevo detto e non credevo a ciò che lui diceva di Daniele.

Dopo un lungo silenzio mi rispose con un

《Mi dispiace》

Già.. anche a me dispiaceva, più di ogni altra cosa al mondo. La perdita della sua amicizia aveva fatto sì che i miei sentimenti avessero una ferita profonda che non riusciva a cucirsi con l'amicizia di nessun'altra persona.
Lui per me era la vita. Era la ragione del mio sorriso e adesso non sapevo più dove cercarlo.

Forse non era semplice amicizia ciò che provavo io nei suoi confronti,  ma non aveva più importanza.

Il castello dell'amicizia che avevamo costruito poco a poco col passare degli anni, si distrusse in un attimo.

Quando andai via da casa sua, mi diressi verso casa di Daniele. Cercavo conforto in lui, era l'unico che mi aveva detto la verità, l'unico che con me era stato davvero sincero.

ALFREDO

Rebecca se n'era andata. Mi aveva lasciato lì, seduto sulla sedia della mia camera, da solo con le lacrime agli occhi e con la voglia di morire.

Lei era l'amore della mia vita e non sapevo più cosa fare adesso che se ne era andata via.

Anche se c'erano tante cose quotidiane che facevano sì che potessimo incontrarci, ormai eravamo divisi.

Anche il cielo ci divideva

"Ciò che in quel momento non era stato detto, non potevano piu dirlo. Ciò che in quel momento non sapevano di loro, non l'avrebbero più saputo. A loro non restava che quell'attimo impalpabile, opaco, senza più tracce di speranza e neppure di disperazione".

I giochi erano fatti. Tutto era andato perduto. Non avevo più il coraggio di andare da lei e chiederle scusa per farmi perdonare.

Per riconquistarla avrei dovuto darle la luna, non sarebbe bastato un semplice "scusa".

Volevo mandarle un messaggio, ma neanche quello sarebbe bastato. Neanche dirle che ero innamorato di lei dal primo giorno che la incontrai avrebbe fatto sì che sarebbe tornata da me.

Nella vita avevo sbagliato tutto. Avevo sbagliato nei confronti di mio figlio, della mia amata e anche con i miei amici.

Dunque, a cosa serviva ormai vivere ancora se nessuno viveva per me?

Farla finita era una buona opzione per smettere di soffrire, ma non avevo intenzione di arrendermi così facilmente. Dovevo dimostrare a Rebecca che Daniele non era stato mai sincero con lei e volevo spiegarle il motivo per cui avevo deciso di non riconoscere mio figlio.

REBECCA

Ero appena arrivata davanti casa di Daniele, e avevo già suonato il campanello. Sua madre mi venne ad aprire e mi disse educatamente che suo figlio era in camera sua.

Entrai direttamente dato che la porta era aperta.

《Hey bellissima》

Al solo sguardo su di me, gli occhi gli si illuminarono e un sorriso gli si stampò in faccia.

《Cos' è che non va?》

《Tutto. Va tutto male. Sono stata a casa di Alfredo e abbiamo litigato. Lui con me non è mai stato sincero, ho sfogato tutto ciò che mi pugnalava dentro e lui ha reagito con un semplice "mi dispiace"

《È un falso, amore. Lascia che stia da solo per sempre. Non si è preso cura del figlio, figuriamoci se vuole mantenere un'amicizia?》

《Gli volevo bene》

《Lo so, ma vedrai che pian piano le cose si sistemeranno. Passerà. Il tempo guarisce tutte le ferite》

Ci ritrovammo abbracciati e stesi sul suo soffice letto. Il suo braccio avvolgeva il mio corpo e la mia testa poggiava sul suo pettorale.

Al solo ascoltare quelle parole di totale conforto per me, mi girai verso di lui per sorridergli e dargli un bacio. Poi dissi:

《Menomale che ho te. Sei l'unico che fino ad ora non mi ha mai mentito e mi ha detto sempre la verità..》

《È perché io ci tengo davvero a te. Non ti mentirei mai》

Fece per abbassare la testa verso di me e mi diede un lungo bacio.

Eravamo solo io e lui.

Con un solo gesto fu capace di farmi dimenticare momentaneamente ciò che era successo col mio ex migliore amico.

Il bacio si prolungò, fino a quando non divenne qualcosa di più.

Lui sopra di me, io sotto di lui. I nostri sguardi intensi si incrociavano per poi perdersi in un altro bacio.

Non sapevo se ero pronta a farlo con lui. Anche se non era la mia prima volta, con lui era come se lo fosse stato.

Avevo paura, così mi irrigidii.

《Cos' hai amore?》

Disse Daniele senza mai allontanare la sua bocca dal mio collo.

《Niente. È solo che non me la sento. Non oggi》

Si spostò da sopra di me e fece uno sbuffo.

Cosa pretendeva da me? Stavamo iniseme da pochissimo tempo, quindi non vedevo il motivo per cui fare le cose di fretta.

Si alzò dal letto e andò in bagno.

Ad un tratto il suo cellulare squillò e andai a leggere il messaggio.

*Tra due minuti sono da te. Mi manchi, a tra poco*

Teneva registrato il numero di questa ragazza (suppongo sia una ragazza) con un nome in codice, il quale non mi faceva risalire a chi potesse essere quella persona.

Incredibile. Mi aveva mentito anche lui. Lo sconforto tornò ad invadere ogni parte di me assieme alla delusione.

Ora tutto era chiaro: voleva solo portarmi a letto. Che stronzo; beh, io non ero come tutte le altre. Non avrei preso la mia roba e me ne sarei andata.

Gliel'avrei fatta pagare!


SPAZIO AUTRICE♤

Ciaooo! Spero tanto che questo capitolo vi piaccia. Mi riempie di gioia vedere che ogni giorno le visualizzazioni e i mi piace alla storia aumentano! Ci saranno ancora tante cose da scoprire e spero che continuiate a leggere.

Alla prossima, baciii ♡♡♡

un bacio al sapore di cloroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora